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mercoledì 2 maggio 2018

Cosey ad Angoulême



Chi non è andato questo Gennaio ad Angoulême ha perso un’occasione più unica che rara, quella di vedere le splendide tavole originali e i disegni preparatori di Bernard Cosendai, alias Cosey, in questi giorni presente sia su Skorpio che su Lanciostory con due storie finora inedite nel nostro paese.


La mostra che celebrava l’ascesa nell’olimpo dei Grand Prix del più grande festival della bédé al mondo, era ricca di opere che spaziavano dalle prime, acerbe storie umoristiche ancora permeate dall’influenza del suo maestro Derib alla produzione più recente.


Adesso è disponibile direttamente sul sito del Festival Une quête de l'épureuno splendido catalogo di grande formato che oltre a riprodurre tutto il materiale presente nella mostra contiene anche dei testi che accompagnano i vari capitoli.


Nel volume si parte dagli inizi nello studio con Derib e dai viaggi nell’est asiatico fondamentali per l’ispirazione della sua opera.


Interessante la sezione che riguarda gli studi sui personaggi che mostrano la grande attenzione anche all’inquadramento e alla grafica finale della tavola.


Un dovuto rilievo è dato agli scenari e agli ambienti degli Stati Uniti, protagonisti di alcuni episodi di Jonathan e di molti one- shot.


Non possono ovviamente mancare tavole sulla commovente e toccante narrazione del primo incontro di Mickey Mouse e Minnie, pubblicata nel 2016 anche in Italia da Giunti insieme alle altre storie che l’editore Glénat ha fatto realizzare da alcuni grandi della bédé e non solo (c’è anche l’italiano Camboni).


Ovviamente ci sono anche originali di quello che è considerato il capolavoro di Cosey, ovvero À la Recherche de Peter Pan, dove domina e sovrasta tutto la montagna delle Alpi tanto care all’autore almeno quanto le vette himalaiane e i paesaggi dei luoghi più esotici del mondo.


Godersi le tavole prima della colorazione in una stampa impeccabile, insieme ad acquarelli e schizzi a matita è qualcosa di imprescindibile per chi ha recentemente apprezzata la ristampa integrale di Jonathan.


Da segnalare che, ad oltre dieci anni da Le Bouddha d’azur, alla fine dello scorso anno stata pubblicata in francese Calypso, un nuovo one-shot edito da Futuropolis in rigoroso bianco e nero.




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