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sabato 26 novembre 2016

Tre volte Lucky Luke


L’anno del settantesimo anniversario della nascita di Lucky Luke si conclude con tre interessanti novità che non possono mancare negli scaffali degli appassionati del “poor lonesone cowboy”.


Il primo era già uscito in versione brossurata nelle edicole francesi e ora è disponibile anche nella più lussuosa edizione cartonata. Si tratta di Lucky Luke Les secrets d’une oeuvre, un hors-serie della rivista letteraria Lire che nelle sue 120 pagine analizza la serie da diversi punti di vista. Abbastanza indicativi i titoli delle quattro parti, che racchiudono in tutto una ventina di capitoli: La saga Lucky Luke, Les clés de l’oeuvre, Les inedits, L’heritage Lucky Luke.


Come dichiara la prefazione alla parte sugli inediti, “malgrado 79 album pubblicati, Lucky Luke non ha ancora svelato tutti i suoi segreti. Lire ha  aperto la cassa del tesoro per mostrarvi i documenti rari o inediti: vignette censurate, illustrazioni su Spirou, tavole e storie mai riapparse negli album della serie o note solo a qualche appassionato esperto.


Tra l’edizione uscita nelle edicole e questa nuova de-luxe ci sono delle piccole, ovvie, differenze dovute alla diversa destinazione e alla diversa natura di una rivista e di un libro, ma è stata tolta anche qualche chicca che, tutto sommato, meritava di essere mantenuta. Come a esempio questo scherzoso test iniziale.



Non è neanche presente, e questo è assolutamente comprensibile, l’anteprima di La terre promise,  nuovo episodio della Avventure di Lucky Luke dopo Morris, scritto da Jul e disegnato da Achdé. Dopo le non sempre felici sceneggiature di Laurent Gerra, Jacques Pessis, Tonino Benacquista e Daniel Pennac, il settimo volume della collana acquista una nuova linfa con i testi di Jul. Ai disegni c’è sempre la mano di Achdé (Hervé Darmenton) prosecutore dopo la morte di Morris anche di Kid Lucky, ovvero le brevi avventure del piccolo Lucky Luke.


Con grande coraggio e sottile umorismo Jul ci regala un albo godibilissimo, che richiama lo stile di Goscinny con un tema classico come quello della piccola carovana da accompagnare a destinazione e nell’audacia di creare umorismo su un argomento delicato e finora tabù, quello degli ebrei alla conquista di spazio nel Far West. La storia è ricca di allusioni, strizzatine d’occhio e riferimenti che si prestano a una doppia lettura in modo da accontentare sia i lettori più giovani che un pubblico più maturo. Jul è proprio intenzionato a proseguire su questa strada, magari rinunciando al facile ricorso ai Dalton sicuramente troppo sfruttato finora e toccando, prima o poi, anche l’altro argomento tabù, quello dei neri. Vedremo…


Il volume è pubblicato in Italia da Nona Arte che l’ha presentato in anteprima mondiale a Lucca, qualche settimana prima dell’uscita in Francia e in Belgio.


Il terzo imperdibile è sicuramente l’integrale, di cui tempo si parlava con ansia e timore. Dopo la criticabile edizione integrale Dupuis/Dargaud apparsa a partire dagli anni 80 che in realtà era una semplice raccolta di tre album, da qualche giorno è disponibile il primo volume di quella che è sicuramente una vera e propria edizione assolutamente integrale, rigorosamente cronologica, corredata da un ricco dossier e comprensiva delle tavole inedite o rimosse nelle successive edizioni in album.


Nel volume, dopo una cinquantina di pagine che raccontano gli esordi di Morris, sono contenute Arizona, La mine d’or de Dick Digger (comprensiva della tavola 7 eliminata dopo la prima pubblicazione per motivi di impaginazione), la storia breve Lucky Luke et son cheval Jolly Jumper (anch’essa sacrificata a esigenze di stampa), Le sosie de Lucky Luke (con ancora una tavola recuperata), Grand Rodeo, Lucky Luke a Desperado City (con due tavole corrette dall’inversione di vignette) , La ruée vers l’or de Buffalo Creek (con il recupero della famosa tavola 105 “dimenticata” anche nella prepubblicazione su Spirou), Lucky Luke contre Cigarette Caesar. (vedere anche Lucky Luke, la cronologia - parte prima)



Anche questo volume sarà presto disponibile in versione italiana, ovviamente da Nona Arte


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