Su L’Express Hors Série n. 5 del dicembre
2009, dedicato a Hergé la vie secréte du
pere de Tintin, c’è un articolo a firma di Alain De Kuyssche, giornalista e capo redattore del settimanale Spirou, intitolato Henri Dendoncker. Costui è il quattordicenne scelto dall’abate
Wallez e da Hergé per impersonare Tintin che ritorna
dal viaggio in Congo. Sullo spettacolo pubblicitario organizzato all’epoca
dalla redazione de Le Petit Vingtiéme abbiamo già detto nel precedente post Tintin in Congo, razzismo o leggerezza diHergé?. Quello che non sapevamo sul piccolo attore ce lo rivela questo
articolo.
Henri Dendoncker,
nato il 9 ottobre 1917, dopo aver interpretato il ruolo del più amato eroe belga
di carta, nel 1940, dopo l’invasione nazista del Belgio, non esita un istante e
si imbarca per la Gran Bretagna. A Londra interviene nelle operazioni di
salvataggio dei londinesi sotto i bombardamenti della Luftwaffe. La sua audacia
e le sua qualità altruistiche lo segnalano presso l’Intelligence Service
britannico, che prontamente lo arruola. La sua preparazione dura almeno due
anni. A lui sono affidate missioni ultrasegrete e pericolose sul continente
europeo. È inviato in Belgio per stringere legami con la resistenza locale.
Verosimilmente gli sono state affidate anche missioni più pericolose.
De Kuyssche
riporta anche che nel sito National
Archives dei servizi segreti britannici alla voce Henri Dendoncker si legge che il suo dossier è stato secretato per
70 anni. Quali missioni gli sono state affidate?
Nel
1953, la sorella di Henri scrive a Hergé
dicendogli che il fratello fu denunciato e arrestato dalla Gestapo. Interrogato
e torturato, non parlò e fu inviato nel lager di Buchenwald, dove riuscì a
sopravvivere grazie alla sua forza di volontà. Rientrato in Inghilterra ottenne
la nazionalità britannica cambiando il cognome Dendoncker, che in fiammingo significa “oscuro”, in Dark, dal
medesimo significato, e ivi si è sposato. Per i suoi meriti bellici ha ottenuto
da Sua Maestà la Regina una medaglia al valore.
Di
lui non si è saputo più niente perché, scrive De Kuyssche, come ogni vero eroe, Henri Dark non ha mai detto niente sul suo passato!
Fra
quelli che hanno impersonato Tintin in varie
occasioni nel corso dei decenni, il reporter con il ciuffo non avrebbe potuto
essere più degnamente interpretato.
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