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venerdì 12 dicembre 2014

4000 volte Spirou


Questa settimana il settimanale Spirou raggiunge il numero 4000. Il primo numero è uscito poco più di 75 anni fa (storico compleanno festeggiato ampiamente nei mesi scorsi). Quel primo numero datato 21 aprile 1938 conteneva in copertina la primissima apparizione del giovane groom e le sue insolite origini, che echeggiano il nostrano Pier Lambicchi e la sua arcivernice, apparso quasi un decennio prima sulle pagine del Corriere dei Piccoli.


Solo un altro personaggio di quelle pagine vive ancora: si tratta di Tif del duo Tif e Tondu. Altri hanno avuto vita breve o hanno ceduto lo spazio a quelle che sarebbero diventate le grandi vedette della testata.


Anche se la numerazione del periodico è arrivata a 4000, non tutti i numeri sono stati pubblicati: ai primi di settembre del 1943 il settimanale sospende le pubblicazioni, per riprenderle solo dopo più di un anno nell’ottobre del 1944. In quest’intervallo, per mantenere vivo il ricordo della testata soppressa dall’occupazione nazista, appaiono solo un numero speciale e un almanacco.


All’inizio del 1946 la numerazione, che fino a quel momento era per annate a partire dal numero 1, diventa progressiva: il secondo numero del 1946 diventa il 404, come se il periodico fosse uscito regolarmente ogni settimana, o clandestinamente, sin dall’inizio. L’albo Spirou sous le manteau uscito un anno fa è una “finta” raccolta di fantomatici numeri della rivista diffusi clandestinamente per le strade di Bruxelles durante i mesi della proibizione nazista.


Anche se non si tratta realmente del quattromillesimo, quello appena uscito presenta un gigantesco 4000 sulla copertina, ha una foliazione straordinaria di 100 pagine e, con finta modestia, pretende di essere un numero come gli altri, o meglio “speciale come qualsiasi altro”.


Nelle sue pagine si trovano le tavole autoconclusive e le storie a puntate di sempre, ma anche tanti piccoli cadeau per la particolare ricorrenza.


Spirou, oltre alla puntata della nuova storia La grosse Tete di Tehem, compare anche con Les destins contrariés, una storia breve di 6 pagine di Vehlmann e Yoann. Lucky Luke s’addormenta e si risveglia bambino nella prima parte di una mini storia natalizia di Achdé.


Tante stelle dalla BeDé, passate e presenti, della testata fanno apparizione nell’episodio di L’imbattable di Pascal Jousselin.


La prima parte di una mini-storia di Buck Danny Classic di Frédéric Zumbiehl e Jean-Michel Arroyo, la cui seconda avventura si è da poco conclusa sulle pagine del vitale settimanale, prevede la sua conclusione sul prossimo numero, un altro speciale per il Natale imminente.



C’è altro, tanto altro, in questo numero 4000, che si conclude con una scherzosa e ironica pagina finale e un omaggio all’eterno rivale, il reporter con il ciuffo da anni privo di una propria testata e di nuove avventure.




3 commenti:

  1. Non mi sentirei di dire che Tif sia ancora vivo: l'ultima avventura del duo TIF ET TONDU si è conclusa a febbraio del 1997 (oltre 14 anni fa) e non vedo una reale intenzione di proseguire la serie (anche se recentemente il personaggio del cattivo Choc è stato ripreso, ma in una versione assai lontana dallo spirito originale e che, francamente mi ha lasciato assai freddo).

    Comunque, anche il nostro buon groom sembrava defunto dopo le gentili cure del duo Tome et Janry...

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  2. Sì, non ci sono nuove avventure di Tif e Tondu, comunque la coppia non è certo sparita nel dimenticatoio. Prova ne sono gli albi pubblicati sino a qualche anno fa, una poderosa integrale in corso, la collezione Hachette da edicola...
    La decisione di abbandonare la serie non è stata formalmente presa e spesso si parla di una ripresa, vedremo.
    A voler essere precisi, in quel primo numero del 1938 c'è un altro personaggio "alive and kicking": Dick Tracy... ma non l'abbiamo detto perché non è BeDé:
    Al di là delle precisazioni, fa comunque piacere vedere un settimanale come Le Journal de Spirou, dove ancora oggi sono prepubblicate grandi serie, no?

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  3. Se mai TIF ET TONDU venisse ripreso, spero vivamente che non se ne faccia una porcata.
    Personalmente mi riesce difficile considerare benevolmente persino le storie di Lapière e Sikorski…

    Circa i fumetti americani, da diligente esperto di fumetto sindacato, segnalo che, oltre a DICK TRACY, fin dal primo numero erano presenti TED TOWERS ANIMAL MASTERS e TEX THORN (oggi morti e dimenticati, ma che all'epoca erano apparsi anche in Italia), mentre dal n.2 presero ad apparire le gag del cagnone NAPOLEON del bravo McBride (anche lui perso nella memoria).

    Inoltre, già prima della fine del 1938, apparve su Spirou anche il mondadoriano WILL SPARROW di Curt Caesar.

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