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martedì 20 maggio 2014

Gil Jourdan, un capolavoro in bianco e nero


Frédéric Niffle, un giovane appassionato di BeDé, ha cominciato come tanti pubblicando fanzine, libretti e studi sul fumetto. Dopo l'esperienza di una piccola libreria "casa e bottega", alla metà degli anni 90 si lancia in un'impresa editoriale decisamente ardita per le sue risorse. 

Con tenacia per anni pubblica, in bianco e nero, integrali di grandi personaggi quali XIII, Largo Winch, Thorgal, JeremiahSpirou e Fantasio, saggi su Tardi, Vuillemin, Franquin-Jijé et La nouvelle bande dessinée, interviste a Van Hamme ma anche una coraggiosa integrale di Felix, il precursore di Gil Jourdan pubblicato negli anni '50 su Heroic Album, in ordine cronologico inverso partendo dall'ultimo volume. Soluzione a prima vista strana ma comprensibile vista l'evoluzione del disegno di Tillieux in quella serie, ancora acerbo all'inizio.



Tanto, troppo anche per un mercato come quello francese e le sue serie rimangono incomplete. La speranza che le edizioni Niffle potessero tornare tornare dal coma nel quale erano cadute una decina di anni fa non si era mai spenta, per il rigore e la qualità del suo catalogo.




Nel 2008 Frédéric diventa redattore capo del Journal de Spirou e ne gestisce il rilancio. Proprio quando cominciavamo a rassegnarci alla fine del marchio Niffle, ecco che viene acquistato dalla Dupuis con l'intento di pubblicarvi edizioni raffinate ma non costose dei classici della Bedé.

Il primo titolo, già disponibile da un paio di mesi, è uno dei capolavori di Tillieux, per molti la più bella storia di Gil Jourdan: La voiture immergéeIn questo volume in bianco e nero, ogni pagina presenta mezza tavola con un commento di Hugues Dayez, noto critico e saggista belga.

L'assenza del colore, talvolta soffocante, consente di godere il disegno e l'atmosfera plumbea creata dalla pioggia, costante presenza - insieme all'acqua - della storia.



Il bianco e nero lascia cogliere meglio le particolari e audaci inquadrature.



Le scene in controluce hanno un contrasto e un'impatto visivo superiore.


La storia, decisamente adulta per i canoni del tempo, vede i suoi aspetti "noir"  messi in evidenza.



Il candore e la luce delle pagine più bianche sottolinea la caduta di tensione e la fine del dramma.



Intanto in Italia si attende ancora il quarto volume dell'integrale di Gil Jourdan, lasciata incompleta da Planeta. Pare che sia solo questione di tempo...

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