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giovedì 12 giugno 2014

Cori di Bob De Moor


Presso lo stand della 001 Edizioni in quel Reggio Emilia, prima, e di Etnacomics, poi, erano acquistabili i cinque volumi cartonati dell’etichetta Nova Express dedicati a Cori, il giovane mozzo creato da Bob De Moor, nome d’arte di Robert Frans Marie De Moor.
Per molti anni braccio destro di Hergé, il simpatico artista di Anversa, dai baffoni alla Dalì, è uno degli autori più completi della Ligne Claire. L’affermazione nasce dal fatto che, dotato di una straordinaria capacità artistica che gli permette di adattarsi allo stile altrui, nel corso della sua vita professionale è l’unico che ha collaborato con i grandi autori e personaggi della Scuola di Bruxelles: Hergé per Tintin, Quick et Flupke e Jo, Zette et Jocko, Jacques Martin per Lefranc e Edgar.P.Jacobs per Blake et Mortimer.
Nel 1949, per il rilancio del settimanale fiammingo Ons Volkske, supplemento del quotidiano Ons Volk, si decide di utilizzare materiale del giornale Tintin e serie originali di Willy Vandersteen e del giovane De Moor, il quale disegna anche Oorlog in het Heelal (Guerre dans le Cosmos), storia di fantascienza in perfetto stile Ligne Claire.


Dal 1951, lavora ininterrottamente per 35 anni e in perfetta simbiosi con il creatore di Tintin negli Studios Hergé disegnando gli sfondi per gli episodi del reporter con il ciuffo contribuendo, inoltre, in maniera determinante anche alla realizzazione dei Chromos, dei cartoni animati (Le lac aux requins, Le temple du soleil), della pubblicità, del merchandising e soprattutto alla creazione di gag per il reporter con il ciuffo. L’affiatamento fra i due autori è tale che molto spesso Hergé, stanco di specificare verbalmente come deve essere resa graficamente una posizione del corpo umano per una vignetta, si mette in posa lui stesso e prega l’amico di ritrarlo direttamente. È indubbio, inoltre, il suo apprezzamento per De Moor, che non lo ha abbandonato per dedicarsi ai propri personaggi, così come hanno fatto invece Jacques Martin e Roger Leloup.


Nel 1970, Jacques Martin lo chiama per disegnare il terzo episodio di Lefranc, Le Repaire du Loup, mentre nel 1989 è invitato a terminare Mortimer contre Mortimer, seconda parte de Les 3 formules du professeur Sato rimasta incompiuta per la scomparsa di Jacobs. Con Martin, nel 1965, realizza una tavola di Tintin (la celebre “planche bidon”) completamente inventata per incitare Hergé a rimettersi al lavoro in un periodo che vede il boom di Asterix e fargli capire che, volendo, loro due sarebbero capaci di creare un nuovo episodio di Tintin. Ovviamente Hergé accoglie la cosa piuttosto freddamente! Alla morte di Hergé, l’autore si offre alla vedova Fanny Vlaminck per portare a termine l’incompiuto ultimo episodio Tintin et l’Alph-Art. Il rifiuto della vedova sarà un doloroso peso che l’artista porterà fino alla fine dei suoi giorni.



De Moor ha creato personaggi umoristici (Monsieur Tric, Balthazar), avventurosi (Conrad le Hardi, Monsieur Barelli, Cori), biografie (Jean Baptiste de la Salle), racconti brevi e numerose copertine per il settimanale Tintin.


Probabilmente è l’unico artista di quella Scuola con una vera passione per il mare e le imbarcazioni a vela. Tale passione, nutrita già in giovane età su libri d’avventure e pellicole cinematografiche, è approfondita e documentata negli anni successivi: «La marina a vela, soprattutto del XVII° sec., mi affascina sempre e quando disegno una storia che si svolge in quell’epoca, non ho bisogno di inventare. Mi baso su un fatto storico che successivamente romanzo. Si sono ripetute continuamente storie di pirati che non si basano su alcun contesto storico» (Bob De Moor, 40 ans de bande dessinée 35 ans aux côtés d’Hergé, Bourdil e Tordeur, Ed. Du Lombard, 1986)
Da citare il viaggio fatto insieme a Hergé nel 1957 sul traghetto Reine Astrid, sulla rotta Anversa-Göteborg, per raccogliere una documentazione iconografica (foto e schizzi) da poter utilizzare nell’episodio Coke en stock.


Nel 1945, sul settimanale fiammingo Kleine Zondagsvriend disegna Bart de Scheepsjongen, storia marinara di un giovane mozzo, tema che svilupperà meglio nel 1951 con Cori le moussaillon per il settimanale Tintin. Anche Cori è un giovane mozzo olandese, rimasto orfano, che si imbarca sulle navi della potente Compagnia olandese delle Grandi Indie, cardine della potenza economica dell’Olanda. Il giovane è coinvolto nella guerra fra la Spagna di Filippo II e l’Inghilterra di Elisabetta I, sostenitrice della rivolta nei Baesi Bassi contro gli spagnoli; tale guerra sfociò nella disfatta dell’Invencible Armada (1588), riprodotta con dovizia di particolari da De Moor.


Nei cinque episodi di Cori, che risentono dell’atmosfera dell’epoca e dello stile di Hergé, traspare tutto il suo amore per il mare e la navigazione a vela: ammirevole la sua conoscenza della struttura dei vascelli, peraltro manifestata in tante copertine del settimanale Tintin. Innegabile l’influenza della pittura fiamminga nell’arte e nella composizione delle vignette da parte dell’autore anversese.
Da rilevare che la pregevole edizione Nova Express che pubblica per la prima volta in Italia le sue storie, presenta il primo tomo nella versione integrale di 62 pagine e non quella successiva del 1982 intitolata Cap sur l’or, priva di 14 tavole. Anche la copertina è diversa.


La altre copertine, invece corrispondono. Nella prima pagina interna dell’edizione italiana, sotto il titolo, al posto di medaglioni e fregi presenti nelle edizioni originali, sono riportate le illustrazioni delle copertine.

Cori le Moussaillon


1 - Sotto la bandiera della Compagnia (62 tavole)
La compagnie des Grandes Indes - dal n.38 del 1951 al n.47 del 1952, Tintin ed.belga
Cori le Moussaillon, A. Leborgne/RTP 1976, coll.Dessinateurs de notre temps - archives 9
Sous le Drapeau de la Compagnie, Bédéscope 1979
Cap sur l'Or, Casterman 1982 (edizione ridotta a 46 tavole)


2 - L’Invincibile Armada 1. Le spie della Regina (46 tavole)
L'Invincible Armada - dal n.115 (1977) al n.131 (1978) di Nouveau Tintin
L'Invincible Armada 1: Les Espions de la Reine, Casterman 1978


3 - L’Invincibile Armada 2. Il drago dei mari (46 tavole)
L'Invincible Armada 2: Le Dragon des Mers, Casterman 1980


4 - La spedizione maledetta (46 tavole)
L'Expédition Maudite - Les Dernières Nouvelles d'Alsace, 1987
L'Expédition Maudite, Casterman 1987
   Prix Alfred per l’album destinato alla gioventù, Angoulême 1988
L'Expédition Maudite, Casterman 1987

   tiratura di testa 400 ex. + 100 fuori commercio, con
   dossier di 12 pagine “Le Troisième Voyage di Guillaume Bærentz”, relativo alla storia


5 - Dali Capitan (46 tavole)
Dali Capitan, Casterman 1993
  le ultime 6 tavole sono disegnate da Johan e Stephan, i figli di De Moor

5 commenti:

  1. io invece domenica sono andato a "Torino Fumetto" proprio per comprare i volumi di Lefranc e indovinate quale era l'unico banco vuoto? Quello di 001!!! Gli unici che hanno dato buca. Sigh...

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  2. 001 Edizioni lo scorso week-end si trovava a Catania per Etnacomics. Non sappiamo se dovesse anche essere a Torino Fumetto, ma il fatto di voler presenziare una delle rare e poche manifestazioni che si svolgono nel sud del paese, ci sembra lodevole, anche se per una volta comporta l'assenza a una delle tante manifestazioni al nord. No?

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    1. e mica ho detto che non doveva andare a Catania, o no? Dico solo che hanno dato buca a Torino Fumetto, dove gli unici banchi vuoti erano i loro (detto da uno dell'organizzazione a cui ho chiesto notizie). Auguro a 001 di presenziare a tutte le manifestazioni che si svolgeranno nel sud Italia. E anche una lunga vita!

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  3. Vero, non hai detto che non doveva andare a Catania. Scusa se la nostra risposta poteva farlo credere. Abbiamo solo colto la palla al balzo per rimarcare la "coraggiosa" presenza di un editore a Etnacomics.
    Non sappiamo come mai 001 dovesse, e soprattutto potesse, essere contemporaneamente alle due manifestazioni. Speriamo che ci leggano e spieghino cos'è successo. E se fosse il caso, scusarsi, perché no?

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    1. l'importante è che continuino a pubblicare tante buone BD!

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