Quando, poco più di sette anni fa, avevamo dato inizio a ZonaBédé uno dei principali obiettivi era quello di informare al meglio sulla produzione francofona pubblicata in Italia, a partire dalla vetrina settimanale che ogni lunedì elenca quello che si può acquistare in edicola. La crisi delle edicole e il degrado della distribuzione hanno reso questo post settimanale sempre più difficile da realizzare ma, con qualche eventuale successivo aggiornamento e grazie alle segnalazioni dei frequentatori del blog, possiamo ritenerci ragionevolmente soddisfatti del risultato.
La fine dell’anno è di solito il momento in cui si fanno dei
bilanci e, lasciando da parte quello su un 2020 da dimenticare su aspetti molto
più importati, i dati raccolti in questi sette anni ci consentono di fare una
valutazione dello stato di salute della bédé nelle edicole italiane.
Un primo grossolano indicatore dell’andamento dell’offerta è
dato da quanto si sarebbe dovuto sborsare per accaparrarsi tutto, ma proprio
tutto, quello che veniva pubblicato con bédé. Ed ecco quanto risulta:
Come si vede il boom è avvenuto nel 2015 quando importanti case editrici hanno deciso di intervenire
pesantemente con un ampio ventaglio di offerte, grazie anche ai crescenti
risultati degli anni precedenti. Dopo è cominciato un lento declino,
ragionevole e forse prevedibile tenendo conto che l’offerta in molte settimane
del 2015 aveva spesso superato il valore di 250 euro! Quest’anno l’ipotetico esborso ha toccato un valore
inferiore alla metà di quell’anno di boom, sostanzialmente al di sotto del
2014, primo anno di cui possiamo tracciare con certezza l’andamento.
Chi ha maggiormente contribuito all’impennata dell’offerta
nel 2015 è sicuramente la Gazzetta dello
Sport, che sia nel 2015 che nel 2017 ha rappresentato circa il 40% del
valore dell’offerta con Western, gli Albi del West, Lucky Luke, i Puffi, Thorgal, Tintin e
Avventura.
Negli anni successivi il suo ruolo di protagonista è venuto a ridursi e in
questo 2020 finale non ha neanche portato una sola pubblicazione con bédé in
edicola!
Altra grande attrice sulla scena del settennio è
stata Mondadori Comics, presente nei
primi quattro anni del periodo esaminato con Historica, Fantastica, Prima e
nel 2015 con addirittura altre tre testate (Alix,
XIII,
Formato423).
La sua presenza fino a quest’anno è dipesa dall’ottima collana Historica e dal suo spin-off Historica Biografie ormai purtroppo concluse.
Terza protagonista in campo è l’Editoriale Cosmo che con una ventina di collane prevalentemente
in formato ridotto (tra le quali da segnalare la Blu, la Rossa, la Grigia, la Gialla e
la Verde)
ha sicuramente costituito un’offerta di titoli superiore a quanto possa
indicare il dato del costo.
In questo quadro di decadenza dell’offerta è decisamente
controtendenza l’Editoriale Aurea che,
oltre a una base costante di proposte contenute nel due settimanali Lanciostory e Skorpio, ha la sua produzione di maggiore qualità
in AureaComix
Linea BD e negli Integrali che, seppur con qualche
incertezza e pausa, continuano a essere presenti in edicola. Nell’ultimo
triennio la sua quota relativa è cresciuta del 40% al 55%.
Cos’altro c’è stato? Alcune meteore come Panini Comics, Il Corriere dello Sport e RW –
Linea Chiara il cui impatto massimo non ha raggiunto il 10% e qualcos’altro
di minore rilevanza ancora.
Ma si può valutare solo il termini di costo? Assolutamente
no! Conta anche quante storie sono state pubblicate ma soprattutto quante
inedite. Contano anche le caratteristiche come cartonato o brossurato, il
formato, la completezza dell’offerta e altro ancora. Ma di questo ne parleremo successivamente,
in post dedicati a ogni editore.
Per il momento, UN ANNO MIGLIORE a tutti!
Post di massimo interesse per me, che sono molto curioso sull'andamento e le dinamiche della pubblicazione di materiale Bedè in Italia.
RispondiEliminaSpero presto possiate pubblicare gli altri post sui singoli editori.
Grazie come sempre del lavoro che fate.
Post davvero interessante
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