Un
viaggio in Perù è molto impegnativo per un turista occidentale: l’altitudine,
le distanze, gli sbalzi termici, la mancanza delle comodità occidentali in
alcune località. Ma tutto questo si annulla davanti alla stupefacente bellezza
dei paesaggi e della fauna andini, alla dignità del popolo andino, alla sua affascinante
storia e cultura, alla varietà e al mistero dei suoi numerosi e splendidi siti
archeologici che rivaleggiano con quelli dell’Egitto e del Mar Mediterraneo.
Nei
secoli si sono succedute tante culture e civiltà andine, fra cui, ultima in
ordine di tempo, quella Inca, che sprofondò sotto l’invasione dei conquistadores spagnoli guidati da
Francisco Pizarro.
Poche
storie a fumetti sono ambientate in quella civiltà precolombiana. William Ritt
e Clarence Gray, per primi, inviano il simpatico Brick Bradford alla scoperta della città perduta precolombiana di
Amarù sotto la superficie di un lago (In the City Beneath the Sea, 1933).
Carl Barks ha
immaginato per i suoi paperi ben due racconti, Lost in the Andes (1949) e The
prize of Pizarro (1959).
Sperduto
nella Valle Sagrada fra le Ande e attraversato dal Rio Urubamba, noto anche
come Wilcamayu (fiume sacro), c’è Aguas Ardientes, paesino che prospera per il
turismo essendo la base di partenza per i tour nell’antica e splendida
cittadella di Machu Picchu. Girovagando fra le stradine del paese si incontra
una piccola libreria specializzata in libri sul Perù.
Fra
le tante opere storico-archeologico-esoterico-biografiche esposte in vendita, firmate
da Garcilaso Inca de la Vega, Calderón de la Barca, Bartolomé de Las Casas, Hiram
Bingham, Victor von Hagen e altri, è una piacevole sorpresa scoprire anche il
belga Hergé con El templo del Sol, quattordicesimo episodio de Las Aventuras de Tintin, edizione brossurata spagnola dell’Editorial Juventud, unico fumetto ivi
presente (anche in edizione inglese)!
Acquistare
l’albo di Tintin
è stato quasi un riflesso condizionato e sfogliarlo ha stimolato la voglia di
confrontare quanto visto e appreso nel corso del viaggio turistico sulle Ande
con quanto disegnato a suo tempo da Hergé.
Nella
saga tintiniana quest’episodio risulta importante per diversi motivi. Dopo la
controversa parentesi bellica della pubblicazione di Tintin sul
quotidiano Le Soir, è il primo pubblicato sul n.1 del settimanale Tintin edito da Raymond Leblanc ed è frutto della collaborazione fra Hergé e l’altro grande autore belga, Edgar Pierre Jacobs, cooperazione
iniziata proprio durante la realizzazione del Les 7 boules de cristal.
Jacobs è
incaricato di rielaborare e mettere in colori le precedenti storie del
personaggio per una nuova edizione libraria della Casterman, ma ben presto la
complicità fra i due sarà tale che interverrà nell’elaborazione del racconto:
“Abbiamo avuto lunghe discussioni per
preparare lo scenario delle 7 bolle di cristallo e
del Tempio del
Sole […] Ho apportato numerosi
elementi in questa storia, in particolare l’idea delle bolle di cristallo e il
titolo del primo episodio. Nel Tempio del Sole l’idea
del treno che rotola è mia, anche quella dei sotterranei che permettono di
accedere al tempio.”
[Intervista
a Jacobs cura di Benoît Peeters, (A
Suivre) Hors série spécial Hergé, Casterman, 1983]
Inusuale
il formato orizzontale (à l’italienne)
delle tavole pubblicate sul settimanale belga, con tre strisce di vignette, che
diventano due dalla tavola n. 47 alla n. 54 per sostituzione della striscia
inferiore con una di testo intitolata “Qui
etaient les Incas?”, con disegnini stilizzati e firmata Tintin.
Creata
per diffondere la conoscenza sul Perù e sugli Incas fra i giovani lettori belgi
per aiutarli a comprendere meglio gli eventi della storia narrata, nella prima
puntata è riassunta la politica editoriale del settimanale:
«Ma rassicuratevi: questo non sarà un
corso…Voi conoscete il mio principio: istruire divertendo».
In
realtà, più che per scopi didattici questo espediente serve ad alleggerire il
peso del lavoro di Hergé, in preda a una delle sue ricorrenti crisi nell’ambito
familiare, che lo spingono a partire interrompendo la realizzazione delle
tavole che lascia a bocca asciutta redazione e lettori.
Tali
articoli sono poi soppressi nella versione con tavole verticali (à la française) rielaborata per il
volume cartonato.
Splendido ! una meravigliosa cronaca su Tintin ed anche sulle Ande e Macchu-Picchu !
RispondiEliminaGrazie !