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venerdì 16 ottobre 2015

Tintin a Machu Picchu - prima parte


Un viaggio in Perù è molto impegnativo per un turista occidentale: l’altitudine, le distanze, gli sbalzi termici, la mancanza delle comodità occidentali in alcune località. Ma tutto questo si annulla davanti alla stupefacente bellezza dei paesaggi e della fauna andini, alla dignità del popolo andino, alla sua affascinante storia e cultura, alla varietà e al mistero dei suoi numerosi e splendidi siti archeologici che rivaleggiano con quelli dell’Egitto e del Mar Mediterraneo.


Nei secoli si sono succedute tante culture e civiltà andine, fra cui, ultima in ordine di tempo, quella Inca, che sprofondò sotto l’invasione dei conquistadores spagnoli guidati da Francisco Pizarro.


Poche storie a fumetti sono ambientate in quella civiltà precolombiana. William Ritt e Clarence Gray, per primi, inviano il simpatico Brick Bradford alla scoperta della città perduta precolombiana di Amarù sotto la superficie di un lago (In the City Beneath the Sea, 1933).


Carl Barks ha immaginato per i suoi paperi ben due racconti, Lost in the Andes (1949) e The prize of Pizarro (1959).


Sperduto nella Valle Sagrada fra le Ande e attraversato dal Rio Urubamba, noto anche come Wilcamayu (fiume sacro), c’è Aguas Ardientes, paesino che prospera per il turismo essendo la base di partenza per i tour nell’antica e splendida cittadella di Machu Picchu. Girovagando fra le stradine del paese si incontra una piccola libreria specializzata in libri sul Perù.


Fra le tante opere storico-archeologico-esoterico-biografiche esposte in vendita, firmate da Garcilaso Inca de la Vega, Calderón de la Barca, Bartolomé de Las Casas, Hiram Bingham, Victor von Hagen e altri, è una piacevole sorpresa scoprire anche il belga Hergé con El templo del Sol, quattordicesimo episodio de Las Aventuras de Tintin, edizione brossurata spagnola dell’Editorial Juventud, unico fumetto ivi presente (anche in edizione inglese)!
Acquistare l’albo di Tintin è stato quasi un riflesso condizionato e sfogliarlo ha stimolato la voglia di confrontare quanto visto e appreso nel corso del viaggio turistico sulle Ande con quanto disegnato a suo tempo da Hergé.


Nella saga tintiniana quest’episodio risulta importante per diversi motivi. Dopo la controversa parentesi bellica della pubblicazione di Tintin sul quotidiano Le Soir, è il primo pubblicato sul n.1 del settimanale Tintin edito da Raymond Leblanc ed è frutto della collaborazione fra Hergé e l’altro grande autore belga, Edgar Pierre Jacobs, cooperazione iniziata proprio durante la realizzazione del Les 7 boules de cristal.


Jacobs è incaricato di rielaborare e mettere in colori le precedenti storie del personaggio per una nuova edizione libraria della Casterman, ma ben presto la complicità fra i due sarà tale che interverrà nell’elaborazione del racconto:

Abbiamo avuto lunghe discussioni per preparare lo scenario delle 7 bolle di cristallo e del Tempio del Sole […] Ho apportato numerosi elementi in questa storia, in particolare l’idea delle bolle di cristallo e il titolo del primo episodio. Nel Tempio del Sole l’idea del treno che rotola è mia, anche quella dei sotterranei che permettono di accedere al tempio.

[Intervista a Jacobs cura di Benoît Peeters, (A Suivre) Hors série spécial Hergé, Casterman, 1983]


Inusuale il formato orizzontale (à l’italienne) delle tavole pubblicate sul settimanale belga, con tre strisce di vignette, che diventano due dalla tavola n. 47 alla n. 54 per sostituzione della striscia inferiore con una di testo intitolata “Qui etaient les Incas?”, con disegnini stilizzati e firmata Tintin.


Creata per diffondere la conoscenza sul Perù e sugli Incas fra i giovani lettori belgi per aiutarli a comprendere meglio gli eventi della storia narrata, nella prima puntata è riassunta la politica editoriale del settimanale:

«Ma rassicuratevi: questo non sarà un corso…Voi conoscete il mio principio: istruire divertendo».

In realtà, più che per scopi didattici questo espediente serve ad alleggerire il peso del lavoro di Hergé, in preda a una delle sue ricorrenti crisi nell’ambito familiare, che lo spingono a partire interrompendo la realizzazione delle tavole che lascia a bocca asciutta redazione e lettori.



Tali articoli sono poi soppressi nella versione con tavole verticali (à la française) rielaborata per il volume cartonato.


1 commento:

  1. Dr Claude Garitte,Belgio5 dicembre 2015 alle ore 16:15

    Splendido ! una meravigliosa cronaca su Tintin ed anche sulle Ande e Macchu-Picchu !
    Grazie !

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