In
questi giorni è circolata la notizia che la salma del Generalissimo Franco, il
dittatore fascista che ha vinto la Guerra civile e dominato la Spagna dal 1939
al 1974, è stata traslata due settimane fa dalla monumentale Valle de los
Caidos al più sobrio cimitero El Pardo.
E tanto per rimanere in argomento
parliamo dell’ultimo numero (l’86) della collana Historica della Mondadori Comics, che pubblica La Guerra di Spagna - Doppio 7, il recente racconto disegnato da André Juillard su testi di Yann.
In
un vecchio post abbiamo parlato de Le Falangi dell’Ordine Nero di Pierre Christin e Enki Bilal, una bedé, che, anche a
distanza di decenni, rimane un capolavoro, sui reduci della tremenda Guerra
civile spagnola. Di tale guerra si parla poco in Italia, anche per stendere un
velo di oblio sugli eccidi perpetrati dai bombardamenti sulla popolazione
civile da parte dell’aeronautica prestata da Mussolini e dal Fascismo al Caudillo
Franco, per aiutarlo nell’opera di contrasto ai repubblicani del Fronte
Popolare, una coalizione di partiti di sinistra che aveva vinto legittimamente
le elezioni in Spagna.
Yann si rivela sempre
più uno dei migliori soggettisti francesi, molto bravo e capace di coinvolgere
il lettore in atmosfere credibili della prima metà del Novecento.
In
questo caso il soggettista prende in considerazione le forze aeree dei
volontari russi, inviati da Stalin a contrastare la nazista Legione Condor,
inviata da Hitler in soccorso del dittatore falangista.
Il
racconto di Yann mette in risalto il
momento in cui Stalin da l’ordine di sopprimere tutti i miliziani spagnoli e
volontari stranieri aderenti ai partiti repubblicani antimarxisti libertari o
anarchici, per eliminare qualsiasi tipo di opposizione o di critica allo
stalinismo.
Il tragico momento coinvolge un ottimo pilota russo, che si
innamora di una miliziana spagnola, con tutte le conseguenze del caso. A essere
sinceri, nella trama è più presente lo scontro fra fazioni interne ai
repubblicani che non fra repubblicani e falangisti. Sembra più una critica allo
stalinismo, deprecabile, che non al franchismo.
Lo
stile di Juillard, pur statico nelle
posizioni dei personaggi e dei mezzi meccanici (gli aerei sembrano immobili nell’aria)
nelle vignette, è pur sempre di qualità. Nel racconto c’è un personaggio
comunista cattivo, il tenente colonnello Orlov che ricorda in qualche maniera
il celebre colonnello Olrik,
l’antagonista per antonomasia di Blake e Mortimer.
A questo proposito, sarebbe auspicabile
se in eventuali prossime storie create da Juillard
per le creature di E. P. Jacobs gli
editori lasciassero una maggiore libertà espressiva all’artista, perché in
questo racconto la costruzione articolata della gabbia con le vignette è molto
più ariosa ed efficace, non appesantita come nella pedissequa realizzazione di classiche
tavole alla Jacobs.
Il
volume di Historica ha un dossier
finale con alcuni schizzi preparatori di Juillard
che rendono un’idea della sua arte.
La coppia Yann-Juillard aveva già lavorato insieme nel 2011 in un altro one-shot storico, Mezek, sulla nascita dell'aviazione israeliana negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, ma stranamente quest'albo non è mai stato tradotto in italiano.
Gentili amici, so con certezza, che Mondadori ha i diritti di Mezek. Per cui prima o poi lo vedremo pubblicato su Historica.
RispondiEliminaAngelo