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venerdì 22 marzo 2019

Storia senza eroi



Tra la fine del 1973 e l’inizio del 1974 Van Hamme scrive Histoire sans héros e la propone a Greg, a quel tempo redattore capo di Tintin.  Non è semplice farla pubblicare perché lo scrittore è alle sue prime esperienze nel campo e gli editori preferiscono le serie per poterle eventualmente rieditare successivamente in una collana di album. A dar man forte al giovane sceneggiatore che si guadagna il pane lavorando ancora per la Philips interviene Dany, a cui viene consegnata la sceneggiatura e che già conosce e frequenta Van Hamme.


Il disegnatore è già un nome affermato e la storia gli dà l’opportunità di cimentarsi per la prima volta con la bédé realistica  dopo il suo successo nel campo umoristico con Oliver Rameau.


Grazie al suo interessamento e alla disponibilità a illustrarla, nell’estate del 1975 Histoire sans héros appare così sul settimanale belga suddivisa in capitoli, secondo questa nuova usanza in voga nei periodici di quegli anni.


L’album seguirà ma solo alcuni anni dopo per le comprensibili titubanze di Maurice Leblanc, patron delle Editions du Lombard , a cui ovviamente non sfuggiva anche il fatto che la storia oltre a essere un one-shot era anche, come evidenziava il titolo, non solo senza personaggi positivi ma anche senza un vero protagonista attorno al quale ruotasse tutta la vicenda e nel quale i lettori potessero immedesimarsi.


L’album vende abbastanza da allontanare le più pessimistiche previsioni, ma non certo da essere definito un successo. Oggi comunque, dopo più di quarant’anni, piano piano è arrivato a toccare quota 100.000 copie.
La collaborazione tra Van Hamme e Dany prosegue con un nuovo personaggio seriale, Arlequin, la cui storia editoriale è breve e fallimentare nel giudizio sia del pubblico che dei critici.


Devono passare venti anni prima che i due lavorino di nuovo insieme e questa volta per qualcosa di più unico che raro nel campo della bédé: dare un seguito alle vicende dei sopravvissuti del volo Conair precipitato nella giungla amazzonica. Vingt ans apres nel 1997 dichiara apertamente nel titolo sia il tempo passato nella vicenda dei superstiti della tragedia che quello dalla pubblicazione del volume, oltre a manifestare un per niente velato omaggio all’autore dei Tre Moschettieri.


Ecco quindi che lo one-shot si evolve in un particolarissimo dittico che non ha affatto voglia di concludere la sua vita neanche allora, visto che, in occasione della riedizione come integrale in unico volume, viene arricchito da alcune pagine di testo dove Largo Winch (sì, proprio lui!) narra l’origine della storia e da cinque tavole di raccordo tra la prima e la seconda parte.


Histoire sans héros-Vingt ans après è una bédé decisamente particolare. Oltre a spostare continuamente l’attenzione sui diversi personaggi mostrandone aspetti positivi e subito dopo negativi e poi ancora positivi, presenta due diverse scritture sia nella sceneggiatura che nei disegni.


Vent’anni sono passati pure per Van Hamme e Dany e se il primo padroneggia molto meglio lo sviluppo della storia e la fluidità degli eventi, il secondo ha superato le asperità grafiche della sua prima avventura in campo realistico.


In Italia le due parti sono apparse del 1997 su Skorpio e torneranno settimana prossima nel nuovo numero degli Albi Avventura della Gazzetta dello Sport, con parte dei contenuti aggiunti nel 2007 in occasione della pubblicazione dell’integrale.


- Histoire sans héros (46 tavole)
Tintin ed.belga dal n.24 (10/06/1975) al n.32 (5/8/1975)
Tintin l'hebdoptimiste (ed.francese) dal n.127  (10/06/1975) al n.135 (5/8/1975)
Album Le Lombard 1977
Integrale, Le Lombard 1997

- Storia senza eroi
Skorpio dal n.19 al n.22 del 1997, Eura Editoriale
Albi Avventura n.35, La Gazzetta dello Sport 2019


- Vingt ans aprés
Album Le Lombard 1997
Integrale, Le Lombard 1997

- Vent’anni dopo
Skorpio dal n.32 al n.36 del 1997, Eura Editoriale
Albi Avventura n.35, La Gazzetta dello Sport 2019



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