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martedì 4 febbraio 2014

Éric Loutte



Abbiamo intervistato Éric Loutte disegnatore di Alpha Premières Armes e Centaures.


Come ti sei avvicinato alla bande dessinée ? Quando hai iniziato a lavorare per René Follet e Christian Denayer?

ÉL: Avevo appena presentato un progetto alla Dargaud, che era stato bocciato, quando il mio professore all'accademia delle Belle Arti mi disse che l’editore Claude Lefrancq stava cercando un assistente per René Follet. A lui non piaceva disegnare tutto quello che era tecnico mentre io amavo moltissimo disegnare arnesi, case, automobili ecc.
René lavorava come un pittore, in piedi con la tavola appoggiata su un cavalletto, mentre io, come un architetto, disegnavo su un semplice tavolo, con i miei righelli e i miei compassi. Ho adorato quest’uomo di grande talento e di grande cortesia, è per lui che sono diventato un autore di fumetti, grazie ai suoi consigli e ai suoi incoraggiamenti. Alcuni anni più tardi, l’editore Lefrancq mi propose di aiutare Christian Denayer per la realizzazione di disegni di automobili per il progetto di una nuova serie (Les Casseurs). Denayer aveva già un suo studio con parecchi assistenti. Lì ho scoperto l’importanza della documentazione fotografica e dell’informatica al servizio della bédé. Eravamo già alla fine degli Anni Ottanta.


… e poi, dopo il tuo primo volume Les Poisons de Mars, adattamento di una storia di Asimov scritto da Jacques Stoquart, è arrivata la serie Biggles

ÉL: Sì, Lefrancq mi annunciò che Francis Bergèse, autore dei primi quattro album di Biggles, avrebbe abbandonato la serie per ritornare a disegnare Buck Danny per la Dupuis. Le vendite di Biggles erano molto buone e l’editore non aveva nessuna intenzione di cessare le pubblicazioni. Si ricordò, allora, che il mio primo progetto, quello bocciato dalla Dargaud, riguardava una storia con degli aerei e dei paracadutisti e mi chiese di realizzare alcune prove per riprendere Biggles. I disegni piacquero anche agli eredi inglesi di William Earl Johs, che negli anni Trenta inventò il personaggio per i suoi romanzi. Claude Lefrancq scelse come sceneggiatore Michel Oleffe, un giornalista, che preferì scrivere delle storie proprie piuttosto che adattare i romanzi. Eravamo nel 1993.



Come è nato il progetto di Alpha Premières Armes?

ÉLAlpha è una serie prodotta dall’editore Le Lombard che da poco aveva comprato da Lefrancq i diritti di pubblicazione di Biggles. Io avevo appena terminato un album di questa serie e mi chiesero se mi sarebbe piaciuto disegnare uno spin-off di Alpha. Ho accettato con entusiasmo perché Alpha era una delle mie serie preferite e perché sapevo che le sue vendite erano di gran lunga superiori a quelle di Biggles. Era proprio la serie che desideravo disegnare! Ad Oleffe non piacque la mia scelta e per questo le nostre strade professionali si divisero. Bisogna, poi, aggiungere che l’allora direttore non intendeva puntare ancora su Biggles ...



Anche in Italia, sulle pagine di Skorpio, abbiamo potuto ammirare Centaures, una spettacolare serie di aviazione che viene dopo quella di Team Rafale pubblicata dalle edizioni Zéphyr

ÉL: Il progetto Centaures è nato proprio perché Team Rafale era una serie di aviazione che aveva funzionato molto bene. La Dupuis voleva ingaggiarmi per riprendere Buck Danny, con Yann alla sceneggiatura. Quando lo seppe, la Le Lombard mi impedì di accettare l’offerta, dandomi carta bianca per la creazione di una nuova serie aereonautica con lo sceneggiatore che avrei potuto scegliere io. Ho proposto Emmanuel Herzet con il quale avevo lavorato, in piena sintonia, per Alpha Premières Armes.



Abbiamo letto che, per la documentazione di Centaures, con Herzet hai trascorso una settimana a bordo della portaerei Charles De Gaulle, che esperienza è stata?

ÉL: Accettando il progetto Centaures volevamo essere sicuri di avere un’ottima documentazione. Per Team Rafale avevo avuto il supporto dell’Aviazione, dell’Esercito e dell’industria aeronautica. Alla Le Lombard ho chiesto di fissare un appuntamento con lo Stato Maggiore della Marina di  Parigi per illustrare il progetto della nostra serie. C’è stata messa a disposizione la loro biblioteca e ci hanno inviati in missione sulla Charles De  Gaulle nel Mediterraneo. Molto difficilmente a dei civili e a degli stranieri, siamo belgi, è concessa l’autorizzazione di salire a bordo. E’ stata un’esperienza unica, abbiamo visitato e fotografato quasi tutto … per certe cose c’è il segreto militare. Con me avevo portato degli ex libris (disegni di aerei) che ho distribuito a piloti e meccanici che ci hanno accolto con molta simpatia, rispondendo a tutte le nostre domande. Ora potrei disegnare decine di storie ambientate su portaerei!


Se ti proponessero i personaggi Buck Danny, Dan Cooper e Tanguy & Laverdure, quale, tra questi, ti piacerebbe disegnare?

ÉL: Alcuni anni fa ho fatto amicizia con Philippe Charlier, detentore dei diritti di queste serie. Per l’aspetto leggendario del personaggio avrei scelto Buck Danny ma, come ho spiegato prima, ho deciso di rinunciare e poi non volevo, ancora una volta, disegnare una serie abbandonata da Francis Bergese. Ho conosciuto personalmente Albert Weinberg, da bambino leggevo il suo Dan Cooper, della cui serie mi piace molto il “lato” fantastico. Un album che mi aveva molto colpito è stato “Panique à Cap Kennedy” (Panico a Capo Kennedy, Classici Audacia n.55, Mondadori Editore 1967). Per Tanguy, sono cresciuto guardando la serie “Les chevaliers du ciel” in tv … insomma li amo tutti quanti!

Quali sono gli autori di fumetto italiano che ti piacciono di più?

ÉL: Non conosco bene il fumetto italiano, tuttavia vedo che ci sono alcuni talenti molto apprezzati qui da noi. Mi piace Milo Manara, ovviamente per le belle ragazze!


Quali sono i tuoi prossimi progetti ?

ÉL: Sto lavorando al secondo album di Alpha Premières Armes e al secondo di Centaures per Le Lombard. Ho un sacco di proposte, ma forse farò un nuovo Team Rafale con Fred Zumbiehl, lo sceneggiatore, molto bravo, dell’ultimo Buck Danny.

Cosa ti piace fare nel tuo tempo libero ?

ÉL: Quando non disegno e non devo tosare il prato del giardino di casa, con la mia compagna mi piace fare lunghe passeggiate ognuno con la propria moto. In estate amo fare il surf mentre d’inverno vado in montagna, pratico lo snowboard e lo sci. Poi amo viaggiare e visitare città d’arte.

Éric Loutte in Italia


Alpha Premières Armes (Alpha prime armi)
di Herzet (t) e Loutte (d)
1 – Battesimo del fuoco (Baptême du feu, Lombard 2010)
Lanciostory dal n.23 al n. 26 del 2010 (Editoriale Aurea)
Aureacomix n.41 del 2013 (Editoriale Aurea)

Centaures (Centauri)
di Herzet (t) e Loutte (d)
1 – Crisi (Crisis, Lombard 2011)
Skorpio dal n.27 al n. 28 del 2012 (Editoriale Aurea)


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