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mercoledì 26 marzo 2014

Hermann torna nel Wyoming!


A metà degli Anni ’50, l’arcipelago di Novaja Zemlja, regione desertica di ghiaccio a nord della Russia, è teatro di un terribile serie di test nucleari. Quarant’anni più tardi, una pattuglia di soldati riceve una chiamata di soccorso da questa regione disabitata. I militari scoprono con orrore che queste terre non rispondono più alle normali leggi della natura. Questa la sinossi di Station 16, l’ultima fatica di Hermann Huppen e del figlio Yves recentemente pubblicata in lingua francese dalle edizioni Le Lombard nella collezione Signé.



Ma le novità per il celeberrimo autore belga non finiscono qui: a fine anno, nella stessa collana e per lo stesso editore, uscirà un nuovo western ambientato nel Wyoming che, come ricorderanno gli appassionati di questo autore e della serie Comanche, fece da sfondo alle indimenticabili gesta di Red Dust.


Zona Bédé ha intervistato Hermann Huppen.

Monsieur Hermann, nonostante la sua sia stata una lunga e gloriosa carriera, ci sembra ancora innamorato della sua professione …

HH: Sì, devo confessarti che sono un malato del lavoro, non mi stanco mai.


Quale è stato, tra i suoi lavori, quello che ha amato di più?

HH: E’ una domanda alla quale non saprei sinceramente rispondere. Nel tempo, li ho amati tutti quanti in maniera eguale.

Quattro anni fa è tornato a disegnare una storia di Bernard Prince, un personaggio amatissimo in Italia dai vecchi lettori del Corriere dei Piccoli. E’ possibile che questo possa avvenire anche per altri personaggi classici come Comanche o Jugurtha?

HH: No, non credo proprio che questo sia possibile.


Jeremiah è stata la sua prima bande dessinée che l’ha vista impegnata anche nel ruolo di sceneggiatore. Come le venne l’idea di creare questa serie?

HH: Dopo aver letto un libro di René Barjavel, uno scrittore francese di romanzi di fantascienza. Il titolo in questione è Savage (in Italia, Diluvio di fuoco, Urania ed. Mondadori). Il romanzo racconta di alcuni uomini, che dopo aver passato alcuni anni sotto terra in seguito ad una catastrofe nucleare, riescono all’aperto ma rifiutano l’utilizzo delle macchine per non ripetere gli errori fatti in passato. Contrariamente a Barjavel, nel mio fumetto c’è una visione meno pessimistica del mondo contemporaneo. Jeremiah vive in una società che tenta di ricostruirsi sul modello precedente.


Lei ha partecipato a molte manifestazioni sul fumetto in Italia e sappiamo che viene sempre molto volentieri nel nostro paese. Quali sono gli autori della nostra scuola che Lei apprezza di più ?

HH: I miei preferiti sono Hugo Pratt, Milo Manara, Dino Battaglia e Sergio Toppi.

Dopo Station 16 e la nuova storia western, quali saranno i suoi prossimi lavori?

HH: Nella mia professione, non faccio mai progetti, lascio che le storie dei miei fumetti nascano, una dietro l’altra, in maniera naturale.


Hermann Huppen nasce il 17 luglio del 1938 a Bévercé, un piccolo centro belga nelle Ardenne. Da ragazzo inizia a lavorare prima come apprendista ebanista e poi in uno studio di architettura. A diciotto anni, con la madre, si trasferisce, per un breve periodo, in Canada. Torna a Bruxelles, dove inizia ad interessarsi di fumetto. Negli Anni Sessanta, conosce Greg e, dopo un apprendistato di alcuni mesi nel suo studio, i due danno vita al fumetto Bernard Prince che ottiene subito un buon successo sulle pagine di Tintin. In seguito, Hermann e Greg realizzano, sempre per lo stesso periodico, lo storico Jugurtha e il western Comanche. A metà degli Anni Settanta, Hermann decide di scrivere da solo le sceneggiature dei suoi album e nasce Jeremiah, una serie post-apocalittica pubblicata su Super As. Dal 1980 al 1983 illustra Nic, una miniserie che si ispira al Little Nemo di Winsor McCay. Nel 1984 inizia, per la Glénat, la serie medioevale Le Torri di Bois- Maury che l’autore belga disegna parallelamente a quella di Jeremiah. Nel 1988, la Glénat pubblica l’album Abominable una raccolta di brevi storie fantastiche. A partire dagli Anni Novanta, Hermann modifica la sua tecnica di disegno, utilizzando direttamente il colore sulle tavole senza inchiostrare. Nel 1991 pubblica Missié Vandisandi, il primo di una lunga serie di one shot. Nel 1995 è la volta di Sarajevo-Tango al quale seguono Caatinga (1997) e Hanno ucciso Will Bill (1999). Nel 2000 esce Luna di Guerra su testi di Jean Van Hamme e, nello stesso anno, Legami di sangue su sceneggiatura del figlio Yves. Seguono Manhattan Beach 1957 (2002), Zhong Guo (2003), La ragazza di Ipanema (2005) e Afrika (2007). Nel 2010, Le Lombard pubblica, a distanza di trent’anni, Minaccia sul fiume, una nuova storia di Bernard Prince disegnata da Hermann e scritta dal figlio Yves. Poi, ancora tre one shot: Plenilunio (2011), Ritorno in Congo (2013) e Station 16 (2014). Nel frattempo la serie Jeremiah ha continuato le sue pubblicazioni e, nel 2013, raggiunge la quota di trentadue album.

One-shot e mini-serie di Hermann pubblicate in Italia:
(Le cronologie delle serie Bernard Prince, Jugurtha, Comanche, Le torri di Bois-Maury, Nic e Jeremiah saranno pubblicate a corredo degli articoli sui personaggi)


Abominable (Abominable, Glénat 1988)
La gabbia (La cage 1982) L'Eternauta Estate, Comic Art 1988
La vendetta (La vengeance 1987) L'Eternauta n.70, Comic Art 1989
La fuga (La fuite 1978) Comic Art 62, Comic Art 1989
Il massacro (Le massacre 1976) L'Eternauta 82, Comic Art 1990

Missié Vandisandi (Missié Vandisandi, Dupuis 1991)
Lanciostory dal n.35 al n.39 del 1993 Eura Editoriale


Sarajevo tango (Sarajevo tango, Dupuis 1995)
Lanciostory dal n.7 al n.11 del 1996 Eura Editoriale
Euracomics n.100, Eura Editoriale 1997


Caatinga (Caatinga, Lombard 1997)
Skorpio dal n.21 al n.24 del 1997, Eura Editoriale
suppl. a Lanciostory 18 del 1998, Eura Editoriale
volume 1998 Alessandro Editore

Will Bill è morto (On a tué Wild Bill, Dupuis 1999)
Skorpio dal n.1 al n.5 del 2000, Eura Editoriale
volume edizione speciale Alessandro Editore 2001
volume Alessandro Editore 2001


Legami di sangue (Liens de sang, Lombard 2000)
volume Alessandro Editore 2002

Luna di guerra (Lune de guerre, Dupuis 2000) (sc. Van Hamme)
Skorpio dal n.17 al n.21 del 2000 Eura Editoriale
volume Alessandro Editore 2001


Manhattan Beach 1957 (Manhattan Beach 1957, Lombard 2002) (sc. Yves H.)
Lanciostory dal n.39 al n.43 del 2002 Eura Editoriale
Euramaster 106, Eura Editoriale 2009


Zhong Guo (Zhong Guo, Lombard 2003) (sc. Yves H.)
Skorpio dal n.27 al n.31 del 2004 Eura Editoriale
Euramaster 108, Eura Editoriale 2009


La ragazza di Ipanema (The girl from Ipanema, Lombard 2005) (sc. Yves H.)
Skorpio dal n.5 al n.11 del 2006, Eura Editoriale
Euramaster 101 2009 Eura Editoriale


Sulle tracce di Dracula – Vlad l’impalatore - (Sur les traces de Dracula – Vlad l’empaleur, Casterman 2006) (sc. Yves H.)
Lanciostory dal n.33 al n.38 del 2006, Eura Editoriale
Euramaster 100, Eura Editoriale 2008


– Afrika (Afrika, Lombard 2007)
Lanciostory dal n.37 al n.41 del 2007, Eura Editoriale
volume Planeta De Agostini 2010


– Il diavolo dei sette mari (Le diable des sept mers, Dupuis 2008/09) (sc. Yves H.)
Vol. 1 - Lanciostory dal n.29 al n.32 del 2008, Eura Editoriale
Vol. 1 - Euramaster 107, Eura Editoriale 2009
Vol. 2 - Lanciostory dal n.29 al n.32 del 2009, Eura Editoriale

– Plenilunio (Une nuit de pleine lune, Glénat 2011) (sc. Yves H.)
Skorpio dal n.15 al n.19 del 2011, Editoriale Aurea

– Ritorno in Congo (Retour au Congo, Glénat 2013) (sc. Yves H.)
Skorpio dal n.49 al n.53 del 2013, Editoriale Aurea

3 commenti:

  1. Non c'e' dubbio che Hermann sia stato uno dei piu' grandi autori della nona arte.Uno dei primi a stravolgere la classica tavola a fumetti con ardite inquadrature.Purtroppo ora la sua produzione(forse troppo prolifica?)e' qualitativamente calata sia nel disegno,ma soprattutto per gli scarsi testi del figlio Yves.

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  2. Ops,ho dimenticato il mio nome.Angelo Molinari

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  3. vorrei raccontare la grande '' professionalita' '' degli editori nostrani
    nel pubblicare un'opera di questo bravissimo autore :
    quei simpaticoni dell'eura NON pubblicarono '' caatinga '' nella collana
    euramaster tuttocolore , ma lo regalarono come supplemento al
    settimanale lanciostory , ovviamente su carta a dire poco indecorosa con tanto di frecce dove leggere . noi lettori siamo troppo stupidi
    per sapere dove leggere , ovvio . alessandro editore invece pubblico' '' caatinga '' in una versione uguale alla bede' francese per la modica spesa di 80/90 milalire . per acquistarlo serviva il benestare di una banca o la vendita di un rene per i malati del sudamerica .
    ora io mi domando e dico : una via di mezzo no , vero ?
    la professionalita' di questi editori mi sorprende sempre .

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