Il
primo luglio 1962 esce nelle edicole italiane il numero 1 di Tipitì, un albo quindicinale spillato tascabile
di 68 pagine in bianco e nero alternate a colori, per 50 lire, edito dalla
milanese Casa Editrice Dardo di Gino Casarotti. Direttore responsabile della
pubblicazione è Franco Baglioni; lui
o qualcun altro, forse memore dell’insuccesso del formato usato da Vallardi per l’edizione italiana di Tintin, decide di uniformare le dimensioni
a quelle degli altri periodici Dardo, all’epoca benemerita casa editrice di
Miki e Blek, che propone albi tascabili di personaggi prodotti dall’inglese
Fleetway e dai francesi “petits formats”.
Il
nome della testata, che pubblica personaggi ripresi da Le Journal de Spirou dell’editore belga Dupuis, è dedicato a Tipitì, spalla dell’eroe Roland, scudiero medioevale. Non si
sa chi, ma qualcuno in redazione ha intuito le potenzialità del collerico e
pasticcione amico di Roland, indubbiamente superiori a quelle del
protagonista, tanto da dedicargli la testata e far precedere il suo nome nel
titolo della serie, mentre in originale è al contrario: Johan et Pirlouit. Il nome Pirlouit,
che avrebbe creato un’assonanza con una parola offensiva del dialetto milanese,
è stato tradotto con Tipitì, con cui fa rima in italiano.
Verosimilmente la parola Tipitì potrebbe essere stata derivata da
Tipitipitipso, celebre canzonetta del 1957. Di Johan e Pirlouit, tradotti con John e Solfamì,
i nomi utilizzati nella serie a cartoni animati, attendiamo il primo volume
dell’integrale edito dalla RW Linea Chiara, la medesima joint-venture editoriale
che ha già pubblicato il primo volume dell’integrale dei Puffi.
La
Dardo affida allo Studio Bramante
del disegnatore Onofrio Bramante (Falco Bianco,
Top Mix,
Topolino,
ecc.) il compito di rimontare le tavole originali belghe, usualmente in formato
doppio di quello orizzontale definito dai franco-belgi “all’italiana”, per
adattarle al formato tascabile, più piccolo, le cui pagine possono contenere fino
a un massimo di 8 vignette.
Il periodico
Dardo pubblica a puntate i racconti apparsi sul settimanale belga, non
rispettando rigorosamente la cronologia. Per l'esattezza:
- Gil Jourdan - pubblicate in ordine le prime sette avventure, cominciando però dalla terza e dopo la settima si riprende con le prime due;
- Johan e Pirlouit - pubblicate le avventure dalla quarta alla decima, ma in ordine sparso, solo le ultime tre sono in sequenza corretta (probabilmente le prime tre storie sono saltate per il disegno di Peyo troppo datato);
- Jerry Spring - otto avventure in ordine cronologico, dalla prima alla quinta e dalla nona all'undicesima (chissà perché saltarne tre?);
- Jerry Spring - otto avventure in ordine cronologico, dalla prima alla quinta e dalla nona all'undicesima (chissà perché saltarne tre?);
- Vieux Nick - unico personaggio ad apparire in ordine cronologico con le prime quattro storie.
In
copertina del n. 1 ci sono tre personaggi aggrappati a una macchina inondata
dal mare, che il lettore scopre essere i protagonisti della bella serie Gil Giordan
(Gil Jourdan
in originale) di Maurice Tillieux. All’interno,
oltre all’episodio del detective Gil Giordan con il simpatico Libellula e
l’ispettore Cruton, iniziano le avventure medievali umoristiche di Roland e Tipitì
(Johan et
Pirlouit) di Peyo, al
secolo Pierre de Culliford, e quelle
western di Gerry
Spring (Jerry Spring) di Jijé, alias Joseph Gillain:
tutti personaggi fondamentali nella storia della Bedé belga, su cui torneremo
in futuro, editi dall’editore Dupuis
su Le Journal de Spirou, diretto
concorrente in Belgio del Tintin
edito da Le Lombard. In seguito sarà
inserito anche il Vecchio Nick (Le vieux Nick et Barbe-Noire) di Marcel Remacle, serie umoristica di successo
sui pirati.
Gil Giordan
e il mistero dell’auto sommersa – dal n.1 al n.4
(3 - La voiture immergé, Spirou n. 1967-1089, 1958)
(Album 3 - La voiture immergé, Dupuis 1960)
La
macchina sommersa - Gil Jourdan L’Integrale 1, Planeta De Agostini, 2010
Forse una delle migliori storie in assoluto nel panorama
belga, sicuramente quella che ha avuto in francese edizioni a tiratura limitata in grande formato, edizioni commentate e la più grande attenzione nelle critiche.
Tipitì,
Roland e la banda della freccia – dal n.1 al n.4
(7 - La fléche noire, Spirou n. 977-998, 1957)
(Album 7 - La flèche noire, Dupuis 1959)
Gerry Spring, Golden Creek – dal n.1 al n.2
(Jerry Spring, Spirou n. 829-844, 1954)
(Album 1 - Golden Creek: Le secret de la mine abandonnée, Dupuis
1954)
Golden
Creek - Lanciostory dal n. 16 al n.19 del
2011, Editoriale Aurea
Per
quanto riguarda Gerry
Spring, definito il Cow-boy ardimentoso, il magnifico tratto del
grande autore belga Jijé, pur
avvilito dal piccolo formato delle vignette, è tuttavia leggibile anche nelle
pagine a colori (non proprio accurati nei volumi originali Dupuis). Dopo la recente
prepubblicazione degli episodi in bianco e nero su Lanciostory, attendiamo l’annunciata edizione integrale in bianco e
nero della Nona Arte.
Nell’albo
Dardo sono, inoltre, presenti le consuete 4 pagine di varietà, curiosità e
concorsi, obbligatori nei periodici a fumetti dell’epoca per colpa della
crociata antifumettistica che in quegli anni vuole i fumetti responsabili delle
turpitudini della gioventù, motivo per cui nelle copertine della collana fa
bella mostra di sé il marchio MG, simbolo della Garanzia Morale sui contenuti
dei racconti ivi pubblicati!
In più,
nelle due pagine centrali sono regalate 8 figurine per la raccolta Lontano West, che deve essere integrata
con le altre pubblicate sugli albi di Miki,
Blek, Collana Dardo, Jeff Arnold,
Super West: una trovata redazionale per
costringere i lettori a comprare tutti i periodici western targati Dardo.
In
terza di copertina l’anteprima del successivo numero per invogliare il lettore
a comprare l’albo.
Sul n.
2 una copertina non esaltante su Tipitì disegnata da Onofrio Bramante, nel n. 3 Jerry Spring
Gerry
Spring: Yucca Ranch dal n.3 al n.4
(2 - Le splendid cavalier, Spirou n. 850-867, 1954)
(Album 2 – Yucca Ranch, Dupuis 1955)
Yucca
Ranch
- Lanciostory dal n.20 al n.23 del 2011, Editoriale Aurea
Sui numeri 4 e 5 due copertine di Bramante dedicate, rispettivamente, a Gil Giordan e a Tipitì e Roland.
Gil Giordan
e il misterioso affare Sanson – dal n. 5 al n.8
(4 - Les cargos du crépuscole, Spirou n. 1113-1137, 1959)
(Album 4 - Les cargos du crépuscole, Dupuis 1961)
Le navi
del crepuscolo - Gil Jourdan L’Integrale 1, Planeta De Agostini 2010
Un altro capolavoro di Tillieux, dove manifesta la sua grande abilità nella costruzione delle tavole con azione, movimento, auto in corsa e spettacolari incidenti. Il rimontaggio delle tavole nel formato libretto di Tipitì purtroppo ne riduce l'impatto visivo, ma la storia regge anche dopo questa manipolazione grafica.
Tipitì,
Roland e la fonte miracolosa – dal n. 5 al n.8
(La source des dieux, Spirou n. 951-971, 1956)
(Album 6 - La source des dieux,
Dupuis 1958)
Capitan
Nick e i pirati dei sette mari – dal n. 5 al n.12
(Pavillons noirs, Spirou n.
1039-1059, 1958)
(Album 1 - Pavillons noirs, Dupuis 1960)
Gerry
Spring, Luna d’argento – dal n. 5 al n.8
(Le visage pâle, Spirou n. 879-897, 1955)
(Album 3 – Lune d'argent, Dupuis 1956)
Luna
d’argento - Lanciostory dal n.24 al n.27 del 2011, Editoriale Aurea
Nel n.
6 altra copertina di Bramante con Gil Giordan. Di questo avvincente personaggio
ricordiamo Gil Jourdan L’integrale della Planeta De Agostini, tre volumi usciti nel 2010 con i primi 12
episodi, poi sospesa per la chiusura della casa editrice: una cocente delusione
per i lettori italiani, che si sono ritrovati ancora una volta con un’edizione
cronologica incompleta di un personaggio basilare della Bedé.
Nel n.
7 una copertina ripresa da Jerry Spring e nel n. 8 l’ultima copertina disegnata
da D’Onofrio.
Rolando e Solfamì o Tipitì & Roland o come si voglia chiamarli sono un piccolo capolavoro di Peyo. Dopo la scomparsa di Peyo, Alan Maury ha illustrato tre nuove avventure di Johan et Pirlouit. ciao
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