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venerdì 4 giugno 2021

Non è una bédé ma...

Sistemando una volta ogni decennio le pubblicazioni a fumetti nella propria libreria tornano alla luce piccoli tesori dimenticati. Ne presentiamo uno “riesumato” qualche giorno fa. Dovete acconsentire, però, a fare una deviazione dalla rotta intrapresa sette anni fa perché non tratta di autori o bédé franco-belghe stampate in quei due paesi o tradotti in Italia. Nossignore! È un personaggio statunitense, forse il più famoso in assoluto, tradotto in Francia e ripubblicato in Italia nella versione in lingua francese. Incredibile, vero?


Eppure Rinaldo Traini, figura carismatica del mondo fumettistico italiano, direttore prima del Salone Internazionale dei Comics a Lucca, poi di Expocartoon a Roma e proprietario della casa editrice Comic Art, nel lontano 1968, in occasione del Quarto Salone Internazionale di Lucca e dei quarant’anni dalla nascita del topo disneyano, ha pubblicato un volume interamente dedicato a Mickey Mouse.


Ma che c’entra questo con le bédé, direte voi? C’entra, c’entra, perché per molto tempo un grande desiderio di Traini è stato di riproporre le prime storie del topo disneyano degli anni Trenta. Purtroppo, all’epoca la Mondadori, proprietaria dei diritti, non ha permesso ad altri di riprodurre tali storie.


Anzi nel 1967 ha pubblicato dodici numeri della collana Le Grandi Storie di Topolino, che hanno riacceso le speranze dei collezionisti sul Topolino degli anni Trenta. Nella suddetta collana mancano, però, le prime storie, per cui Traini vorrebbe pubblicarle e per questo si rivolge agli archivi della Disney, senza ottenere alcun risultato. Poi fa ricerche nelle biblioteche americane, rivelatesi infruttuose, anche per il divieto di accesso in quelle statali agli estranei.


Dopo lunghe ricerche, riesce a scovare il materiale desiderato sul quotidiano francese Le Petit Parisien (nel volume chiamato, erroneamente, al femminile, Le Petite Parisienne). Nella Biblioteca Nazionale di Parigi trova le annate del suddetto quotidiano e ottiene i microfilm di tre annate, da cui recupera le daily strip, intitolate Les Aventures de Mickey, in cui le strisce quotidiane sono pubblicate con un ritardo di due mesi rispetto alla produzione americana.


Mondadori concede a Traini l’autorizzazione a pubblicare gli episodi del 1932


Topolino e i due ladri (Mickey Mouse and the Great Orphanage Robbery)


e Topolino e i pirati (Mickey Mouse Sails for Treasure Island), scritti e disegnati da Floyd Gottfredson e inchiostrati da Al Taliaferro.


Il volume, che si intitola Almanacco Comics 1968 ed è pubblicato dall’Archivio Italiano della Stampa a Fumetti, è in formato orizzontale (cm 29x22) con vignette piccole e di colore azzurro, che non possono soddisfare un collezionista, ed è stampato in trecento copie numerate contenenti la versione in lingua francese.


Nell’apparato redazionale si possono leggere interventi di Romano Calisi, Claudio Bertieri, Sergio Trinchero e del medesimo Traini, annoverabili fra i migliori studiosi del fumetto in quegli anni.

Nei testi, purtroppo, si rileva una grave pecca: il volume è dedicato a Ub Iwerks, perché si ritiene all’epoca che sia lui l’autore di quelle storie. In realtà l’autore dei due episodi non è Iwerks bensì Gottfredson.


Traini ha fatto una fatica immane non disponendo di internet, oggi, invece, le annate del quotidiano francese sono facilmente reperibili all'indirizzo di Gallica, dove si possono leggere comodamente le strisce sul pc.

In ogni caso il volume è una chicca per i cultori di Topolino, per gli appassionati alla storia culturale del Fumetto e per chi ama il mondo della bédé.

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