Questa settimana debutta sugli Albi Avventura Rani, di cui abbiamo già parlato in un post specifico qualche tempo fa. Nell’interessante pubblicazione collaterale della Gazzetta dello Sport che ci presenta
gran parte della produzione del maggiore scrittore belga di bédé saranno
presentati in tre uscite settimanali i primi sei episodi della serie che, com’è
noto, è composta di otto volumi.
A qualcuno non è però sfuggito che da qualche giorno Le Lombard ha già pubblicato il settimo
episodio, ovvero Reine. Sarà questo incluso nella collana? No, e non solo per i problemi
di tempistica che comunque ci sarebbero stati visto che traduzione, lettering e
revisione impegnano diversi giorni e che i materiali finali in italiano per la
pubblicazione devono essere disponibili almeno un mese prima della comparsa in
edicole.
In ogni caso comunque questa esclusione ha anche delle
ragioni che dipendono dalla struttura di questa serie che si discosta dalle
altre finora apparse negli Albi Avventura. Chi ha letto Largo Winch sa già che ogni sua avventura
si conclude in due episodi e la collana che presenta due episodi per numero si
presta perfettamente alla pubblicazione settimanale di un dittico. È anche vero
che l’ultimo episodio L’etoile du matin (La stella del mattino) rappresenta solo la prima parte dell’ultimo
dittico ed è stato pubblicato lo stesso ma questo potrebbe lasciar pensare che
forse c’è il tempo di includere la seconda parte in un numero finale della
collana, sempre che venga finito da Éric
Giacometti e Philippe Francq
prima di questo autunno, quando ne è prevista la conclusione con il sessantesimo
numero.
Nel caso di Lady S o di Wayne Shelton non c’è una rigida scansione in
dittici, anzi vi prevale una sorta di “conclusione” albo per albo. E adesso
veniamo a Rani.
Come si sa la serie era nata per la televisione, trasmessa tra il 2011 e il
2012, e solo successivamente adattata a fumetti. Questa origine ne marca la
struttura infatti ogni episodio si conclude con il classico cliff hanger, ovvero il colpo di scena a
sorpresa che stravolge il finale e anticipa sconvolgimenti futuri,
assolutamente consueto nelle serie televisive di oggi.
Anche nel sesto episodio, Condamnée (Condannata),avviene la sorpresa finale, ma è forse l’unica che in
un certo senso si può definire a lieto fine, o quantomeno evita un’ulteriore, e
drammatica, tragedia alla povera Jolanne e le consente di sfuggire a quanto
chiaramente indica il titolo.
Se, come avevamo detto nel post precedente, la lettura sul
settimanale Skorpio a puntate un
episodio l’anno non aveva permesso di apprezzare il ritmo e le particolarità
della serie, nell’arco delle prossime settimane sarà possibile godersi le
avventure di Jolanne, poi Jeanne, poi Oûma nella Francia sconvolta dalla Guerre di Successione Austriaca,
poi nell’India delle colonie francesi e inglesi. Un ulteriore conferma dell’abilità
e della versatilità di Van Hamme e
della bravura dei disegnatori che ne hanno illustrato le storie.
Se qualcuno muore dalla voglia di sapere “come va a finire”
può sempre procurarsi i DVD della serie televisiva, disponibili però solo in francese,
che corrisponde in pieno alla versione bédé ma mostra Rani, interpretata dalla bellissima
Mylène Jampanoï, molto ma molto meno
vestita di quanto compare nelle tavole di Francis
Vallès.
Non e' mai successo che la Gazzetta abbia aggiunto i nuovi episodi a serie gia' pubblicate, sono rimasti inediti episodi di Blueberry, Blake & Mortimer, Bouncer, Michel Vaillant, Lucky Luke, Ric Roland, Undertaker poi pubblicati da altri editori, temo che Rani restera' incompleto
RispondiEliminaconfermo tutto. la speranza è l'ultima a morire.
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