Pagine

giovedì 7 novembre 2019

Bandes dessinées a Catania


Dall’1 ottobre 2019, nel settecentesco Palazzo Valle, progettato nel centro storico della Catania barocca dall’architetto Giovanni Battista Vaccarini (Palermo 1702-1768), artefice della rinascita architettonica della città dopo la distruzione perpetrata dal tremendo terremoto del 1693,


è visitabile la mostra sui fumetti “Boom! Dal Fumetto Americano al Neopop”.


L’esposizione, suddivisa dai curatori in varie sezioni, si pone l’obiettivo di raccontare la storia e l’evoluzione del Fumetto attraverso 500 opere originali e a stampa, il cui nucleo principale è rappresentato dalla collezione privata di Maurizio Scudiero, storico d’arte ed estimatore della Nona Arte.



Si tratta di rarissime tavole di sunday e daily strips realizzate dai più celebri autori statunitensi, insieme ad altre di illustri autori britannici, argentini e franco-belgi, con numerose tavole per i comic books e rare edizioni a fumetti.


Notevole l’esposizione sugli autori italiani, che comprende anche quelli dagli anni Trenta ai Cinquanta, in genere assenti nelle mostre dedicate al Fumetto,


e una bella selezione di illustrazioni colorate realizzate negli anni Sessanta per le copertine di albi dei Fratelli Spada e di altri editori.


Presenti molti manifesti e locandine di film su protagonisti della Nona Arte. Di minor interesse, per chi scrive, le sezioni sui manga e sulla commistione fra arte moderna e fumetti.


La mostra, prevista originariamente per un’area museale diversa e più ampia, purtroppo, è stata collocata in un’area più piccola nel Palazzo Valle, per cui lo spazio ridotto ha costretto i curatori a esporre su più file tutte le cornici della collezione, appendendole perfino in zone poco illuminate


o in alto fino al soffitto, come nel caso della tavola originale del Flash Gordon di Alex Raymond (1935)!


Forse avrebbero dovuto ridurre il numero di opere da esporre, selezionando quelle più significative e importanti nella storia del Fumetto occidentale, meritevoli di una collocazione più adeguata sulle pareti.


In tal modo i disorientati visitatori avrebbero potuto farsi un’idea più corretta sull’evoluzione artistica nei vari generi del Fumetto. Considerato, poi, il costo di 10€ del biglietto di ingresso, a distanza di un mese dall’apertura non fa una buona impressione la mancanza di didascalie in alcune cornici!


In una collezione tanto ricca di rinomati artisti del Fumetto mondiale uno si aspetterebbe di trovare una cospicua presenza dei autori classici franco-belgi. Purtroppo non è così, tuttavia per i bedefili siciliani si tratta pur sempre di un’occasione unica per ammirare tavole originali transalpine.
Il loro elenco comprende:


Lucky Luke (2006) di Achdé,


Blake et Mortimer (2005) di Antoine Aubin,


Buck Danny (2008) di Francis Bergèse,


Gare au Plitch (1977) di Enki Bilal,


La Jeunesse de Blueberry (2005) di Michel Blanc-Dumont,


La Compagnie des Indes (1951) di Bob De Moor,


Matho (1986) di Philippe Druillet,


Barbarella (1962) di Jean-Claude Forest,


Blueberry (1990) di Jean Giraud,


Wanted (2000) di Thierry Girod,


Michel Vaillant (1979) di Jean Graton,


stampone di produzione per Tintin L’Ile Noire (1946) di Hergé,


Avant l’Incal (1997) di Zoran Janjetov,


Tranches de vie (1975) di Gerard Lauzier,


Les Aventures de Valentin Whodunit (2017) di Olivier Lefevre,


Telechamp (1978) di Sergio Macedo,


Djinn (2013) di Ana Miralles,


L’Incal Lumiére (1981) di Moebius,


Luc Orient (1984) di Eddy Paape,


Pravda la surviveuse (1967) di Guy Pellaert,


L’Asino d’oro (1985) di Georges Pichard,


Ric Hochet (1971) di Tibet,



Due illustrazioni inedite di Dan Cooper (1976) di Albert Weinberg,


La Jeunesse de Blueberry (1993) di Colin Wilson.


A corredo della mostra è stato pubblicato dalle edizioni Lantana un corposo catalogo di 560 pagine, privo, però, di indice analitico finale che permetta di trovare un autore o un personaggio fra i tanti citati!




1 commento: