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domenica 12 luglio 2015

Comics strips? No grazie. Bedé!


Linus? Che c’entra la rivista Linus in un blog dichiaratamente dedicato alla BD? C’entra, c’entra. Eccome se c’entra. In questi giorni, nelle edicole stanno riproponendo i primi dodici numeri della rivista edita da Giovanni Gandini, divenuta una sorta di “maître à penser” che ha influenzato una generazione di intellettuali e fumettari italiani. Punto di forza della rivista è stata la proposta delle migliori comic strips statunitensi.
Eppure, nel primo numero dell’aprile 1965, oltre il famoso "talk show” ante litteram fra Oreste Del Buono, Elio Vittorini e Umberto Eco sull’importanza del fumetto nella società moderna, un manifesto che ha rivoluzionato il mondo del fumetto italiano, c’è anche qualcosa che riguarda la BeDé. Si tratta delle prime notizie in assoluto sul mondo della BeDé in Italia. 


A pagina 51, nell’articolo intitolato Notiziario Comics & Cartoons sul primo Salone internazionale dei Comics di Bordighera, che diede vita alla celebre Lucca, si dice testualmente che fra i partecipanti, oltre Al Capp e Lee Falk, c’erano: «Il capo degli appassionati francesi Francis Lacassin, il celebre regista Alain Resnais, artisti come Jean-Claude Forest (l’autore di Barbarella), […] René Goscinny, primo “scénariste” di Francia, […] e “cospiratori” (i secessionisti francesi ufficialmente non invitati alla mostra. Staccatisi dal Club des Bandes dessinées hanno fondato la S.O.C.E.R.L.I.D., Société Civile des Etudes et de Recherches des Littératures Dessinées).»


Dunque, tranne pochi informati, ancora nessuno sapeva chi fosse questo Goscinny o cosa fosse questa SOCERLID, da cui nascerà Phénix, l’eccellente rivista di approfondimento sul fumetto franco-belga.
A pagina 52, fra le notizie varie, l’imminente pubblicazione di un volume curato da Lacassin per gli editori Offenstadt con i primi episodi de Les Pieds Nickelées di Louis Forton e la nuova denominazione del Club des Bandes Dessinées in C.E.L.E.G. (Centre d’Etudes des Litteratures d’Expression Graphique), che pubblica la rivista trimestrale Giff Wiff.


Ma non basta! A pagina 53 una recensione, intitolata Da Gordon a Barbarella in cui un accattivante articolo racconta di Barbarella, personaggio femminile creato da Forest con le fattezze di Brigitte Bardot, all’epoca icona francese della bellezza spregiudicata. Il personaggio, inedito in Italia, è pubblicato in un volume (mai visto prima nel 1965) a due colori dalle Editions Le Terrain Vague. Nel raffronto fra le avventure spaziali del biondo Gordon creato da Alex Raymond, fin dagli anni Trenta eroe incontrastato del fumetto di fantascienza in Europa, e quelle dell’avvenente eroina francese, l’autore della recensione non ha dubbi: vince quest’ultima!



Provate a immaginare un liceale dell’epoca che ama i fumetti e scopre per la prima volta queste notizie su un mondo sconosciuto, fatto di persone, provenienti da tutto il mondo, che si riuniscono per parlare di fumetti e potrete capire la fondamentale importanza dei primi numeri della rivista nel panorama culturale, oltre che fumettistico, italiano! 

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