Il
2020 è l’ottavo anno di presenza nelle edicole di Historica. A questo
punto la bella collana di volumi mensili targati Mondadori Comics risulta la più longeva dedicata alla produzione
franco-belga. E quest’anno è iniziato alla grande con l’uscita del numero 87,
intitolato Mezek, un racconto inedito sottotitolato
La
nascita di Israele.
Si
tratta di un avvincente racconto su un fatto storico poco noto anche sui libri
di storia, sulle origini dell’aviazione militare israeliana. Infatti, la Israelian Air Force, costituita in
maniera quasi clandestina subito dopo la nascita dello stato di Israele nel 1948,
si avvalse all’inizio dell’aiuto di numerosi mercenari di varie nazionalità,
fra cui alcuni piloti ex-nazisti, che avevano fatto parte della Luftwaffe, l’aviazione hitleriana
guidata dal maresciallo Göring.
Inoltre si parla di un altro fatto, anch’esso
poco noto, sull’esistenza nella Germania nazista degli “u-boot”, non i
terribili sommergili della Kriegsmarine, la marina tedesca, bensì i militari di
origine ebrea che hanno prestato servizio nell’esercito nazista, sotto falso
nome e con la complicità dei loro superiori: costoro, almeno quelli
sopravvissuti, hanno dovuto fare i conti con un cocente senso di colpa nei
confronti del proprio popolo, dopo aver saputo dell’Olocausto.
Il
celebre soggettista francese Yann (Yann Lepennetier) è rimasto
affascinato molti anni fa dai due argomenti, che lo hanno stimolato a scrivere
un racconto a fumetti su di essi. La sua proposta è stata sottoposta ad alcuni
editori che non hanno accettato, forse per timore dalla delicatezza del tema.
Solo
in seguito a un incontro fortuito con André Juillard (Masquerouge, Les sept
vies du l’Épervier, Blake et Mortimer, Quaderno
Blu, Doppio Sette), che ha
entusiasticamente accettato la collaborazione, Yann è riuscito a portare
a termine questo suo vecchio progetto, pubblicato nel 2011 dalle Éditions du Lombard.
Il
racconto si legge tutto d’un fiato e immerge il lettore in un’atmosfera che
ricorda Gerusalemme! Gerusalemme! (1972), celebre romanzo di Dominique Lapierre e Larry Collins sulla nascita dello Stato
israeliano.
Sullo
sfondo di eventi e personaggi storici, fra tutti un ritratto di un giovane Moshe Dayan, futuro eroe della Guerra
dei sei giorni, i due autori narrano la storia di un abile pilota svedese
mercenario, assoldato dagli israeliani per volare sugli aeroplani Mezek, di produzione cecoslovacca,
nella neonata IAF.
Il giovane,
coinvolto in quella prima guerra arabo-israeliana contro l’esercito egiziano
del re Farouk e la famosa Legione Araba
transgiordana di Glubb Pascià, nasconde un segreto che lo angoscia.
Le
sue imprese aviatorie e amorose si intrecciano con quelle tumultuose di uno
stato ebraico che aveva in sé tante anime che concepivano diversamente il mondo
uscito dall’orrore dell’Olocausto.
Concezioni talmente diverse che portarono gli israeliani sull’orlo di una
guerra civile perfino durante il conflitto con gli Arabi.
Il
volume merita di stare sugli scaffali di un bedefilo per diversi motivi: per l’inusuale
tema storico trattato, per i due interessanti redazionali (prefazione e
postfazione) di Yann, per i disegni sempre perfetti di Juillard e
per il corposo dossier di schizzi di quest’ultimo, in cui l’artista spiega il
proprio “modus operandi” nella realizzazione delle sue meravigliose tavole.
A
chiusura ricordiamo che i due autori hanno poi pubblicato Doppio 7, tradotto sul numero 85 di questa
collana, di cui abbiamo ampiamente parlato in un recente post (novembre 2019).
grazie ragazzi, proprio oggi mi é arrivato il bell volume Naissance d'un bande dessinée :-D
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