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mercoledì 22 luglio 2015

La raffinata Linea Chiara di Alain Goffin


La Linea Chiara non è costituita solo da Hergé, Jacobs e Martin, i tre grandi della Scuola di Bruxelles, ma, come ormai sappiamo, anche da una moltitudine di autori franco-belgi che si sono rifatti a essa. Fra i tanti il belga Alain Goffin, un artista che ha aderito fin dall’inizio e in maniera convinta a questa corrente artistica, dotato di una straordinaria pulizia del segno grafico. Le sue poche opere sono inedite in Italia ed è un vero peccato perché forse è stato uno dei migliori rappresentanti della terza generazione di autori, cresciuti dopo la famosa mostra dell’olandese Joost Swarte nel 1977 intitolata De Klare Lijn.


Nato a Ixelles nel 1956, Goffin segue anche lui, come molti altri, il corso di Claude Renard nell’Atelier R dell’Istituto Saint Luc a Bruxelles, dove partecipa a un opera collettiva, Le 9ème Rêve che vince un premio ad Angoulême, con alcuni futuri nomi della nuova generazione della BD belga: Andréas, Berthet, Cossu, De Speigeleer, Schuiten, Sokal, Swolfs, ecc…



Al pari di Ted Benoit, Floc'h e Swarte diventa uno degli eredi artistici di Hergé e Jacobs, forse più di quest’ultimo considerati i ripetuti omaggi al creatore di Blake et Mortimer. Lo stile di disegno di Goffin è in effetti una Linea Chiara molto rigorosa, geometricamente stilizzata, leggibile, che appiattisce i vari piani della profondità, sia per le architetture déco che per gli oggetti e i personaggi insiti nelle vignette. Le tavole risentono molto della grafica degli anni ‘80-’90, vicine alle immagini surrealiste di Swarte e Ever Meulen!


Parallelamente e in alternativa alla BD, Goffin a Bruxelles da vita a un proprio studio pubblicitario, oltre a insegnare l'immagine narrativa presso la École de Recherche en graphisme. Sottolineiamo ancora una volta l’incredibile osmosi che da Hergé in poi si è instaurata fra molti autori della Linea Chiara e la pubblicità: forse perché questo tipo di grafica si addice bene a un messaggio pubblicitario!


1 - Le réseau Madou (Casterman, 1982)
prepubblicato su (A Suivre) dal n.42 al n.44



Dal 1981 al 1984 pubblica sulla rivista (À Suivre), su soggetti di François Riviére, il personaggio Thierry Laudacieux, un giovane protagonista di inchieste poliziesche, poi pubblicate da Casterman in due volumi.


2 - La Mine de L’Étoile (Casterman, 1984)
prepubblicato su (A Suivre) dal n.69 al n.72


Benoît Peeters e François Schuiten scrivono il soggetto di Plagiat! un mistero artistico realmente avvenuto, che sembra fatto apposta per il tema sul doppio, molto in voga nella Linea Chiara fin dai tempi di Hergé con i due imbranati poliziotti Dupond e Dupont


3 - Plagiat! (Les Humanoïdes Associèes, 1989)



In copertina l’autore sfrutta l’immagine ripresa da uno dei primi bozzetti di Jacobs per La marque jaune, utilizzata anche nella tavola 32.


In una vignetta della nona tavola c’è un chiarissimo omaggio alle imprese di Blake et Mortimer. Alla fine del volume un inserto sul mistero mistificatorio con foto e immagini dei protagonisti reali.


4 - Le Théorème de Morcom (Les HumanoÏdes Associées, 1992)



Una storia basata su quella reale di Alan Turing, il genio matematico inglese, decifratore della macchina crittografica nazista Enigma, nonché padre delle odierne A.I., cui è stato dedicato il recente film The Imitation Game.


5 -Northreed Project (Dargaud, 1997)



Con la partecipazione di Peeters al soggetto, è una storia sui progetti riguardanti i bombardieri volanti dalla forma ad ala, un chiaro riferimento all’Ala Rossa di Jacobs. Alla fine del volume un testo sui vari tipi di bombardieri ad ala progettati.


Poi, purtroppo, niente più BD da parte di questo raffinato autore della Linea Chiara!

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