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venerdì 1 dicembre 2017

Mézières et Christin Avec…


Un volume particolare nella bibliografia di Valérian è, senza ombra di dubbio quello intitolato Méziéres et Christin avec…, edito da Dargaud nel 1983. Perché particolare? Presto detto! Ha il medesimo formato e veste editoriale dei volumi della serie regolare pur non facendone parte. Poi è particolare per i contenuti. infatti sfogliandolo si ha la sorpresa di vedere che si tratta di un omaggio a Jean-Claude Mézières, con prefazione dell’amico soggettista Pierre Christin.


Nei risvolti di copertina si trovano gli spiritosi omaggi di alcuni celebri colleghi di Mézières. Il volume contiene sia il primo episodio introduttivo dell’agente spazio-temporale che alcuni racconti brevi one-shot e immagini di varia natura apparsi su differenti riviste franco-belghe.


Il primo episodio, Les mauvais rêves, mostra come avviene nel Medioevo l’incontro fra il nostro agente spazio-temporale e la bella Laureline.


È bene ricordare che non è mai stato pubblicato in volume nella serie regolare, che invece inizia dal secondo episodio, La citè des eaux mouventes. Il disegno ancora è un poco grezzo ma lascia intravedere lo sviluppo futuro che renderà singolare questa bedé per una gradevole grafia a metà strada fra l’umoristico e il realistico.


Poi ci sono due suoi racconti autobiografici dedicati alla sua passione per il Far West. È singolare il fascino che gli Stati Uniti hanno esercitato sugli autori franco-belgi del dopoguerra. Jijé, Morris, Goscinny, Charlier, Giraud, Franquin, Forton, Mézières e Christin e altri hanno fatto almeno un viaggio con lunga permanenza negli USA.
Soprattutto l’incontro con gli immensi spazi americani e con gli autori della rivista satirica MAD ha determinato un cambio di rotta nelle loro vite professionali, che da quel momento sono arrivate a vette prima impensabili per loro. Mézières ha perfino vissuto realmente come un cow boy, si è sposato con una donna americana e ha soggiornato per molto tempo negli USA. Il racconto ironico Mon Amérique a moi è stato pubblicato su Pilote nel 1974.


Simpatica l’ultima vignetta del racconto in cui l’autore si disegna come Lucky Luke, che si allontana a cavallo nel tramonto portando fra le braccia una fanciulla, poiché lì in America ha incontrato la compagna della sua vita e cantando, ironicamente, “I’m NOT a poor lonesome cow boy NOW…”.


mentre cinque anni dopo disegna il racconto breve, con alcune foto inserite nella seconda tavola, Les vielles histoires de Tonton J.C. apparso su Tintin special western, interamente dedicato alla sua esaltante esperienza di cow boy.


Molto ben realizzato il racconto breve Les Barouders de l’Espace, apparso su Métal Hurlant nel 1976.


L’anno successivo Desert Story esce su Fluide Glacial.


Su (À Suivre), nel 1978, Tant qu’il y aura des Hommes, in pieno stile MAD alla Jack Davis.


Nel 1979 Retour à la Nature su Métal Hurlant.
Si finisce con Les Astroïdes de Shimballil, una prova dei due amici per una video-BD, realizzata nel 1982. Si tratta di una selezione di immagini da loro realizzate in cinque mesi di lavoro per un video che doveva durare non più di cinque minuti. I protagonisti sono Valérian e Laureline e per tale motivo, trattandosi di un inedito in Italia, lo offriamo a tutti i fan dell’agente spazio-temporale e della sua deliziosa compagna. Da notare che tale racconto è inserito a pieno titolo in alcuni elenchi delle loro storie ed è citato anche nel volume Les abitant du ciel.
Peccato che nessun editore nostrano traduca questo interessante volume!












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