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venerdì 21 marzo 2014

Il periodo (bianco e) nero di Tintin

Come noto le avventure di Tintin nascono sul Le Petit Vingtième, il supplemento giovanile del quotidiano belga Le Vingtième Siècle. Le storie sono pubblicate a puntate, in bianco e nero e con tavole di formato più piccolo degli albi attuali (6 vignette invece di 12). Queste storie sono poi raccolte in volumi dalla Casterman, sempre in bianco e nero, di circa centoventi pagine. In poco più di dieci anni sul periodico sono apparse (quasi) nove avventure.


Storie a puntate su Le Petit Vingtième:
Tintin au pays des soviets - dal n.10 del 10/1/1929 al n.19 dell’8/5/1930.
Tintin au Congo - dal n.23 del 5/6/1930 al n.25 del 18/6/1931
Tintin en Amerique - dal n.36 del 3/9/1931 al n.42 del 20/10/1932
Les cigares du pharaon  - dal n.49 dell’8/12/1932 al n.6 dell’8/2/1934
Le lotus bleu - dal n.32 del 9/8/1934 al n.42 del 17/10/1935
L'oreille cassee - dal n.49 del 5/12/1935 al n.8 del 25/2/1937
L'ile noire - dal n.15 del 15/4/1937 al n.24 del 16/6/1938
Le sceptre d'ottokar - dal n.31 del 4/8/1938 al n.32 del 10/8/1939
L'or noir - dal n.39 del 28/9/1939 al n.19 del 09/5/1940

Ultimo numero e Le Petit Vingtième
Quasi nove perché L’or noir non si conclude con la puntata del 9 maggio del 1945. I nazisti invadono il Belgio il 10 maggio ed entrano a Bruxelles tre giorni dopo, le pubblicazioni del giornale sono interrotte.  Hergé, come tanti altri Belgi, abbandona il paese e si rifugia a Parigi. La sua permanenza nella capitale francese è di breve durata. Dopo il Belgio che si arrende il 29 maggio, tocca alla Francia. Parigi viene occupata il 14 giugno, il 25 giugno la capitolazione e il Maresciallo Pétain firma l’armistizio con le inarrestabili armate tedesche. Divisa in due zone, tutta la Francia cade sotto il controllo nazista.

Probabilmente ritenendo definitivo il nuovo riassetto dei paesi francofoni sotto il nazismo, Hergé rientra a Bruxelles e riprende a occuparsi della sua amata creatura.  Rifiuta di collaborare al quotidiano legato al rexismo, il movimento di estrema destra vicino al fascismo e al nazismo, ma accetta di creare Le Soir Jeunesse, supplemento settimanale di Le Soir. Il popolare quotidiano belga ha ripreso le pubblicazioni sottoposto al controllo e alla censura degli occupanti tedeschi. Alcuni dei vecchi redattori sono tornati al lavoro contro la volontà dell’editore della testata. Da qui il soprannome di “volé” che accompagna questo periodo in cui il giornale è “rubato” ai legittimi proprietari e perde la sua dichiarata indipendenza.

La collaborazione di Hergé, anche se limitata al supplemento, verrà alla Liberazione vista come una forte compromissione con il nazismo


Il primo numero di Le Soir Jeunesse esce il 17 ottobre del 1940, seguendo il modello del Petit Vingtième. Nelle sue pagine riprendono le avventure dell’intrepido reporter dai pantaloni alla zuava, ma non si tratta della continuazione di L’Or Noir, bensì di una nuova storia, Le Crabe aux pinces d'or.


Il supplemento curato da Hergé sembra immune dalla propaganda che pervade il quotidiano, ma non dalle restrizioni provocate dal conflitto. Per la crescente penuria di carta le sue pagine passano da 8 a 4, Tintin però mantiene ancora la doppia pagina.
Il 4 giugno del 1941 anche il reporter con il ciuffo deve sacrificarsi.


La puntata si riduce a due strisce, spesso ulteriormente ridotte per fare spazio a qualche rubrica o testo.
Il 3 settembre Le Soir Jeunesse conclude la sua breve e sofferta vita editoriale e Tintin si ritrova ancora una volta senza pubblicazione.

Storia a puntate su Le Soir Jeunesse:

Crabe aux pinces d'or – dal primo numero del 17/10/1940 all’ultimo del 3/9/1941

Per far sopravvivere la storia, Hergé accetta di cambiar passo e proseguire con un diverso modello, quello della striscia giornaliera, che lo costringe a una diversa impostazione e un cambio di ritmo per mantenere la tensione su uno sviluppo così limitato e per lui del tutto nuovo.


Dopo quasi tre settimane, la storia riprende sulle pagine del quotidiano, ormai ridotte a 6 e pervase da pressanti inviti ai lettori per azioni di recupero della carta. Ma la striscia di grande formato concessa in un primo tempo vive solo pochissime puntate, poi si riduce di dimensioni ai limiti della leggibilità sino alla conclusione della storia a un anno esatto dal suo inizio.
In questa forma minimale appaiono su Le Soir tutte le successive quattro avventure di Tintin, l’ultima delle quali sarà anch’essa interrotta alla striscia 153 pubblicata il 3 settembre 1944. Questa volta sono le truppe alleate a entrare e Bruxelles e a provocare la chiusura di Le Soir “volé”.


Le tre strisce successive, già pronte per la pubblicazione, restano inedite e non saranno riprese neanche in seguito per la pubblicazione in albo cartonato.


Si conclude così la vita in bianco e nero di Tintin. Dovrà passare questa volta molto più tempo perché in Belgio le sue storie riprendano. La collaborazione di Hergé a Le Soir gli costerà un lungo periodo di ostracismo, concluso due anni dopo con l’apparizione di un nuovo settimanale che prende il nome proprio da Tintin.

Storie a puntate su Le soir

Le Crabe aux pinces d'or - dal 23/9/1941 al 18/10/1941


L'Etoile Mystérieuse – dal 20/10/1941 al 22/5/1942


Le Secret de La Licorne – dall’11/6/1942 al 14/1/1943


Le Tresor de Rackham le Rouge – dal 19/2/1943 al 23/9/1943


Les 7 boules de cristal – dal 16/12/1943 al 3/9/1944

Da sottolineare che la tenacia di Hergé nel proseguire durante l’occupazione nazista le avventure di Tintin è rivolta soprattutto alla ripubblicazione delle storie in albo, cosa che gli riesce anche in quegli anni per Le Crabe aux pinces d'or, L'Etoile Mystérieuse e Le Secret de La Licorne, malgrado la penuria di carta e le difficoltà create dai cambi di formato nella pubblicazione a puntate. Solo il primo è ancora stampato in bianco e nero, gli altri sono a colori.


Le Tresor de Rackham le Rouge esce in cartonato a guerra conclusa, alla fine del 1945. La conclusione di Les 7 boules de cristal avviene solo nei primi numeri del 1946 del settimanale Tintin, la pubblicazione in albo si fa attendere fino al 1948.


La mancanza di nuove storie di Tintin per precisa volontà degli eredi di Hergé, ha prodotto una serie innumerevole di ristampe anche delle storie in bianco e nero. Da qualche anno, esaurito il filone dei fac-simile e dei formati più disparati degli albi, sono in corso pubblicazioni con la riproduzione delle strisce apparse sul quotidiano nel periodo bellico, ricche anche di testi a commento e documentazione iconografica.







Sono edizioni che testimoniano la considerazione che esiste in Francia e soprattutto in Belgio per l’opera di Hergé, e per la 9me Art in generale.

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