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mercoledì 4 aprile 2018

La Wiwanyag Wachipi di Derib - parte seconda



Dopo alcuni anni dalla creazione di Celui qui est né deux fois, Derib propone una seconda parte che sviluppa in una quadrilogia intitolata Red Road, in cui lo spirito di Pluie d’orage risorge 150 anni dopo, ai nostri giorni, per manifestarsi al discendente Amos Lambert.



Costui scappa dalla riserva Sioux Oglala di Pine Ridge nel sud Dakota, per intraprendere un viaggio iniziatico attraverso l’America odierna, alla ricerca della propria identità. Nel corso del viaggio apprende le arti sciamaniche, chiudendo il ciclo iniziato un secolo e mezzo prima dal suo antenato.


Derib illustra in maniera particolareggiata la vita e i problemi dei nativi americani nelle riserve nell’epoca attuale. “Questo racconto - afferma l’autore - segue un ritmo differente da quello di un normale fumetto: ho voluto far prevalere il disegno per mostrare come viveva quel popolo, quali fossero le sue difficoltà, le sue certezze, le sue gioie. Credo alle forze mistiche degli indiani, al loro potere guaritore, ricevuto per iniziazione, a certe leggi dell’universo. Credo alla nobiltà di questa razza. [...] È un racconto immaginario, ma basato su testimonianze


In effetti è il miglior racconto in assoluto sulla vita odierna dei nativi, dove sono presenti tutte le difficoltà derivate dalla sopraffazione dei bianchi cosiddetti civilizzati, che li ha costretti a vivere in riserve circoscritte, abbandonando le loro ancestrali e pittoresche tradizioni per l’american way of life, con tutte le nefaste conseguenze del caso.



La ricerca di Amos coincide con la canku luta wakan, la sacra strada rossa dell’anima dei Lakota-Sioux, un rito iniziatico che serve a ritrovare un equilibrio fra il Washte (salute , benessere interiore) e il Wakan (sacro).


Nelle sue vicissitudini l’autore mette l’accento sulle piaghe della disoccupazione giovanile dei discendenti dei nativi nell’industrializzata America; questo disagio non sembra lasciar loro altra scelta che rifugiarsi nell’alcolismo, nella droga o nella ribellione aperta contro un governo e una società incapaci di capire le loro reali esigenze di vita.


Chi viaggia nelle grandi città USA dell’est nota come, giustamente, si stia rivalutando l’importanza della popolazione di colore, importata con la schiavitù, e sembra, invece, che, altrettanto ingiustamente, si lasci in secondo piano, se non si vuole usare il termine più adatto dimenticatoio, quella dei nativi americani!


Le mostre e i musei sugli afro-americani sono sempre affollati, mentre quelli sui nativi sono poco frequentati, anzi danno al visitatore occidentale, cresciuto nel culto della mitologia western, un senso di solitudine, di incompletezza, di qualcosa che non si può o vuole dire o mostrare!


La ricerca di Amos lo conduce a confrontarsi con il mondo del rodeo, di cui l’autore fa un ritratto preciso. Si deve aprire una parentesi sulla particolare l’ammirazione nella bedé franco-belga per questo tipo di spettacolo di discendenza western che esalta la civiltà del cavallo, dove l’uomo si mette in gioco contro il cavallo. Fin dagli anni Quaranta, Marijac, alias Jacques Dumas, autore amatissimo dai francesi, poneva l’accento nei suoi fumetti western sullo spettacolo.



Altrettanto ha fatto il belga Jijé in Jerry Spring e il loro esempio è stato seguito da altri autori. Una simile “infatuazione” non si trova invece nella produzione western italiana, pur notevole per qualità, quantità e durata.


Forse in questa particolarità ha influito il fatto che numerosi e celebri autori della bedé sono andati in viaggio (pellegrinaggio?) negli USA e nelle zone dell’ovest di quell’immenso continente. Molti hanno anche imparato a fare i cow boy a cavallo e seguire le mandrie, tipo Jean-Claude Mézières, il creatore di Valérian.


È interessante notare come Derib e Cosey, due autori svizzeri molto influenzati da Jijé, abbiano focalizzato la loro opera uno sul mondo dell’ovest americano e l’altro su quello dell’est asiatico, divenendone i cantori indiscussi riconosciuti a livello internazionale.


Red Road




1 - American buffalos (60 tavole)

Album Cristal BD 1988
Album Le Lombard 1993
Integrale Le Lombard 2007

- American buffalos
Gli albi del West 59, Gazzetta dello Sport 2018


2 – Business Rodeo (60 tavole)

Album Le Lombard 1993
Integrale Le Lombard 2007

- Business Rodeo
Gli albi del West 60, Gazzetta dello Sport 2018


3 – Bad Lands (60 tavole)

Album Le Lombard 1995
Integrale Le Lombard 2007

- Bad Lands
Gli albi del West 60, Gazzetta dello Sport 2018


4 - Wakan (61 tavole)

Album Le Lombard 1998
Integrale Le Lombard 2007

- Wakan
Gli albi del West 61, Gazzetta dello Sport 2018



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