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mercoledì 10 aprile 2019

Ecco il Gabbiano, pardon... La Gabbiana



Quarant’anni fa, la notte tra l’8 e il 9 Gennaio del 1979 un infarto fulminante mette fine alla vita di Victor Hubinon al termine di una serata passata al ristorante con gli amici. Forse il terribile freddo della notte e gli eccessi a tavola possono aver contribuito al dramma che mette fine alle opere di uno dei grandi dell’età d’oro della bédé a soli 54 anni.



Il suo lungo sodalizio con Jean Micher Charlier ci ha regalato le lunghe saghe di Buck Danny e di BarbaRossa, entrambe molto note ai lettori italiani sia perché pubblicate a puntate nel nostro paese negli anni ’60 rispettivamente su Rin Tin Tin della Cenisio e sul Vitt sorto dalle ceneri del Vittorioso, sia perché riproposti in seguito in albi e nelle recentissime integrali di Nona Arte.


Pochi però conoscono, anche Oltralpe, la sua ultima opera realizzata insieme alla sua compagna, Georgette Marechal, in arte Gigi. Siamo nel 1978 e Victor Hubinon si trova un po’ scarico di lavoro. Charlier è molto impegnato in particolare su Blueberry ed è in ritardo nella consegna della nuova avventura di Buck Danny. Hubinon ha abbandonato da alcuni anni Barbarossa, che è stato proseguito da Jijé dopo il passaggio del personaggio a Super As.


A questo punto nasce l’idea di realizzare una storia di pirati con una protagonista femminile, data la grande passione del disegnatore per le ambientazioni marinare, scegliendo come modello oltre che come sceneggiatrice Gigi.


Il 14 dicembre 1978 sul n.2122 del settimanale Spirou comincia la pubblicazione di La Mouette, le avventure della figlia del pirata Sterne, soprannominata La Gabbiana, per raccogliere l’eredità del padre, che si conclude nel n.2141 del 26 Aprile 1979. Hubinon ne vede solo le prime puntate ma è molto contento del risultato anche se sembra aver confidato alla moglie di considerare la storia una sorta di suo testamento.


Inutile chiedersi se l’abbia realmente detto e se siano state parole tristemente profetiche, quello che però è certo è che l’interruzione della serie dopo il primo episodio non ne ha consentito la successiva riedizione in album, a quei tempi riservata solo a serie e non a one-shot.


Davvero strano comunque che a tutt’oggi neanche in Belgio o in Francia ne sia stata proposta un’edizione in volume, inutile quindi domandarsi se in Italia sia mai stata pubblicata.



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