La
Francia è, verosimilmente, la patria dei soldatini di carta, nati alla fine del
Settecento in Alsazia-Lorena, sull’onda dell’epopea napoleonica, con i celebri Petits Soldats de Strasbourg, e quelli
stampati nella cittadina di Épinal,
soprattutto dalla stamperia della famiglia Pellerin.
Per cui non desta meraviglia che in quel paese si siano stampati i fogli definiti
découpage et montage, in cui si
ritagliano le figure e si ricostruisce una scena, anche storica, religiosa o
bellica.
Come
i nostri amici sanno, nel 1959 esce in Francia il settimanale Pilote dell’editore Georges Dargaud. Più volte abbiamo
scritto nel blog su di lui e sul suo strepitoso ebdomadario che ha rivoluzionato
l’editoria francese per ragazzi, sotto la guida dei due pilastri della bedé René Goscinny e Jean-Michel Charlier. Fra i tanti personaggi, i formidabili Astérix et Obélix,
Lieutenant
Blueberry e poi Lucky Luke, disegnati rispettivamente
da Albert Uderzo, Jean “Gir” Giraud e Maurice de Bévère in arte Morris.
Questi
personaggi, al pari di Bécassine, Tintin, Spirou, Les Schtroumpfs e
altri, sono stati al centro di merchandising sfrenato. Pochi però sanno che dalla
seconda metà degli anni Sessanta in poi, fra i tanti prodotti messi in
commercio, sono stati editi dalla Dargaud
anche dei folder e degli albi con i personaggi delle suddette tre bédé da
ritagliare, che si inquadrano perfettamente in quella tradizione.
Nel
1966 esce un folder con Astérix Le Gaulois, con tutti i simpatici
protagonisti della serie e le case del villaggio gallico, in modo da
ricostruirlo, una volta ritagliati tutti i pezzi e posizionati i personaggi.
Non è citato l’artista.
Nel 1970 esce un albo spillato
intitolato Réalizez
Vous-Méme un Fort du Far West avec 75 personnages, sottotitolato L’Attaque du Fort de Blueberry. Le prime due pagine
interne e le ultime due presentano la storia dell’attacco del forte Navajo, con
testo e immagini riprese dal relativo volume.
Nei fogli interni, invece, le
parti da ritagliare per costruire il forte e i personaggi, soldati e indiani,
fra cui anche Blueberry.
Con
Lucky Luke le cose sono un poco più complicate perché abbiamo
reperito tre edizioni: francese, spagnola e italiana.
Nel
1971, Dargaud edita un albo nella
medesima collana di Blueberry, intitolato Réalizez vous-méme le Ranch de Lucky Luke,
sottotitolato 60 personnages
a découper. La copertina è tutta pagina come quella di Mirtillo.
Anche in questo caso, come nei successivi, ci sono personaggi nei fogli più
esterni e pezzi di edifici da costruire, in quelli più interni. Su quattro
facciate è presente un lungo testo introduttivo sui cow boy e sul rodeo, con
disegni di Morris.
Le
edizioni su Blueberry e su Lucky Luke, in veste editoriale differente, sono
rieditate nel 1983, con l’immagine in copertina dentro una cornice. In quarta
di copertina sono elencati ben quattro albi, tutti privi di pagine di testo: La Ville de Lucky Luke, Le Ranch de Lucky Luke, riedizione
dell’albo del 1971, Le Village
Indien e Le Fort
de L’Ouest, che in copertina hanno due immagini di Antonio Hernandez Palacios, tratte dal
suo Mac Coy,
altro splendido western pubblicato su Pilote.
In realtà, il Village non si capisce
se sia stato realizzato da Palacios,
anche perché i personaggi sono alti 3 cm, mentre il Fort è una riedizione di quello su Blueberry del 1970.
Esiste
anche un’edizione spagnola del 1985 della casa editrice Timun Mas, traduzione
della versione precedente, intitolata Construye
Tu Mismo la Ciudad de Lucky Luke con 60 figuras recortables. Per
chi non sapesse, la parola spagnola recortables
è il termine per indicare soldatini e giochi da ritagliare.
Infine,
la casa editrice italiana Comixbus,
che ha tradotto la serie di Lucky Luke, ha pubblicato quattro Party Books, intitolati Straordinarie e facili costruzioni in cartone Luky
Luke, dedicati rispettivamente a Nothing Gulch, La Nave del Mississippi, Il Treno dell’Unione Pacifica e
Ritorno a Nothing Gulch, tutte con
copertine di Morris. Le differenze
con le precedenti edizioni sono che tutti i disegni sono realizzati da due
autori slavi, Dusan Reljic e Zoran Kovacevic, e che gli albi contengono
otto facciate di giochi mentre all’interno sono stampate le parti da ritagliare,
con pochi personaggi.
Purtroppo
non siamo in grado di dire se siano stati realizzati albi o folder anche per gli
altri celebri personaggi di Pilote (Valérian,
Michel Tanguy ecc.), perché non sono pubblicazioni facili da
reperire sul mercato.
Pure i soldatini di Blueberry! Favoloso, grazie per la chicca.
RispondiEliminaAnche di Tex (il miglior fumetto western, molto sopra le beddè e le historiette sudammericane) sono stati fatti dei soldatini, ma di plastica, certamente più resistenti di quelli francesi.
RispondiEliminaMatteo Salvino
Grazie di cuore. Un bellissimo inserto su una tematica a me sconosciuta.
RispondiEliminaIo amo Tex e sono un fan di Galep, non credo però sia il miglior fumetto Western, probabilmente "Storia del West" di Gino D'Antonio è il migliore ... Comunque,non è certo questo il punto, è bello che vi siano idee diverse ... I soldati di carta sono un'arte, quelli di plastica sono(per quanto importante, per carità) solo merchandising, oggi come 50'anni fa ... Che siano più resistenti, poi, non mi pare affatto una nota di merito ... Resistono benissimo anche inutili pietre ...
RispondiEliminaIncredibile quanto poco bastasse 50 anni fa per farci passare interi pomeriggi a giocare da soli o in compagnia... che nostalgia!
RispondiEliminaWilliam