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martedì 24 dicembre 2013

Natale con Petit Noël


Petit Noël è un tenerissimo personaggio (mai apparso in Italia per quanto ne sappiamo) nel quale si manifesta tutta la generosità, la tenerezza, la poesia di Franquin, uno dei grandi della BeDé. L'artista aveva avuto una forte, forse troppo forte, educazione religiosa sin da piccolo, e questo l’ha portato da adulto a posizioni estreme in senso opposto, Ma in contrasto con le sue parole nelle numerose interviste rilasciate, nelle sue storie e soprattutto nelle avventure di Petit Noël c’è una sconfinata dolcezza soprattutto verso il mondo infantile e gli animali, verso i piccoli innocenti.
Come di consueto allora come oggi, i settimanali per la gioventù alla fine dell'anno sono dedicati al tema della festa e dei giocattoli in arrivo. Per il Natale del 1957, malgrado la sua riluttanza, Franquin si piega alle direttive del signor Dupuis e realizza la prima storiella di due pagine di Petit Noël. Lo stesso fa, sempre con una storia di due pagine, nel Natale successivo.




Il personaggio però, a suo vedere, non deve essere confinato in un’apparizione annua per le feste, e quindi eccolo fare capolino nella pagina iniziale del Prigioniero di Budda, l’avventura di Spirou e Fantasio che debutta sul settimanale nel maggio del 1958. Del resto le storie brevi del fanciullo si svolgono proprio a Champignac-en-Cambrousse, e quindi cosa c’è di strano nell’incontrarlo mentre fa una commissione per il sindaco del paese?



Un anno più tardi, Petit Noël vive un’avventura "piccola ma molto lunga": piccola perché appare nei Mini-Recits, lunga perché si svolge per oltre quaranta pagine. I “mini racconti” dovevano essere staccati dal centro della rivista, tagliati e rimontati per formare un libretto; solo così si poteva seguire la storia nel suo svolgere. In questa avventura il piccolo eroe dal maglione a collo alto, dalle calze arrotolate in basso e dal berretto con il pompon, incontra Elaoin Sdrétu. Il nome di questo suo compagno nella notte di Natale è davvero singolare: deriva dalle sequenze dei caratteri che appaiono nelle prime due righe in una Linotype con tastiera francese. Come se, oggi che usiamo i computer, in Italia lo chiamassimo Qwerty Asdfgh! (Cos'è una Linotype? Se fate questa domanda siete davvero giovani o non l'avete mai vista in azione.)




Il primo incontro con Elaoin


Elaoin può tutto: vincere il gelo della notte...
... riparare le scarpe rotte...

... e anche portare il regalo di Natale desiderato!
La frase conclusiva della storia ("...convertire le fabbriche d'armi del mondo ... alla costruzione in serie di Elaoin Sdrétu.") è quanto mai attuale, malgrado sia passato oltre mezzo secolo dalla sua pubblicazione.




La resistenza di Franquin a confinare la vita di Petit Noël nel periodo natalizio, determina un lunga assenza del bimbo dalle pagine del Journal de Spirou. Vi riappare nel 1964 ma questa volta a Pasqua, e siamo quasi al termine delle vicende del tenero fanciullo.
L’ultima volta lo si vede nel 1968, quando incontra il suo animale preferito, il Marsupilami (il Martagone per i lettori del Corriere dei Piccoli). Questa volta torna a essere ospite di una delle brevi storie che Franquin distilla di tanto in tanto con l'irresistibile abitante della Palombia, di cui si è riservato la proprietà ed è quindi scomparso dalle storie di Spirou, passato nel frattempo in altre mani..



Al di fuori del settimanale, al piccolo "Natalino" sono state dedicate due fiabe illustrate nella Collection du Carrousel, realizzate da Franquin in collaborazione con Will, e derivate da due delle storie brevi a fumetti.




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