Dall’immediato dopoguerra in poi, in Italia sono stati tradotti moltissimi personaggi transalpini, però la loro importazione è stata penalizzata dall’insicurezza degli editori nostrani, che, tranne rare eccezioni, sono stati poco propensi a rischiare in un mercato caratterizzato da alta instabilità di vendite, quale è quello italiano. Storicamente essi hanno sempre preferito affidarsi ai prodotti bonelliani, a quelli provenienti dal Nuovo Mondo e da qualche decennio anche dal Giappone.
Come risultato hanno riprodotto fino a poco tempo fa gli episodi delle serie francesi in maniera caotica, non rispettando le cronologie, spesso in vesti editoriali inadeguate e formati dalle misure differenti rispetto a quelle originali, con interruzioni improvvise delle serie e con passaggi da un editore all’altro: per leggere i 21 episodi di Alexis Mac Coy, splendida serie western di Antonio Hernandez Palacios e Jean-Pierre Gourmelen, i lettori italiani hanno dovuto aspettare 15 anni e numerosi editori (L’Isola Trovata, Comic Art, Bonelli-Dargaud, Eura Editoriale, Vallecchi e Nuova Frontiera), con differenti formati e vesti editoriali. Il risultato di tale sconsiderata politica editoriale è stato di aver creato disorientamento, rabbia e disaffezione nei lettori, che hanno preferito rifugiarsi nei più comodi e confortanti formati Bonelli, comic book o manga.
Solo le cronologie di pochi personaggi franco-belgi, rientranti nella categoria degli evergreen, sono state interamente tradotte, addirittura riproposte più volte in supporti cartacei differenti: Astérix, Tintin, Blueberry, Blake et Mortimer, Les Schtroumpfs, Sitting Bull, Les passagers du vent, Les sept vies du l’Épervier e altri.
Oggi stiamo assistendo a una rinascita di interesse da parte degli editori italiani per il fumetto franco-belga: Nona Arte, 001, Magic Press, Alessandro Editore, Panini e altri si sono buttati su questo quarto universo fumettistico, le cui potenzialità non sono ancora state pienamente apprezzate dal mercato italiano. Purtroppo però, gli errori del passato non sembrano aver insegnato nulla perché sussistono ancora situazioni che disorientano un lettore: per esempio la bella serie Historica della Mondadori presenta in tre volumi cartonati a colori tutto il ciclo de Le sette vite dello Sparviero di Patrick Cothias e André Juillard (peraltro già proposto ottimamente al pubblico italiano da Glénat Italia e Lizard) mentre la Cosmo propone in formato bonelliano e in bianco e nero il ciclo di Masquerouge dei medesimi autori; oppure sempre Cosmo presenta nelle edicole il ciclo di Bouncer di Alejandro Jodorowskj e François Boucq mentre in contemporanea nelle fumetterie la Magic Press ripropone l’integrale del pistolero monco in agili volumi brossurati a colori; le collane di Michel Vaillant, Luky Luke e Buck Danny (personaggi ampiamente già proposti da altri editori nel passato, anche se non integralmente) oggi sono riproposte integralmente ma non in ordine cronologico, con la scusa che i primi episodi potrebbero non piacere a un lettore italiano!
Gli editori dovrebbero ricordare che se uno compra quei magnifici personaggi è perché già li conosce e li apprezza e se è disponibile ad accollarsi una spesa per un prodotto che già possiede, anche se in sequenza incompleta, è perché gradirebbe avere la serie integrale e cronologica: numero 1, 2, 3 e via dicendo. Ma questo rimane un pio desidero dei lettori, che poi sono quelli che sborsano i soldi determinando il successo o meno di una collana.
Poi però ci sono i problemi, che per noi appassionati di Be-dè non sono cosa da poco. Ora, a me fa piacere che una serie francese venga proposta in economica, ma non riesco a farmi piacere i piccoli errori, e me li ricordo. I tascabili Cosmo hanno traduzioni... bah, un po' "interpretate", rispetto all'originale, e talvolta qualcosa non è chiaro. L'aurea tiene bloccati senza proporli due classici come Luc Rrient e Bernard Prince. O primi numeri di Largo Wich Eura hanno del tutto assente il lettering dei suoni. La pubblicazione dello stesso Largo su rivista della Star aveva delle traduzioni ingiustificabili. Qualcosa del materiale Comic Art aveva un lettering terribile. La prima pubblcazione di XIII in edicola della Panini (cartonati economici) durò il tempo di pubblicare 6 storie, di cui cinque giù uscite pochi anni prima con Eura, per poi passare al negozio ed al prezzo aumentato.E ancora, lo stesso XIII, nel corso di pochi anni ha avuto ben due ristampe economiche. Troppa grazia?
RispondiEliminaNoi continuiamo a seguire comunque, ma continuiamo anche a segnarci le cose che non vanno benissimo...
sono assolutamente d'accordo con l'articolo sopra e il sig. pueroni .
RispondiEliminala bede' francese e' stata trattata nella maniera meno professionale possibile dagli editori . la carta straccia dell'eura nei propri settimanali
e' assolutamente inguardabile mentre era una bellissima serie
la sua euramaster dedidicata agli autori francesi . una serie finita nel dimenticatoio lasciando noi estimatori a bocca asciutta .
motivo ? boh. l'avventura nella storia della glenat italia lascio' molte
saghe a meta' ( come un film senza il secondo tempo ).
motivo ? mah .
alessandro editore pubblicava cartonati francesi per ricchi petrolieri in vacanza , visti i costi . la planeta deagostini pubblicava belli integrali
ma un po' troppo piccoli secondo me . altre case compresa la comic art pubblicava volumi francesi su carta discutibile e saghe mai finite .
la gp pubblishing e poi la cosmo pubblicavano albi francesi di fantascenza e storici su albo formato bonelli in bianco e nero ,
con limature ai dialoghi perche' non c'entravano nelle pipe ( mio dio ) .
comunque lo ripeto caso mai non fosse chiaro , molte saghe non hanno mai visto la fine . e' chiaro che in questo contesto i lettori disaffezionati e delusi si sono rifugiati nel comodo formato economico
offerto dagli albi bonelli , politicamente corretti .
per fortuna la mondadori ha offerto ai lettori 2 straordinarie collane come fantastica e historica dalla cura editoriale praticamente perfetta .
nessuno pare ha seguito la sua scia .
la magic press ha realizzato bellissimi integrali del grande jodorowski
ma poi si e' fermata .mistero .
anche la 001 ha pubblicato la bede' ma con il contagocce senza la garanzia di vedere la seconda parte del volume .
e' vero che le cose stanno cambiando e sempre piu' volumi vengono dati alle stampe , ma posso dire , sempre con molta prudenza da parte degli editori ,come sapessero che in ogni caso la bede' francese e' e sara' sempre un prodotto di nicchia .
a questo aggiungiamo il panorama assolutamente incerto del mercato italiano . la bede' avra' sempre un grande problema in italia perche' gli editori in genere non hanno la minima idea di cosa pubblicare
ne' come .
ciao a tutti .