In un momento in cui fumetterie e edicole italiane rigurgitano di traduzioni di BD, mettendo seriamente a dura prova il portafoglio di un povero acquirente, costretto a fare scelte a volte dolorose fra una nuova testata o un nuovo volume, non si può non rimanere soddisfatti per l’uscita del primo volume dell’integrale di Barbarossa per i tipi dell’editrice Nona Arte. Creato dal leggendario duo Jean-Michel Charlier - Victor Hubinon per il settimanale francese Pilote, dove appare fin dal primo numero del 1959, il Demone dei Caraibi rappresenta una dei migliori personaggi franco-belgi protagonisti di racconti ambientati sul mare.
Serie a lungo agognata dai lettori italiani “diversamente giovani”, il volume presenta un apparato critico introduttivo notevole per immagini e notizie che appaga e soprattutto, ripaga pienamente il lettore per l’acquisto fatto. Si possono gustare le trame dagli intrecci avvincenti, in cui Charlier era maestro: è sufficiente pensare a quelle da lui scritte per il Blueberry disegnato da Jean Giraud o per il Buck Danny realizzato dal medesimo Hubinon, di cui Nona Arte ha già pubblicato 5 volumi dell’integrale. E non sono da meno i disegni, sempre ben realizzati, di Hubinon, perfettamente a suo agio sia sul ponte di una moderna portaerei che di un vascello a vela. Soprattutto, però, il piacere di leggere una storia di pirati, con abbordaggi e scontri fra velieri, in cui non si trova una sola scena di violenza gratuita, in un esercizio di stile come solo due grandi del fumetto europeo riuscivano a realizzare.
Da sottolineare che il volume ripristina l'integralità delle storie che erano state 'mutilate' di alcune tavole per rientrare nella foliazione standard degli album cartonati.
All’arrembaggio!
Peccato per la ricolorazione ma probabilmente gli impianti colore non esistono più e avrebbero dovuto scansionare. Nell'introduzione ci sono un paio di tavole con la colorazione originale che a mio parere era migliore dell'attuale. Detto questo, bellissimo volume anche se avrei preferito qualche redazionale/apparato critico più corposo. Ciao e grazie, Dimitri
RispondiElimina