Questa settimana, è uscito in sordina nelle edicole di
Cagliari e in poche altre località italiane, una nuova edizione delle avventure
dei Puffi
a cura di Hachette Fascicoli.
Il primo volume, cartonato, dorso in tela, foliazione di
72 pagine, contiene, oltre a tre classiche storie a fumetti: I Puffi neri
(1959), Il Puffo
volante (1963) e il Ladro di Puffi (1959), uno speciale di otto pagine,
con immagini d’archivio, sulla storia della serie e sulla vita e le opere del
suo creatore Pierre Culliford detto Peyo.
L’opera integrale sui celeberrimi
“omini blu” si avvale dell’editing dello Studio
Renoir/Nona Arte, mentre la qualità delle traduzioni, ignorata in passato
da Planeta DeAgostini, è garantita
dai nomi di Andrea Rivi e Pier Luigi Gaspa.
Il blister della prima uscita è stato distribuito al
prezzo di lancio di euro 2,99, il secondo, (comprendente il secondo volume, Il re Puffo,
e il terzo, ll
flauto a sei Puffi), è stato annunciato al prezzo di 8,99 e dalla
quarta (La
Puffetta) il prezzo di ogni uscita sarà di euro 8,99.
Questa edizione
italiana dell’opera riprende fedelmente quella francese, testata nel gennaio
2015, da Hachette Collections. Questo
ci fa credere che, quasi certamente, l’iniziativa anche nel nostro paese
servirà come indagine di mercato e che, quindi, saranno pubblicati solo alcuni
numeri.
Curiosamente, la Distribuzione Sodip dichiara, nella
confezione, che la periodicità sarà settimanale. Il fascicolo di otto pagine che
accompagna il volume informa, invece, che la seconda uscita è prevista dopo
dieci giorni dalla prima.
Nella proposta di abbonamento, viene riferito che i
lettori che sottoscriveranno l’iniziativa riceveranno in regalo tre stampe
esclusive e un figurino in resina raffigurante il Grande Puffo.
Ma insomma, è integrale con tutti gli episodi o no? E poi perché solo in alcune città italiane? I curatori dell'iniziativa non potrebbero spiegare meglio a noi lettori esclusi per motivi geografici? Non capisco!
RispondiEliminaPer esperienza ho notato che la Hachette quando testa una iniziativa editoriale manda in poche edicole campione i primi numeri e, se il riscontro è soddisfaciente, in tempi successivi inizia la vera pubblicazione. Ho notato che in questi casi la proposta di abbonamento è possibile solo con l'invio della cartolina allegata e non vengono dati recapiti telefonici o altro. Percui, anche telefonando, gli operatori spesso sono all'oscuro dell'opearazione e non hanno risposte. Pertanto, quando c'è solo una cartolina per l'abbonamento, solitamente è una pubblicazione test.
RispondiElimina