Questo post si sarebbe potuto intitolare Le charme discret de la bourgeoisie (Il fascino discreto della
borghesia), come il celebre film di Luis
Buñuel del 1972, ma è stato deciso altrimenti. Il lettore si chiederà che
razza di titolo sia quello scelto. Cosa significa? Assolutamente niente! Non si
tratta di una frase ermetica bensì è ottenuta prendendo le parole da alcuni
titoli di bedé del marsigliese Gerard
Lauzier.
La Francia degli Anni Sessanta può fregiarsi di un primato invidiabile
nel campo dell’umorismo satirico, soprattutto grazie a due pubblicazioni, Hara-Kiri e Pilote, e una rivista, Le
Nouvel Observateur, su cui hanno acquistato fama (meritatissima) molti
autori. I loro nomi sono Maurice Sinet
detto Siné, Jean Jacques Sempé, Georges Blondeaux detto Gebé, Frédéric Othon Théodore Aristidès detto Fred, Jean Cabut detto Cabu, Georges David Wolinski, Jean-Marc Reiser, Marcel Gottlieb detto Gotlib,
Raúl Damonte Botana detto Copi, Claire Brétecher e Gérard
Lauzier. A quest’ultimo è dedicato il presente post.
Dopo il diploma in Belle arti nel 1955, Lauzier si trasferisce in Brasile, dove inizia a collaborare con
un’agenzia pubblicitaria e con un giornale locale di sinistra disegnando caricature.
Dimentica di presentarsi in caserma per il periodo di leva, per cui al suo
rientro in patria, due gendarmi lo attendono e lo accompagnano in un reggimento
di parà.
Evita la guerra d’Algeria e lascia la vita militare più antimilitarista di quanto sia entrato. Ritornato in Brasile nel 1965, capita in pieno golpe militare per cui si rinchiude in un’isola al largo di Bahia, dove affina il suo stile grafico disegnando la vita e le ragazze locali. Dopo un anno di quella vita dissipata fra bordelli, samba e cachaça, che gli ispirerà Chroniques de l'île grande, rientra in patria e collabora con disegni umoristici a France-Soir, Paris-Presse, Paris-Match e Lui.
Il direttore di quest’ultima rivista, il giornalista Paul Giannoli, lo porta con sé quando nel 1974 passa armi e bagagli alla Dargaud nella redazione di Pilote. Per inciso, Giannoli è stato raffigurato, a sua insaputa, da Uderzo nel personaggio del fiero Ocatarinetabellatscitscix in Asterix en Corse!
Per Dargaud Lauzier realizza Tranches de vie e il suo
redattore capo, René Goscinny, dice
di lui che: “In mezzo a tutti le creature
angeliche che ci circondano e che pensano bene, lui pensa male, è questo il
particolare che fa di lui, profondamente, visceralmente, un umorista”.
Evita la guerra d’Algeria e lascia la vita militare più antimilitarista di quanto sia entrato. Ritornato in Brasile nel 1965, capita in pieno golpe militare per cui si rinchiude in un’isola al largo di Bahia, dove affina il suo stile grafico disegnando la vita e le ragazze locali. Dopo un anno di quella vita dissipata fra bordelli, samba e cachaça, che gli ispirerà Chroniques de l'île grande, rientra in patria e collabora con disegni umoristici a France-Soir, Paris-Presse, Paris-Match e Lui.
Il direttore di quest’ultima rivista, il giornalista Paul Giannoli, lo porta con sé quando nel 1974 passa armi e bagagli alla Dargaud nella redazione di Pilote. Per inciso, Giannoli è stato raffigurato, a sua insaputa, da Uderzo nel personaggio del fiero Ocatarinetabellatscitscix in Asterix en Corse!
Giannoli |
Gli aggettivi che potrebbero descrivere l’opera di Lauzier sono tanti: ironica, sarcastica, acida, pungente, cinica, feroce,
disincantata, impietosa, amara, dissacratoria ma, in effetti, una sola parola contiene
tutte le altre, geniale!
Lauzier è stato un
eccellente narratore satirico perché come pochi altri è riuscito a indagare con
un occhio preciso e spietato sulle frustrazioni, sulle fragilità, sugli eccessi
e i dubbi della generazione borghese del dopoguerra. Soprattutto il suo sguardo
impietoso e indagatore ha utilizzato la matita in maniera precisa come un
bisturi laser che disseziona in profondità. Oggetto principale della sua opera
è il sesso maschile, sopraffatto in quegli anni dall’inarrestabile avanzata della
liberazione della donna.
Carriera lavorativa, rivoluzione sessuale, guerra dei sessi, femminismo,
immobilismo borghese, vacuità utopica della sinistra, cocktail party borghesi,
snob e radical chic, contestazione sessantottina, militarismo, razzismo, mondo
finanziario, religione, mondo arabo e mondo ebreo, dittature, amore, amicizia, matrimonio,
famiglia, omosessualità, amor patrio, crisi esistenziali adolescenziali e di
mezza età, gap generazionali, portatori di disabilità, tutto finisce nel
calderone di Lauzier e tutti ne escono
con le ossa rotte.
Dai critici marxisti è stato tacciato di essere un reazionario di
destra, più precisamente un reazionario fallocrate. Ma non è vero perché la sua
ironia non risparmia neanche il nazionalismo destrorso: “lo non sono niente, ma non sono un reazionario come
dicono. Più invecchio, meno capisco. Sì, c’è gente di sinistra che mi fa
desiderare d’essere reazionario. Ma c’è gente di destra che mi fa desiderare
d’essere l’opposto. Credo che l’idiozia sia il bene di consumo più equamente
distribuito al mondo… “.
Il suo sembra più un nichilismo anarcoide che si situa a metà fra Wolinski e Brétecher. Anzi per il sesso maschile potremmo dire che lui è stato
ciò che la Brétecher è stata per il
sesso femminile.
Claire Bretecher e Lauzier |
I suoi protagonisti maschili si dividono in due classi, i vincitori,
belli, intelligenti, furbi, dongiovanni, e i perdenti, falliti nella vita, mediocri,
grotteschi, derisi, in piena crisi esistenziale, imbranati con le donne, privi
di una speranza di rivincita sul destino avverso.
Dal punto di vista grafico Lauzier ha saputo raggiungere una perfetta sintesi nella realizzazione del corpo umano associata a una cura dei particolari, che rendono i disegni ancora piacevoli da guardare. E che dire delle facce dei suoi personaggi, con un sorriso perenne e le gote pronunciate, similmente ai mascheroni d’argilla del teatro greco-romano, quasi a ricordare al lettore che sta assistendo a una farsa teatrale e metaforica sulla vita.
Ostermann |
Tutto sommato la sua non è stata una produzione copiosa, se
consideriamo che dal 1973 al 1982 ha realizzato testi e disegni di undici
storie, tutte per la Dargaud, tranne
due per la Glénat, oltre ai testi per Al Crane, disegnato da Alexis.
In aggiunta alla sua brillante carriera fumettistica, Lauzier ha intrapreso anche quella
cinematografica come regista e sceneggiatore. Il suo film più celebre è stato Mio
padre che eroe! (1991) con Gérard Depardieu e
ha partecipato alla stesura della sceneggiatura di Asterix
e Obelix contro Cesare (1999).
Oggi le sue affascinanti bedé sono dimenticate, anche in Italia;
indubbiamente a un lettore odierno potrebbero sembrare un poco datate, per i
tempi e i problemi sociali che sono mutati, ma leggerle è come guardare una
retrospettiva fotografica sulla società francese postsessantottina.
Sarebbe bello e auspicabile che qualche editore rieditasse queste straordinarie
perle dell’umorismo francese.
Anteprima su Pilote Mensuel 4 del
1974 (12 tavole)
album Dargaud 1974
- Lili Fatale
Pilot dal n.9 al n.12, Nuova Frontiera 1982/83
volume Bonelli-Dargaud, 1985
Storie
brevi (da 3 a 8 tavole) su Pilote Mensuel 5-7 del 1974, 8-13,16,18,19 del 1975,
21,23-31 del 1976, 32-38,40-42 del 1977, 48-50 del 1978
album 1,
Dargaud 1975
album 2,
Dargaud 1976
album 3,
Dargaud 1977
album 4,
Dargaud 1978
album 5,
Dargaud 1986
Integrale,
Dargaud 2014
- Vita
vissuta
Linus 9/12, Milano Libri 1978
volume 1981 Milano Libri
le
storie brevi di Al Crane sono state raccolte, non in ordine cronologico, in due
album Dargaud
- Le retour d'Al Crane (7
tavole)
Pilote
Mensuel 25bis, 1976
2
- Les aventures d'Al Crane, Dargaud 1978
- Una bella cavalcata
Totem
14, Nuova Frontiera 1981
- Frères d’armes (8
tavole)
Pilote
Mensuel 26, 1976
1
- Les aventures d'Al Crane, Dargaud 1977
- Compagni d'armi
Totem
22, Edizioni Nuova Frontiera 1981
Totem
Comic 164, Nuova Frontiera 1995
- Vacances texanes (6
tavole)
Pilote
Mensuel 27, 1976
1
- Les aventures d'Al Crane, Dargaud 1977
- Vacanze texane
Totem
19, Nuova Frontiera 1981
- La chevauchee d’Al Crane (8
tavole)
Pilote
Mensuel 28, 1976
1
- Les aventures d'Al Crane, Dargaud 1977
- Une education d’homme (8 tavole)
Pilote
Mensuel 30, 1976
2
- Les aventures d'Al Crane, Dargaud 1978
- Chasseur de primes (8
tavole)
Pilote
Mensuel 31, 1976
1
- Les aventures d'Al Crane, Dargaud 1977
- Cacciatori di taglie
Totem
18, Nuova Frontiera 1981
Totem
Comic 145, Nuova Frontiera 1994
- Al Crane au Mexique (8
tavole)
Pilote
Mensuel 33, 1977
2
- Les aventures d'Al Crane, Dargaud 1978
- Elections à San Diégo (8
tavole)
Pilote
Mensuel 34, 1977
2
- Les aventures d'Al Crane, Dargaud 1978
- Dieu sait prendre soin de ses enfants (8 tavole)
Pilote
Mensuel 35, 1977
1
- Les aventures d'Al Crane, Dargaud 1977
- Dio sa prendersi cura dei propri figli
Totem
20, Nuova Frontiera 1981
Totem
Comic 159, Nuova Frontiera 1995
- Le train fou (8 tavole)
Pilote
Mensuel 36, 1977
2
- Les aventures d'Al Crane, Dargaud 1978
- Mariage à Gold Valley (8
tavole)
Pilote
Mensuel 38, 1977
1
- Les aventures d'Al Crane, Dargaud 1977
- Nozze a Gold Valley
Totem
21, Nuova Frontiera 1981
Totem
Comic 158, Nuova Frontiera 1995
- La vie d’artiste (8
tavole)
Pilote
Mensuel 41, 1977
2
- Les aventures d'Al Crane, Dargaud 1978
Storie brevi su Pilote Mensuel
14,15 e 17 del 1975, 20 e 22 del 1976, 37bis e 39 del 1977
album Dargaud, 1977
- Cronache dell'isola
Grande
Pilot dal n.1 al n.7, Nuova Frontiera 1981/82
Volume, Bonelli-Dargaud 1984
Pilote Mensuel 43-47, 1977
album Dargaud, 1978
- La corsa del topo
Alter Alter, Milano Libri 1979
volume, Milano Libri 1980
prepubblicate sulla rivista LUI nel 1974
Anteprima su Circus 33bis del 1980 (7
tavole)
album Dargaud, 1978
- La rivoluzione
sessuale di Peter e Zizì
volume, Editiemme 1980
Pilote Mensuel 62-68, 1979
album Dargaud, 1980
-La testa nel sacco
Linus dal n.3 al n.8 del 1980, Milano Libri
volume, Bonelli-Dargaud 1984
album Glénat, 1980
album Dargaud, 1981
Pilote Mensuel 100-104, 1982
album Dargaud, 1983
- Il diario di un
giovane mediocre
Pilot II serie 1,2,4-6, Bonelli-Dargaud 1984
volume, Bonelli-Dargaud 1985
album Dargaud, 1992
- Ritratto
d'autore/ Ritratto d'artista,
Corto Maltese dal n.1 al n.3, Milano Libri 1993
volume, Milano Libri 1994
Segnalo un altro volume pubblicato in Italia, "Sessofonie" che dalla copertina dovrebbe essere l'edizione italiana di "Les Sexties
RispondiEliminaParlando di copertine, a parte appunto Swssofonie, La rivoluzione sessuale di Peter e Zizì, e il secondo diario di un giovane mediocre, è incredibile come nelle edizioni italiane gli cambiassero sempre la copertina per mettercene una più brutta...
Il fatto che oggi Lauzier sia semidimenticato in Italia continua a stupirmi: non è certo perchè sia irreperibile, i volumi si trovano quasi tutti ancora facilmente e a poco prezzo nel mercato dell'usato... temo che faccia parte di un generale disinteresse dei moderni lettori verso qualunque cosa pubblicata in passato che non gli venga riproposta in edizioni "nuove"...