Paul Gillon, uno dei massimi autori francesi di BD avventurose, nel
1998 è stato ospite di Expocartoon a Roma dove ha presentato il volume
brossurato con l’integrale di Jehanne la Pucelle, da lui pubblicata su L’Echo des savanes in due episodi, inediti
in Italia.
Il piacere di avere incontrato in quell’occasione un maestro della BD francese e di avere acquistato la sua opera inedita in Italia è stato controbilanciato dall’irritazione (oggi considerata altamente stupida) provata con la scoperta, che l’autore in questione non concedeva disegnini ma soltanto firme agli acquirenti delle sue opere.
Jehanne la Pucelle è la storia dissacratoria di Giovanna d’Arco, la
Pulzella d’Orleans. Indubbiamente parlare di un’icona della Francia e della
Chiesa in termini dissacratori non è facile, anche in tempi non sospetti come
negli anni ’90, quando erano inimmaginabili stragi alla Charlie Hebdo per intransigenza religiosa. Ma la storia ideata da Gillon ha una sua verosimiglianza, se
si sfronda la biografia della Pulzella d’Orleans da tutta la sovrastruttura
mistico-leggendaria.
L’azione
si svolge durante la Guerra dei Cent’Anni fra inglesi invasori e i francesi,
questi ultimi divisi in due fazioni, i Borgognoni, alleati del re inglese, e
gli Armagnacchi, sostenitori del re di Francia. In quel periodo una giovane
pastorella visionaria, figlia di un agricoltore e di una paesana devota, spinta
da uno slancio mistico, riuscì a portare per un breve periodo i francesi alla
riscossa contro gli inglesi. Purtroppo i suoi successi sui campi di battaglia le
causarono le solite invidie nella corte francese per cui fu in qualche modo
venduta dai Borgognoni agli inglesi, che la processarono e condannarono al rogo
a Rouen, dove fu bruciata viva il 30 maggio 1431.
I
patiti di teorie del complotto sostengono che quella bruciata sul rogo non
fosse la Pulzella, che in realtà fosse sopravvissuta, che fosse figlia bastarda
della moglie del re Carlo VII di Valois detto il Vittorioso, che fosse protetta
dalla potente duchessa Iolanda d’Angiò e via dicendo. Non siamo in grado di
confutare o meno tali teorie, è reale, invece, il legame affettivo con Gilles de Rais, che provò per lei un’ammirazione sconfinata e restò fedele alla sua memoria anche
dopo esser divenuto il noto serial killer pedofilo.
Ecco, Gillon si sofferma proprio
sullo strano rapporto fra Gilles de Rais, uno dei primi mostri
pedofili passati alla storia, e una vergine venerata come Santa protettrice
della nazione francese. L’affetto fra i due è trasformato in attrazione
sessuale che, con ingegnosa fantasia, l’autore sublima in atti sodomitici
compiuti da lui su di lei per preservare la verginità della Pulzella.
Anzi Gillon insinua l’idea che
Gilles divenne un mostro proprio perché ossessionato da lei, tanto da usare
nelle sue notti d’amore giovani abbigliati come la Pulzella! Nel
racconto la giovane vergine muore con il nome di Gilles sulle labbra! Su Gilles
de Rais torneremo a proposito di un’altra serie medievale di cui è un
comprimario importante.
Nella
storia di Gillon non mancano scene
di lussuria anche presso la corte francese e gli accampamenti dei soldati. A
parte questo aspetto erotico hard, dissacrante, tipico della produzione di BD
pubblicate su L’Echo des Savanes e descritto
con distaccato pudore dall’autore, il racconto è una splendida lezione di
Storia sulla Francia lacerata da una guerra d’invasione e da una lotta
fratricida in quel tormentato periodo.
Non
mancano assedi, battaglie, cariche di cavalleria e complotti di corte fra le
due fazioni francesi nemiche. I primi piani dei personaggi e delle comparse
sono da manuale! Le scene di massa disegnate da Gillon sono perfette, per impostazione, per ricostruzione storica e
dei costumi dell’epoca.
I
suoi disegni sono semplicemente sublimi, si rileva un’abitudine dell’autore nel
lasciare nelle vignette, dove si svolge l’azione, sempre bianchi o indistinti sia
un pavimento o un prato erboso sia un muro, un cielo sullo sfondo, quasi per
non distrarre il lettore e focalizzarne l’attenzione solo su quanto egli ha
disegnato.
Peccato
sia inedito in Italia!
Jehanne
1 - La sève et le sang (Albin Michel 1993)
a colori
Jehanne La pucelle -
integrale (Albin Michel, 1997)
in bianco e nero
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