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mercoledì 13 agosto 2014

Le guerre indiane di Blueberry


A cavallo degli anni Sessanta in Francia sono pubblicati due grandi settimanali per ragazzi a grande diffusione: Vaillant (poi divenuto Pif) il periodico per ragazzi edito dal Partito Comunista Francese e Pilote, Le Journal de Astérix et Obélix edito dall’editore Dargaud. Il giovane disegnatore Jean Giraud (25 anni) decide di rivolgersi a quest’ultimo, nella cui redazione incontra il belga Jean-Michel Charlier, redattore capo del settimanale e prolifico soggettista avventuroso (Buck Danny, Barbe Rouge, Tanguy et Laverdure), il quale vuole scrivere una serie western. Il risultato appare sul n. 210 del 31.10.1963 con la prima puntata di Fort Navajo della serie Lieutenant Blueberry, dal nome del personaggio, che in inglese significa mirtillo, e da lui firmata con lo pseudonimo di Gir.



In seguito apprenderemo che il vero nome di Blueberry è Mike Steve Donovan, un figlio del profondo sud che, per una serie di concause, è costretto a passare dalla parte dei nordisti durante la guerra di secessione americana. Il volto del personaggio nei primi episodi è ricalcato su quello dell’attore Jean Paul Belmondo, all’epoca adatto a ruoli di simpatica canaglia, così come si rivela ben presto la creatura di Charlier e Gir.



Si tratta infatti di un personaggio a suo modo scomodo, un antieroe, insofferente della disciplina militare, spesso costretto dagli eventi a oltrepassare i limiti del lecito, generoso come tutti gli eroi che si rispettino, soprattutto difensore degli indifesi, ma anche amante del whisky, delle donne, del poker e delle risse amichevoli, in breve tutto il contrario degli adamantini eroi a fumetti dell’epoca: uno per tutti il nostro Tex Willer!
La produzione su Blueberry può essere riassunta in diversi cicli tematici.



Il primo ciclo è composto da cinque episodi: Fort Navajo, Tonnerre a l’ouest, L’aigle solitaireLe cavalier perdu e La piste des Navajos, che trattano di guerra contro gli Apache. Blueberry, di stanza a Fort Navajo, deve fronteggiare una sanguinosa ribellione apache, provocata dall’odio provato dal suo superiore, il maggiore Bascom, nei confronti di quel popolo. Fa subito la conoscenza con Jimmy Mc Clure, un vecchio ubriacone che diventa la sua spalla, come si conviene a un film hollywoodiano e in effetti nel fumetto si trovano riuniti tutti i cliché dei film sul 7mo cavalleria degli Stati Uniti: intrepidi guerrieri Apache, attacchi al forte strenuamente difeso, inseguimenti nei canyon, scazzottate, il tutto condito con quello spirito di rivalutazione della popolazione indigena americana, misto a condanna del genocidio praticato sulla stessa, che ha permeato la cultura europea, e non solo quella, negli anni ’60 e che in Francia e Belgio ha dato vita a Le Nouveau Western, un nuovo tipo di western più maturo nelle BD.


Da un punto di vista grafico è evidente l’influenza del maestro Joseph Gillain, in arte Jijé, che anzi firma alcune tavole e una copertina del ciclo, a dimostrazione dello stretto legame fra i due autori. Tale influenza si nota sui volti dei guerrieri apache, anche se in Gir l’insieme della costruzione della tavola disegnata presenta un piacevole effetto dinamico grazie a una maggior ricerca dei particolari e una maggior vigoria nel rappresentare i cavalli. I quattro episodi sono stati ricolorati abolendo gli sfondi color verde e fucsia (poco verosimili) della prima stesura.



1. Fort Navajo
Pilote dal n.210 del 31/10/1963 al n.232 del 02/04/1964
Album Dargaud nel 1965

Copertine di Pilote 210 e dell'album realizzate da JiJé



2. Tonnerre à l'ouest
Pilote dal n.236 del 30/04/1964 al n.258 del 01/10/1964
Album Dargaud nel 11966

8 tavole disegnate da JiJé
dalla tavola 29 (Pilote n.250 del 6/8/1964)



alla tavola 36 (Pilote n.253 del 27/8/1964)



e la prima vignetta della tavola 37







3. L'aigle solitaire
Pilote dal n.261 del 22/10/1964 al n.285 del 08/04/1965
Album Dargaud nel 1967

4. Le cavalier perdu 
Pilote dal n.288 del 29/04/1965 al n.311 del 07/10/1965
Album Dargaud nel 1968

22 tavole disegnate da JiJé
dalla tavola 17 (Pilote n.296 del 24/6/1965)



alla tavola 38 (Pilote n.307 del 9/9/1965)




4. La piste des Navajos 
Pilote dal n.313 del 21/10/1965 al n.335 del 24/03/1966
Album Dargaud nel 1969


3 commenti:

  1. "A cavallo degli anni Sessanta in Francia sono pubblicati solo due grandi settimanali per ragazzi a grande diffusione"

    Quel "solo" rende la dichiarazione piuttosto azzardata, non potendo ignorare almeno Le Journal de Mickey, che non solo aveva una notevole tiratura, ma, alla fine, ha pure "seppellito" sia Vaillant che Pilote (e pure il belga Tintin).


    Restando più sul tema, aggiungerei che lo stretto legame tra Giraud e Gillain è testimoniato anche dal volume (11° della serie di Jerry Spring) "La route de Coronado", che fu totalmente inchiostrato dal giovane Gir, proprio subito prima della creazione del suo "tenente Mirtillo".

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  2. Fortunato,
    nel post si faceva riferimento ai settimanali pubblicati in Francia (mancano infatti anche Tintin e Le Journal de Spirou). Abbiamo comunque rimosso il "solo" per evitare fraintendimenti.
    Grazie comunque per il commento e Buon Ferragosto

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