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mercoledì 24 maggio 2017

II Guerra mondiale nella Bedé e nei Petits Formats – parte seconda


Poi quando dal 1958 iniziò la produzione di epici racconti sul conflitto mondiale nelle collane Picture Library della inglese Fleetway, scritte da ex soldati britannici e disegnate dai migliori autori europei, italiani compresi, fra cui Hugo Pratt, esse furono pubblicate negli albi in formato digest (petits formats o PF) della Impéria, importate dall’agenzia Graph-Lit di François Bokor, che deteneva i diritti di riproduzione dell’inglese Fleetway, della spagnola Bruguera e delle italiane Dardo e A.V.E. (Il Vittorioso).


Il successo fu istantaneo, nacquero strutture editoriali appositamente create per quel mercato di Bedé popolari, uscirono centinaia di testate in PF, zeppe di racconti avventurosi non firmati, per cui è difficile risalire agli autori provenienti da tutta l’Europa.


Tali storie sono state definite in maniera dispregiativa dagli educatori dell’epoca “bandes dessinées de gare” (fumetti da stazione), per dire di nessuna importanza e questo senza tenere in nessuna considerazione le altissime tirature di alcune testate. Il successo dei PF durò fino agli Anni Ottanta.


In Italia i racconti della Fleetway furono tradotti dalla Dardo dell’editore Gino Casarotti, in particolare quelli bellici apparvero nella celebre Collana Eroica, che diede il via in Italia a un fenomeno editoriale, copiato da altri editori.


Per il mercato dei PF Artima creò nel 1956 una consociata chiamata Arédit, parola composta dalle iniziali di ARtima ÉDITions. Sotto quel marchio uscirono il pilota Ray Halcotan (1960) di Jean-Pierre Decoudun,


Sergent Gorille (1971), scritto da Eugenio Sotillos Torrent e disegnato da Alan Doyer, apparso anche su Banzai, tradotto in Italia dalla M.C. nel 1972 con il titolo Joe Gorilla,  


Kamikaze, Feu,



Tony Ciclone,


Typhon,


King, Téméraire,


Commando,


WHAM!


Nel 1946, il disegnatore Robert Bagage creò a Lione una propria casa editrice, le Éditions du Siècle, sotto il cui marchio pubblicò alcune collezioni di récits complets in grande formato con personaggi western, esotici, tarzanidi.



Fra i tanti anche un marine, Sergent Garry di Félix Molinari, iniziato nel 1948 e poi proseguito nei PF dal 1964 al 1986. Le copertine erano del medesimo Robba. Il personaggio è stato tradotto dal 1965 al 1967 in 37 numeri della testata Garry l’asso dei marines della Dardo. Molinari ha disegnato anche storie per la serie Les Tigres Volantes su Tora e il super eroe Super-Boy sull’omonima testata.


Nel 1951, Bagage trasformò le Éditions du Siècle in Éditions Impéria, con cui propose un gran numero di testate tascabili per tutti i gusti, contenenti racconti umoristici, western, bellici, marinari, polizieschi, di cappa e spada e di spionaggio, per la maggior parte con produzioni italiane, spagnole e britanniche, pubblicate in Italia dalla Dardo. Gérard Thomassian, noto esperto sui PF, ha pubblicato l’unico saggio sull’Impéria nel 1994.


Altro personaggio era Sergent Guam (1972), su testi di Sotillos Torrent e disegni di artisti spagnoli che collaboravano con la Impéria, Pedro Ananos, Aureli Bevia i Pascual, Jaime Foms e altri. Le copertine erano, come quasi tutte quelle dell’Impéria, del nostro Rino Ferrari.


Altre testate belliche in PF dell’Impéria erano Battler Briton (1958), Agent Secret X-13 (1960),


Rapaces (1961), Attack (1960), Panache (1961),



Navy (1963) e Rangers (1964), Tora (1974).


Non mancano infine PF di guerra presso la casa editrice Edi Europ:
Marines (1963), Vatour (1964),


Tigre (1965), Bill Barnes,


Tobrouk (1969), Guerilla (1970),


Nel 1948 Jean Chapelle fondò una nuova struttura editoriale, la Société Française de Presse Illustrée (S.F.P.I.), con cui pubblicò numerose produzioni francesi, fra cui Cap 7 (1959) dedicato a storie di guerra.

Anche la Lug di Marcel Navarro pubblicava sul PF Baroud un personaggio che si muoveva nel conflitto mondiale, Sergent Canon (1965), disegnato dal nostro Annibale Casabianca, mentre per la Societé d’Editions Genérales uscì Super Smash (1963). 

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