Con
il n.15, intitolato Dust, si è
conclusa la pubblicazione della collana mensile Blueberry dell’Editoriale Aurea. Ha riproposto a prezzo contenuto,
in bianco e nero e in formato ridotto rispetto agli usuali albi cartonati Aurea,
a due a due tutti gli episodi (tranne Ballata
per una bara pubblicato single) del celebre personaggio western creato da
Jean-Michel Charlier e Jean “Gir” Giraud.
Nel commiato dai lettori, la
redazione ricorda che esistono altre due saghe sul personaggio. Una, intitolata
Marshall Blueberry, è costituita da
tre episodi per cui la casa editrice ha deciso di soprassedere a una riedizione
a causa della sua brevità. Proposta: perché non riunire gli episodi in un unico
albo di 132 pagine a 4,5€? E l’altra, intitolata La gioventù di Blueberry, è ancora in corso di pubblicazione sul
settimanale Skorpio, per cui solo alla
sua conclusione potrebbe essere presa in considerazione un’eventuale veste
editoriale simile a quella testé terminata, cosa che ci auguriamo di cuore.
Copertina del n.1 disegnata da JiJé
La
collana in questione ha avuto un gradimento di pubblico controverso, nel senso
che è stata apprezzata da molti lettori e un poco meno da altri forse per la
qualità della carta utilizzata o per il formato ridotto che, probabilmente, ha
nuociuto ai tanti particolari presenti negli stupendi disegni di Giraud.
Comunque sia, l’Editoriale
Aurea ha sempre saputo mantenere uno stretto contatto con il proprio pubblico
di fedelissimi ed è meritorio che abbia portato a conclusione la collana, ma
questo fatto non desta stupore perché stiamo parlando di una delle principali e
più gradite caratteristiche di questa casa editrice, verso cui i lettori
italiani di BD sono da anni debitori per la pubblicazione di un gran numero di
serie franco-belghe.
Ammetto che l'ho comprata questa edizione, anche se ritengo la mini versione pressoché inutile.... forse se farò lezione di fumetti a scuola quest'anno potrò, con questa fare un confronto tra la china di Giraud e l'edizione a colori.. Per il resto non ne sentivo la necessità.... Magari l'Aurea pubblicasse più bedè in formato "normale" , un esempio potrebbe essere Vasco e molto, molto meno Dago.....
RispondiEliminaQui c'è scritto che il 26 agosto arriva Blueberry con la Gazza:
RispondiEliminahttp://www.slumberland.it/contenuto.php?tipo=collana&id=230&nome=Blueberry
E la serie di Ric Roland che fine fa?
Continua?...
La serie di Blueberry avrà due episodi per albo: decisamente meglio di Ric Roland, con quelle insulse storielle finali. Inoltre sarà cronologica. Aggiustassero il formato, sarebbe perfetta.
RispondiEliminaAnche se Ric continuerà, probabilmente non vende bene e termina con il numero 30, perché altrimenti non avrebbero iniziato un'altra serie.
Naturalmente spero di sbagliarmi: dopo le prime storie di Ric presentate dalla Gazza, pensate per preadolescenti schizzati, gli albi successivi sono molto meno irrazionali e più vicini alle storie che ricordavo (anzi, alcune sono proprio le storie che avevo letto).
Speriamo che non venga rovinato tutto con il prossimo episodio di Ric contro gli... "extraterrestri"!
Ma siete pagati dall'Aurea per scriverne le lodi? Tra loro e la Cosmo non si sa chi massacri di più il fumetto francofono. E anche quei cessi ridotti della Gazzetta. Basta con le edizioni ridotte e in bianco e nero per lettori di un paese sottosviluppato fumettisticamente. Ho la nausea del formato Bonelli. Per fortuna esistono edizioni migliori di Blueberry. Evviva Alessandro e la defunta Comic Art. Ed evviva Mondadori e la Panini (100 per 100 a parte).
RispondiEliminaRiccaOne
Anch'io ero un fedele al formato classico alla "francese" e rimpiango le irrepetibili riviste degli anni 70/80, ma con i tempi che corrono e con questa "crisi" (voluta dai nostri signori) che sicuramente non finirà più, ben vengano albi come la Cosmo riviste dell'Aurea e pubblicazioni della Gazzetta e compagnia bella. Se puoi permetterlo, o impari il francese, e compri gli originali, o li leggi con i nostri "cessi" e guardi il bel cartonato francese.
EliminaLa crisi non c'entra niente. Lanciostory esiste da anni. Se il lettore medio è ignorante e non va oltre il formato Bonelli o al massimo il comic book è un problema culturale. Lasciamo perdere le librerie, oggi la Mondadori nonostante la crisi sta facendo un lavoro eccezionale anche in edicola con edizioni cartonate integrali a prezzi contenuti e persino con una collana di inediti in contemporanea con la Francia. Editori come la Cosmo o la Lancio sono un ostacolo per l'acquisizione dei diritti di opere che potrebbero essere pubblicate in formato grande. Vuoi un esempio? Universal War One è stato pubblicato in formato ridotto da un altro degli editori maledetti, la 001. Ho chiesto alla Mondadori se lo volessero ripubblicare visto che stanno stampando il seguito e loro mi hanno risposto che avrebbero tanto voluto farlo ma non possono per via dei diritti. Chissà perché mi auguro che questi presunti editori spariscano tutti...
EliminaPurtroppo per pigrizia ho imparato solo l'inglese anche se visto l'andazzo forse imparerò anche il francese. E comunque per le opere a colori in formato ridotto ho un rimedio. Aspetto che qualcuno le scansioni e me le godo gratis sul computer ingrandite a piacimento. Le mie risorse finanziarie vanno solo a chi pubblica opere decenti.
@Rex
RispondiElimina"Anche se Ric continuerà, probabilmente non vende bene e termina con il numero 30, perché altrimenti non avrebbero iniziato un'altra serie."
Come e per quanto andrà Rick Roland lo scopriremo solo col tempo e indipendentemente da altre serie.
Era già accaduta la stessa cosa con Michel Vaillant e Lucky Luke.
Lucky era iniziato durante la pubblicazione di Vaillant e Vaillant è parallelamente proseguita oltre l'impegno iniziale (anche in quel caso erano previsti solo una trentina di albi) e si allargata tanto da terminare addirittura dopo Lucky.
Io provoco per avere una risposta chiarificatrice dagli anonimi gestori, che dicono di avere le mani in pasta.
RispondiEliminaMa avendo loro capito che sono uno scassapalle, non mi filano nemmeno di striscio.
Se non altro mi rimani tu, nei secoli fedele a rimbeccare le mie minchiate.
di questa edizione ho preso alcuni albi pur avendo in pratica la collezione completa di Blueberry, tra albi nuova frontiera, comic art, il grifo e alessandro editore. Il problema principale è il formato ridotto che non giova al disegno particolareggiato e ricco di vignette di Giraud e in più sono stati messi dei balloon che coprono alcuni disegni penso per problemi di leggibilità del testo.
RispondiEliminaAnche se pubblicato in bianco e nero, era meglio scegliere un formato più grande per il resto l'edizione serve a far conoscere il personaggio a nuovi lettori, che poi si spera andranno a comprarsi i cartonati...
Secondo me qui, salvo Fortunato, nessuno legge i commenti degli altri.
RispondiEliminaMi sa che vado a rompere le balle in un altro blog.
Ce ne sono di interessanti, in giro?
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaah ah .. allora non son l'unico a sentite la nausea bonelliana.... lo ammetto ho smesso di comprare cosmo-micro, mi arrendo solo alle collane mezzoformato e a colori, tipo australia..... se non rompiamo le scatole coi blog e magari dicendoglielo in faccia quando si va alle mostre i mezzi editori drogheranno il mercato ancora per un bel po'......
RispondiEliminaMeno di 22x29 cm nessuna pietà e nessun euro, e poi comincio ad avere un'età, la vista cala. Io se posso rompo le scatole come quando quelli della Gazzetta si sono autoincensati per Lucky Luke su Facebook per un premio. Terrificante. A volte sogno di presentarmi ad una fiera con un bidone e dare fuco a tutte quelle schifezze in miniatura, sempre che qualcuno me le regali prima di farlo...
EliminaIo adoro anche gli americani, ne ho una collezione immensa in originale e loro hanno la tendenza a ripubblicare i fumetti in volume in formato più grande. Adesso addirittura esiste una collana che ripubblica intere saghe classiche riproducendo le tavole originali nel loro formato iniziale, quindi enorme. In quel caso il bianco e nero è pienamente giustificato. E comunque la Mondadori sta ripubblicando anche Ken Parker in formato più grande. Lancio, Cosmo, 001, Lion, devono fallire il prima possibile.
RiccaOne
Esistono da anni anche edizioni franco-belghe di grande formato, molto belle e moooolto costose, come quelle americane!
RispondiEliminaLo so, pirteoppo in questo momento non posso permettermele. Comunque ripeto, penso seriamente di imparare il francese per risolvere il problema miniature. Anche se continuero a comprare le edizioni italiane se fatte bene.
EliminaRiccaOne
parblè [ :-) ] c'est plus facile avec la bedè :-)
RispondiEliminaGià in passato abbiamo invitato chi scrive commenti a criticare liberamente, a esprimere opinioni e preferenze, ma con un linguaggio e un tono accettabili. Aprire uno spazio per i commenti sul web espone sempre a rischi e non vorremmo né togliere singoli commenti né eliminarli del tutto dal blog. Ci auguriamo che questo spazio possa essere ancora mantenuto, nell’interesse di tutti, nostro e vostro.
RispondiEliminaDetto questo, è necessario ribadire che il blog è fatto da appassionati di lunga data a puro scopo di divertimento, nostro e di chi ci legge. Non siamo pagati da nessuno e non abbiamo mani in pasta, se per questo si intende interessi economici con questa o quella pubblicazione. Ognuno di noi ha una storia personale anche nel mondo editoriale, da quello amatoriale a quello commerciale. Ognuno di noi ha le sue preferenze ciononostante cerchiamo di mantenere uno sguardo oggettivo e realistico su quanto viene pubblicato, ma se una produzione ci sembra valida, perché non dirlo?
Crediamo che il rispetto che i lettori chiedono agli editori dev’essere qualcosa di reciproco, visto che chi rischia lavoro e soldi in un mercato per niente esaltante come quello del fumetto in Italia, è costituito da pochi coraggiosi che oggi popolano edicole e fumetterie con personaggi per troppo tempo assenti in ogni forma dal nostro paese. Il lettore ha l’arma più potente per bollare le iniziative editoriali non gradite: non acquistarle!
Per rispondere ad alcune osservazioni sull’Aurea e sulla Cosmo, riteniamo che l’Aurea ha mantenuta viva la presenza della BeDé in Italia per decenni, presentando in una veste economica tantissimi personaggi, dai piccoli capolavori alle opere minori e talvolta anche deboli. Nel caso poi delle riviste su cui la maggior parte delle storie sono pubblicate a puntate, si tratta delle più importanti riviste di prepubblicazione di BeDé esistenti. Hanno difetti? Per noi sì, ma allo stesso tempo pensiamo che se fossero affidate a noi o a “puristi” della Bedé probabilmente non mangerebbero il panettone a Natale, come si suol dire.
Per quanto riguarda i “bonellidi” in bianco e nero (GP Publishing prima, Cosmo dopo) è stata sicuramente un’idea geniale che ha riportato tante storie complete alla portata e al gusto di lettori molto attratti da quel formato e da quel prezzo. Qualche personaggio e qualche disegnatore soffrono un po’ in quella veste ma quelle pubblicazioni hanno aperto il terreno a edizioni da edicola di più ampio formato e a colori.
Un’ultima cosa: ci piace fornire notizie e anticipazioni ma nel rispetto delle regole e soprattutto delle clausole di riservatezza accettate. Il nostro blog non è una breaking-news agency, non ci piace fare quelli che “sanno cose che…” e che “sono i primi a…”. La maggior parte dei nostri post sono frutto di consultazione, studio e ricerche. Siamo disponibili alle critiche, sacrosante, ma – come qualcuno ha notato - non a sterili provocazioni che non rendono più interessante il blog, tutt’altro!
E ora è il momento di augurare buone vacanze e buon riposo estivo a tutti. Il blog rimane attivo anche ad Agosto, con una frequenza minore dei post e qualche inevitabile imprecisione nella vetrina, che sarà corretta successivamente.
No non ci sto. Non ricominciamo con il discorso del piccolo editore appassionato di fumetti che lotta per sopravvivere. Lo dite anche voi, il fumetto è un business, quindi qualsiasi iniziativa è valida per fare soldi. Se devo pubblicare un francese in formato bonellide e vende che mi importa se lo massacro? Quelli della Cosmo non sono appassionati, è gente che fa solo danni. L'editore della Italycomics che pubblica fumetti americani da 10 anni è un mio amico e ama gli americani quanto me eppure anche lui ha ceduto ed ha pubblicato Pacific Rim in formato ridotto rispetto al comic book. Gli editori con la passione ed il rispetto per il fumetto sono ben altri, mi viene in mente Rinaldo Traini, per il quale ho anche collaborato: Edizioni splendide, da quando iniziò con le cronologiche delle strisce americane fino alle riviste coi francesi e sudamericani.
EliminaPoi scusate ma che razza di discorso è quello del fumetto alle masse a prezzi stracciati? Neanche fossimo nell'ex Unione Sovietica. Il fumetto popolare in bianco e nero in Italia a prezzi bassi esiste già e lo fa proprio la Bonelli. Poi ci sono i manga sempre in b/n a prezzi contenuti. I supereroi costano di più e almeno sono pubblicati a colori e quasi tutti nel loro formato originale o ingranditi in volume.
I francesi in bianco e nero o ridotti non sono necessari. Anche da loro il fumetto è in crisi ma continuano a pubblicare fumetti in albi di grande formato perché così li concepiscono. Non massacriamoli. Per risparmiare si può cedere alla brossura e al volume integrale ma non oltre.
Chi va in edicola e si compra Blueberry o Trent in b/n e poi capita in libreria e lo vede a colori a un prezzo maggiore se lo ricompra? Difficile. E poi Trent a colori non c'è, a parte i vecchi Comic Art.
Se almeno ci fossero alternative. Non sarebbe meglio se i diritti fossero in mano alla Mondadori? Una quarta collana di cartonati western con i classici francesi?
L'ho detto in un altro post, la 001 impedisce di avere Universal War One ripubblicato in formato normale su Fantastica. Fanno del bene al fumetto francese o solo i loro interessi per vendere i volumi arretrati? Io ho ho sofferto parecchio nel vedere il Transglaciale pubblicato minuscolo dalla Cosmo. Avevo letto all'epoca su Totem il primo e avrei volentieri letto gli altri due. Ho aspettato anni per leggere il seguito di Cyann, ora finalmente pubblicato splendidamente da Alessandro, commerciante ma appassionato vero, perché mi rifiuto di toccare Lanciostory e Skorpio, aspettero ancora o mi deciderò ad imparare il francese.
Parafrasando il Benigni de 'Il mostro': 'affanculo i piccoli editori.
RiccaOne – Riccardo Battaglia
Buone vacanze a tutti (Y) :-)
RispondiEliminaIl cazzatione è tutto per te, Fortunato.
RispondiEliminaCon i tuoi commenti sopra le righe fai perdere la pazienza anche ai santi.
D'ora in poi cerca di esprimerti in maniera meno selvaggia.
Volevo dire cazziatone.
RispondiEliminaVa be', tu hai scritto Rick con la cappa finale...
Secondo me è giusto che ognuno dica quello che vuole con i toni che crede, magari solo cercando di evitare le querele.
RispondiEliminaD'altra parte, se gli anonimi che gestiscono questo blog hanno le mani in pasta (per usare la felice definizione di Fortunato), capisco anche la loro preoccupazione: "Non è che poi si arrabbiano e mi tolgono la collaborazione?", si domanderanno.
Io che non lavoro nel settore (non più, almeno), me ne frego e finché non mi bannano scriverò quello che mi pare come mi pare, all'interno della libertà di critica garantita dalla Costituzione.
Che, per fortuna, è stata scritta con uno stile molto meno paternalistico di quello usato oggi dai gestori di questo blog.
Mi dispiace, ma non sono d'accordo con te. Non è questione di Costituzione (poverina, lasciamola in pace, almeno in questo blog) ma di buon senso. Secondo me non è detto che tutti i lettori si divertano a leggere commenti scritti talvolta in maniera volutamente fastidiosa, anche se possono dare notizie interessanti. Qualcuno potrebbe rispondermi "ecchissenefrega" oppure “se non sei d'accordo vattene da un'altra parte”! Ma insomma, questo spazio del blog è di tutti noi appassionati di franco-belga e allora perché volerlo rovinare? Godiamocelo finché dura, con i nostri contributi fatti di critiche, disapprovazioni e valutazioni, ma senza offendere l’altrui sensibilità!
RispondiEliminaLa tua libertà finisce dove inizia la mia! Tradotto: ci vuole rispetto reciproco, anche fra di noi “utilizzatori finali” del blog!
Hai ragione, appellarsi alla Costituzione è limitativo. Dovevo fare riferimento al concetto più alto di Libertà: ognuno è libero di dire ciò che vuole.
RispondiEliminaLa libertà di opinione di Tizio non ha mai limitato l’opinione di Caio. Quando si dice che la tua libertà finisce quando limita la mia non si parla certo della libertà di espressione.
Riguardo al fastidio che danno certi commenti, bisogna semplicemente essere tolleranti.
Un disegnatore mi ha duramente criticato in questo blog e io gli ho risposto dicendogli che se aveva qualcosa contro di me, lo doveva motivare. Se lo avesse fatto, magari, sarei stato pure io d’accordo con lui.
Io capisco benissimo la gente che si incazza per i formati dei fumetti.
Ho detto: se Blueberry avesse il formato naturale sarebbe perfetto. Avrei dovuto dire: fare Blueberry nel formato dei precedenti albi della Gazza è una perversione bella e buona, perché si rovinano i disegni particolareggiati di Gir senza alcun giustificato motivo. Lo stesso si è fatto con Vaillant, Lucky Luke e Ric Roland.
Si può rispondere: non leggerli, non intervenire in questo blog. E io rifiuto queste risposte, ribadendo che non costerebbe niente a stampare questi fumetti nel formato giusto. Naturalmente posso sbagliarmi, ma non vedo perché non dovrei incazzarmi.
Ognuno ha le sue idee, sbagliate o giuste che siano. Ognuno ha il suo temperamento, compassato (magari per ragioni non sempre nobili) o furente. C’è chi sa scrivere bene e chi no.
Le provocazioni fanno parte della retorica, e del giornalismo: quando intervisto qualcuno, tutte le mie domande sono provocatorie. “Se una notizia non dà fastidio a qualcuno non è una notizia”, si dice nel mio mestiere.
Non apprezzo affatto il tono di tutti commenti di questo post, ma tollerarli non mi costa niente. Va bene anche riportare la calma quando si trascende, ma lo si faccia con eleganza, magari con ironia, invece di fare il deus ex machina usando toni ultimativi.
Per esempio, se qualcuno ce l’ha con Fortunato perché ha usato l’espressione “mani in pasta”, si rivolga direttamente a lui chiedendogli chiarimenti. Sempre meglio che esibire un’olimpica distanza con noi poveri mortali.
Mi scuso per la laconicità del mio ultimo intervento, quindi ne aggiungo un altro.
RispondiEliminaA molti blogger sono state date due lire in pubblicità e tutti a parlare bene di queste serie della Gazza.
Sbagliatissimo.
In America bastano quattro sfigati che contestano, motivandola, la tale scelta di un produttore cinematografico, e il film dal budget di 200 milioni di dollari viene completamente rivisto.
Se tutti i blog del fumetto italiano, invece di magnificare queste serie della Gazza, avessero detto sin all’inizio: guardate, questo formato non va assolutamente bene (o, per dirla alla Paolo Villagio, “è una cagata pazzesca”), già dalla seconda serie avrebbero adottato il formato giusto.
Basta con il servilismo nei confronti di chi ci “grazia” pubblicando qualche fumetto.
Facciamo sentire anche la nostra voce di sfigati, e vedrete che qualcosa accadrà: se non ci considerassero, non avrebbero neppure inondato i blog con la pubblicità di Ric Roland.
Ma allora,scusami, perché non crei un tuo blog con le tue regole e dove parli di quel che vuoi e come vuoi? Purtroppo non potrò leggere subito la tua risposta perché sto partendo per ferie.
RispondiEliminaA dopo ferragosto, buone ferie a te e a tutti i fruitori finali del blog!
“… Perché non crei un tuo blog con le tue regole e dove parli di quel che vuoi e come vuoi?”
RispondiEliminaCaro Max, un blog sarebbe “mio” nella parte del post: in quella dei commenti non sarebbe più mio, sarebbe dei singoli commentatori. I quali, per un elementare concetto di libertà, parlerebbero di quello che vogliono e come vogliono.
Poi c’è chi confonde la libertà di espressione con i giochi di ruolo e dà le disposizioni che crede, rammentando il suo diritto materiale (non morale) di chiudere la parte dedicata ai commenti.
Pennacchioli, hai veramente passato il limite della decenza. Adesso basta. Davvero. Basta. Fai un piacere a tutti e lasciaci godere i nostri fumetti e questo blog.
EliminaBasta, ti scongiuro.
Luciano
mai vista una discussione dai toni cosi' accesi ...... cmq tanto per dire io ho 607 albi in lingua originale francese, documentati sul sito bedetheque; quando la Glenat Italia ha interrotto la serie "Avventure della storia" io ho continuato le serie comprando gli albi originali, cosi' come ne ho prese altre che avevo visto su Lanciostory o Skorpio; adesso ho preso gli albi della Cosmo per avere una traduzione piu' esatta (almeno spero) di quella che come autodidatta ottenevo. Ci sono certe serie "moderne" come Trent, Milan K, Frank Lincoln, Gil St. Andre' che mi sembrano accettabili in questo formato, Giacomo C. e Malefosse no, gli scenari risultano completamente mortificati. Riperto li prendo per la traduzione. De Il Decalogo e Bouncer ci sono gia' ottime edizioni e li ho saltati. Poi ci sono delle "ciofeche" come Vampiro di Benares, Voyager, Malemort, Durandal che non leggerei neanche in grande formato a colori. Anche il formato Gazzetta e' accettabile, avevo 30 albi di Michel Vaillant in francese, ma ho comprato tutta la serie, eccellente Lucky Luke il formato si adatta Forse Ric Roland e' un po' infantile, ma spero li facciano tutti. non so chi possa comprare Blueberry visto che Alessandro li sta ristampando tutti e si trovano anche vecchie serie a colori a buon prezzo, se lo dovesse fare la Gazzetta non lo prendo di sicuro.
RispondiEliminaBah, cmq ognuno la pensi come crede ....
non capisco perché la gazzetta non si faccia consigliare da noi appassionati, quelli che erano adolescenti negli anni '60/70', quelli che poi i fumetti li comperano, sulle serie che sarebbe meglio mandare in edicola.... oltre al bellissimo ma ormai inflazionato Blueberry ci sono tante serie francobelghe che in Italia sono state pubblicate con discontinuità.... toccherebbe a noi, che poi cacciamo i soldini organizzare un referendum con qualche proposta più sensata da girare a loro, e magari tentare di convincere qualche adolescente del terzo millennio a mollare la tastiera del pc per un'ora alla settimana e ad andare in edicola, come sto facendo io :-)
RispondiEliminaHo trovato questo blog per caso 15 minuti fa ed ero molto contento di trovare un blog sulla BEDE.
RispondiEliminaDopo aver letto una serie di commenti spocchiosi ,ho deciso che non tornerò più qui a trovare informazioni.
Sembrate de vecchi biliosi e probabilmente siete piu giovani di me..
Se puoi indicarci quali commenti spocchiosi sono attribuibili a ZonaBedé, te ne saremo grati per evitare di farne (involontariamente) altri in futuro.
RispondiEliminaLo stesso vale se hai rilevato della "spocchia" nei post da noi scritti.
Per quanto riguarda i commenti dei visitatori del blog, ti rimandiamo ai nostri interventi nei casi in cui ci sono sembrati non accettabili nei toni o nel linguaggio.
Grazie comunque per la tua osservazione.
non immaginavo una discussione cosi' accesa su questo blog a proposito della bede' francese .
RispondiEliminase permettete vorrei dire anche io la mia . da quanto ero ragazzo ho sempre letto di tutto , ma solo la bede' non mi ha mai deluso . non mi ha mai deluso per le ambientazioni , disegni e storie originali e superiori a qualsiasi altra cosa letta . vederli su carta straccia ( l'eura editoriale ) a puntate con tanto di frecce e spesso senza vederne una fine , ne converrete con me non e' molto professionale . vedere '' i pionieri del nuovo mondo '' o '' i sentieri di malefosse '' formato bonelli in bianco e nero con dialoghi ridotti e' letteralmente uno schifo . la speculazione vergognosa della bede' e' assolutamente palese . vedere poi blueberry in bianco e nero formato ridotto ti fa porre una domanda profonda : ma non era meglio che l'eura editoriale vendesse bonsai ? sicuramente farebbe meno guai .
poi , dulcis in fundo c'e' alessandro editore che pensa che i fumetti debbano comprarli solo ricchi borghesi .
secondo me tutta questa gente non ha nessun rispetto ne verso gli autori , ne verso i lettori che vorrebbero collane decenti dove poter ammirare tutta la creativita' della bede', lo ripeto , superiore a tutto il resto , manga e super eroi compresi .
quali sono queste collane decenti ? posso affermare che la magic press ha realizzato ottimi integrali / prezzo/ stampa e cosi'
ha fatto la panini e la lion .
anche la 001 edizioni ci ha dato discreti albi ( anche se un po' piccoli ) , ma direi che tutto sommato ci possiamo accontentare .
mi sta bene anche la cosmo color ( vedi mortmer , luna d'argento ,
wanted ecc. ) anche se il formato dovrebbe essere usato per saghe fantastiche o storiche e non per saghe inutili ( vedi le ludi di amalou )
la mondadori ha realizzato 2 collane che posso definire senza dubbio , perfette sotto ogni profilo . historica e fantastica .
l'idea che una casa editrice e' in voga da anni non significa assolutamente niente per noi e la rabbia dei lettori frustati dall'arroganza senza rispetto di alcuni editori e' assolutamente legittima . inoltre vorrei aggiungere un'altra cosa .
jean dufaux , borgeon , van hamme , moebius , swolfs , leo , cothias , mitton , marini e decine di altri straordinari
autori meritano davvero signori editori e sapienti vari , edizioni vergognose ? per quanto riguarda la pigrizia del lettore abituato agli albi bonelli e' solo perche' c'e' una continuita' che manca assolutamente quanto si tratta del fumetto francese . tantissime saghe non sono mai state portate a termine . persino io non ho comprato per esempio attila mon amour prima di avere visto l'uscita dell'ultimo numero . l'atteggiamento di alcune case editrici e' stato ed e' assolutamente una sporca speculazione senza ritegno che il fumetto francese non merita ne oggi ne mai . il resto sono solo scuse di quaqueraqua' .
viva la mondadori oggi e sempre .