Probabilmente,
anzi quasi sicuramente, quanto scritto in questo post farà storcere il naso e inarcare
dubbioso il sopracciglio a più di un lettore, forse alla maggioranza. L’idea è
nata, e si è rafforzata rileggendo, con piacere, le avventure di due personaggi
pubblicati settimanalmente in edicola dalla Gazzetta dello Sport.
Si
tratta del Grande
Blek, il famoso trapper creato nel 1954 dal trio EsseGesse, all’anagrafe Giovanni Sinchetto, Dario Guzzon e Pietro Sartoris, per l’editore Dardo,
e di
Asterix,
il celeberrimo guerriero gallico creato nel 1959 da René Goscinny e Albert
Uderzo. Sfogliando le storie delle due celebri serie saltano agli occhi alcuni
leit-motiv in comune.
I Personaggi principali
Blek Macigno ha
capelli lunghi e biondi, è intelligente e molto forte,
il
giovane Roddy è piccolo
mentre
il prof. Occultis è un erudito con
pancione.
Asterix ha
capelli lunghi e biondi ed è piccolo e intelligente e diventa forte con la
pozione magica,
Obelix è molto
forte e ha il pancione,
Panoramix è
un druido sapiente.
L’ argomento
Blek, Roddy, Occultis e i trapper sono ribelli che lottano per la libertà del proprio
paese invaso dagli Inglesi
mentre
Asterix, Obelix, Panoramix e gli
abitanti del villaggio gallico lottano contro gli invasori Romani della Gallia.
I Luoghi
Blek vive con i suoi
amici in un campo trapper sperduto nell’America del nord, mentre
Asterix con
i suoi simpaticissimi amici dimora in un lontano villaggio dell’Armorica (attuale
Bretagna).
La Missione
L’avvocato
Connolly, capo dei ribelli a Boston, convoca Blek con Roddy e Occultis, per affidare loro una
missione di capitale importanza per la libertà dei patrioti americani.
Anche
il capo del villaggio gallico, Abraracourcix,
convoca Asterix e Obelix all’inizio di ogni episodio per
affidare loro una missione che tenga alto l’onore della Gallia.
La Deambulazione
Per
raggiungere città o luoghi lontani Blek
e i suoi amici sono mostrati sempre in cammino a piedi, poche volte a cavallo, attraverso
foreste.
Anche
Asterix e Obelix percorrono a piedi sentieri nelle foreste e strade imperiali
per arrivare in lontane località del mondo antico.
La Lite
Sia
nel campo trapper che nel villaggio armoricano sono frequenti i litigi fra gli abitanti,
che finiscono sempre per riappacificarsi bonariamente.
Il cibo
Uno
dei temi ricorrenti è la fame, infatti il trapper e i suoi compagni mangiano in
continuazione, soprattutto Roddy e Occultis che hanno una preferenza per
gli arrosti con patate, possibilmente di animali selvatici uccisi nelle foreste,
e per le torte di mele.
Nelle
storie di Asterix hanno fatto scuola
la pantagruelica predilezione di Obelix
per gli arrosti di interi cinghiali delle foreste e le festose riunioni
conviviali finali nel villaggio.
Il Nemico
Per
Blek è rappresentato dalle Giubbe
rosse inglesi
(in
realtà si tratta dei Grenadiers, come testimoniano le lettere G e R sui loro caratteristici
copricapi a mitria, soprannominati Red Jackets, da qui Giubbe Rosse con una
fortuita assonanza in italiano alle lettere del copricapo).
Negli
scontri Blek e i suoi amici vincono
sempre, nonostante la superiorità numerica del nemico, che è messo in fuga, con
ridicole esclamazioni dei soldati tipo “Mamma mia!”.
Per
Asterix e Obelix il nemico è rappresentato dalle “invitte” legioni romane di
Giulio Cesare, prese a sberle e pugni dai due, talvolta anche con l’aiuto degli
abitanti del villaggio, resi invincibili dalla pozione magica. Memorabili i
giochi di parole detti dai poveri legionari brutalmente percossi.
Inoltre,
negli scontri al chiuso, in fortezze o prigioni, il risultato è il medesimo
nelle due serie, vincono sempre i protagonisti, entrando e uscendo a suon di
botte, facendosi beffe delle guarnigioni di guardia!
Incolonnati!
Sia
i Granatieri
che
i Romani sono spesso rappresentati mentre marciano incolonnati, guidati da
ottusi ufficiali, per poi finire regolarmente assaliti e abbattuti come birilli
dai nostri eroi.
Conclusioni
Va ricordato
che Blek è stato tradotto in Francia un anno dopo la sua
uscita nelle edicole italiane, e pubblicato dal 1955 al 1967 sul periodico Kiwi della casa editrice lionese Lug di Marcel Navarro. È, quindi, possibile che le avventure del biondo
trapper siano state lette dal duo Goscinny-Uderzo
prima della creazione del simpatico universo gallico?
Ovviamente
nessuno è in grado di dirlo e non si può certo parlare di plagio, per carità.
Allora di semplici coincidenze? Può darsi, ma come diceva Agatha
Christie, la regina del giallo: «Un
indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una
prova» e qui siamo di fronte a ben più di tre indizi. E dunque?
Ai
lettori l’ardua sentenza!
mi sembra un paragone tirato per i capelli (del Grande Blek): lo spirito delle due serie è completamente diverso, ingenuamente avventuroso l'italiano, umoristico e grottesco il francese. Ambedue infantili, in un certo senso, ma profondamente diversi, per non parlare dei disegni, sublimi, di Asterix, specie nelle scene d'insieme (Asterix e Cleopatra è un capolavoro di disegno), o nella rappresentazione dei visi dei romani e degli abitanti del villaggio gallo, concetti completamente mancanti il Blek Macigno, abbastanza ripetitivo nella rappresentazione scenica.
RispondiEliminaMa per cortesia
RispondiEliminaMah ... però ... forse ...
RispondiEliminaQui non c'entra la qualità dei disegni, ma lo spunto, l'idea iniziale.
PS Forse le lettere GR stanno per Giorgio Re alla latina, come le attuali ER Elisabetta Regina.