giovedì 26 novembre 2020

Due “old chaps” e un malandrino 8

Parte ottava - 1955-1957


1955


L’Enigma di Atlantide (quarto episodio, 1955)

Edgar Pierre Jacobs



In questo quarto episodio, come nei successivi realizzati da Jacobs, l’autore non racconta notizie sulla vita dei tre personaggi principali.


A lui interessano solo i rimandi alle sue storie realizzate in precedenza. Tutt’al più si compiace di mostrare le figure da gaffeur di Mortimer, che inciampa, e di Olrik, impaurito sempre da qualcosa.



È un buon racconto avventuroso fra mito e fantascienza, con belle scene di una civiltà avveniristica che si scontra con una precolombiana, di cui l’autore è esperto per aver collaborato con Hergé alla realizzazione dell’episodio Il Tempio del Sole (1946) di Tintin.



1957


S.O.S. Meteore (quinto episodio, 1957)

Edgar Pierre Jacobs 



Primo episodio ambientato in Francia da Jacobs, è molto interessante, anche perché in questo racconto Mortimer agisce in maniera riflessiva, sembra molto più maturo.




La ricerca, condotta magistralmente dal professore, aiutato solo da una cartina e dalla propria intelligenza,




del luogo in cui lui è caduto con il taxi in un fossato, è una descrizione realizzata da Jacobs in maniera semplicemente perfetta, forse la parte più bella della trama. Chapeau!




Anche questa storia è fantascientifica, incentrata sull’ipotetico dominio dell’uomo sulla meteorologia; in essa Jacobs mostra fenomeni atmosferici che sfuggono a quelle che sono considerate le leggi naturali che regolano questa scienza. Un argomento di scottante attualità oggi, in cui assistiamo a disastri provocati da inspiegabili cambiamenti climatici, forse causati anche dalla sconsiderata mano dell’uomo.




La storia, come detto, si svolge in una Parigi descritta in maniera realistica.




Mortimer incontra il prof. Labrousse, metereologo, per il quale l’autore si è ispirato al chimico e biologo francese Gabriel Bertrand,




il commissario Predier della D. S. T. (Direzione di Sicurezza Territoriale), ispirato all’attore Jean Gabin,




e lo scienziato prof. Miloch Georgevitch, ispirato al drammaturgo e scrittore americano Arthur Miller, nonché ex marito di Marylin Monroe. Tutti personaggi che incontrerà in altri episodi.




Il “buon” Olrik è, ancora una volta, presente sotto le mentite spoglie di un baffuto prof. Henrik Quarnstrom, detto più familiarmente “signor Henri”.




In questo racconto è aiutato dal gangster Sharkey




e da un nuovo malvivente, Sadi, di origine magrebina, che ha preso il posto di El Bezendjas




Alla fine il povero Olrik finisce fra le sbarre di una prigione!




1957

 

La Macchinazione Voronov (decimo episodio, 2000)

Yves Sente, André Juillard

 

Seconda prova del duo Yves Sente-André Juillard. Siamo in piena Guerra Fredda fra i paesi dell’Est e quelli dell’Ovest e la trama è un miscuglio fra un romanzo di Le Carré e un film della serie Mission Impossible con Tom Cruise.




Blake incontra l’amico comandante William Steele, capo dell’MI6, il quale lo informa che deve intervenire per salvare una spia da lui reclutata dieci anni prima, ora rinchiusa nella tremenda prigione moscovita della Lubianka, sede del K.G.B., l’esecrato servizio segreto sovietico che si occupa di controspionaggio e di polizia politica. La persona da salvare è una biologa, Nastasia Wardynska, assistente del prof. Voronov, che lavora presso il centro spaziale sovietico di Baikonur. La ragazza, dopo essere entrata nella sezione scientifica del servizio segreto sovietico, durante un congresso scientifico a Londra, è stata arruolata dal medesimo Blake nell’MI6. A quello che si può desumere, Blake non è rimasto insensibile al fascino della bionda scienziata, da lui definita: “Molto intelligente…e molto bella”.




Per avere fatto arrivare in Occidente un batterio letale, giunto dallo spazio su un’astronave russa, la ragazza è scoperta




e poi imprigionata.




Blake deve partire a salvarla ma non sa come e ne parla con l’amico Mortimer durante una cena al Centaur Club, accolti dell’imperturbabile James. Avendo ricevuto da un suo collega l’invito per partecipare a un congresso scientifico a Mosca, il professore offre un aiuto all’amico Blake con una copertura per farlo entrare in Russia al proprio seguito.




In una vignetta si vedono cenare in primo piano i tre soci londinesi sopravvissuti al diabolico piano del prof. Septimus nell’episodio del Marchio Giallo.




Nel palazzo della Lubjanka, in un ufficio il lettore scopre un certo colonnello Ilkor, anagramma del nome Olrik. Infatti è proprio il nostro malvagio che, lasciato in prigione a Parigi nel precedente episodio, ritroviamo con l’uniforme di alto ufficiale del K.G.B. Ma non sappiamo come o perché.




Stavolta è Blake a fare il trasformista presentandosi prima sotto le mentite spoglie di assistente di Mortimer, con capelli tinti di nero e barba posticcia. Poi entra alla Lubianka sotto l’uniforme di un colonnello, di nome Dykristchev, (simile a quello del premier russo Nikita Sergeevič Chruščëv), distaccato presso il quartier generale di Yassenevo, per portare via la traditrice imprigionata.




E infine si traveste da ambasciatore britannico per abbandonare la Russia.




Il povero Olrik, sempre più foglia autunnale trasportata dal vento, è messo nel sacco da Honeychurch, l’aiutante di Blake, e dal professore, finendo in prigione a Londra, salvo poi essere utilizzato come merce di scambio con la giovane ricercatrice Nastasia da parte dei Russi.




Il povero malcapitato non reagisce bene a questo scambio preferendo buttarsi dal ponte sull’Elba, frontiera che divide la Germania dell’Est da quella dell’Ovest, sotto i colpi di mitra dei Vopo tedeschi.




Alla fine Mortimer propone alla giovane ricercatrice di essere assunta al C.S.I.R., proposta subito  accettata, mentre il professore rifiuta un’offerta di Blake di entrare al MI5.

 

4 commenti:

Luca Lorenzon ha detto...

Ma La Machination Voronov non è il primo volume di Sente e Juillard? C'è qualcos'altro dei due prima?

danyellow ha detto...

Ragazzi, a voi é piaciuto LE CRI DU MOLOCH ? Io confesso sono un po’ deluso ...

danyellow ha detto...

Ragazzi, a voi é piaciuto LE CRI DU MOLOCH ? Io confesso sono un po’ deluso ...

Simone Rastelli ha detto...

Io attendo ancora sviluppi su Nastasia... Ma si sa che l'editore è contrario a simili divagazioni