Con
profondo dispiacere abbiamo appreso la notizia della scomparsa lunedì 14 maggio di William Van Cutsem, più noto ai
bedefili come William Vance. A lui abbiamo
dedicato molti post nel passato. Su di lui possiamo aggiungere che è uno dei
nostri autori franco-belgi preferiti, insieme a Hermann.
Entrambi fanno parte della seconda generazione degli
autori di bedé avventurose cresciuti sotto la direzione di Greg sul settimanale Tintin.
Il
suo tratto moderno ha portato al successo internazionale la serie XIII,
scritta da Jean Van Hamme. Ha
realizzato anche altri personaggi cimentandosi in vari generi: Howard Flynn, Bruce J. Hawker, Ray Ringo, Bruno
Brazil, Bob Morane, Ramiro,
Roderic, XHG-C3 e Marshall Blueberry.
Il primo contatto in Italia con le sue storie è avvenuto nel 1965 sui Classici Audacia Mondadori con Ray Ringo, un racconto che spiccava per la grafia nettamente diversa da quella degli altri prestigiosi personaggi dell’indimenticata collana. Poi nel corso degli anni altri personaggi sono stati pubblicati sul Corriere dei Piccoli finché, più recentemente sono stati tutti tradotti e riproposti in maniera cronologica al pubblico nostrano, tranne XHG-C3.
Il suo sodalizio artistico con la moglie spagnola Petra, colorista delle storie, ricorda
quello del nostro Dino Battaglia con
la moglie Laura. Ambedue maestri
della Nona Arte, ambedue le mogli dotate di un senso cromatico non comune.
Agli inizi del 2000 si era trasferito a Santander in Spagna e
nel 2010 aveva dovuto abbandonare l’attività a causa del progredire del
Parkinson, il male che ne ha causato la scomparsa all’età di 82 anni.
Lascia un grande vuoto nel
cuore dei bedefili.
pur non avendolo particolarmente apprezzato nella mini serie di Blueberry, mi è piaciuto molto nella ricostruzione del medioevo spagnolo di Ramiro, una serie che forse meritava anche una continuazione. Spiace che un autore di grande livello sia scomparso, con un morbo così debilitante.
RispondiEliminaRIP
Mi manca e molto la sua arte
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