In questi quadro, è oggi disponibile nelle librerie e
fumetterie il primo volume di Tif e Tondu L’Integrale 1949-1954 che raccoglie
le primissime storie disegnate da Willy
Maltaite, alias Will, del duo che è stato uno dei pilastri del Journal
de Spirou sin dalla sua nascita.
La serie, creata e disegnata da Dineur,
fa la sua comparsa sin dal primo numero del settimanale, anche se inizialmente
ci presenta nelle sue tavole solo il personaggio di Tif. Tondu lo raggiunge
qualche settimana dopo. I due estano sulle pagine del Journal de Spirou fino all’inizio del 1948, quando Dineur abbandona le edizioni Dupuis per passare a un giornale
concorrente, Héroïc-Albums. Tif e
Tondu tornano sul periodico natio dopo poco più di un anno, ma questa volta
disegnate da quella che è ancora una giovane “promessa”, Will, allora poco più che ventenne. Dineur se ne riserva solo le sceneggiature.
La genesi di questi due personaggi e la vita del lor
creatore sono raccontate nell’ampio dossier iniziale di una sessantina di
pagine, che caratterizza e valorizza questo tipo di integrali. Ma la “chicca” contenuta
in questo volume è la primissima storia disegnata da Will, praticamente
inedita. Infatti, anche se annunciata nel n.587 del 14/07/1949, non vede mai la
luce né sulle pagine del settimanale né in albo, se si esclude un’edizione da
collezionisti apparsa a metà degli anni 70 e praticamente introvabile.
Le tavole che costituiscono Le mystere de Beersel, il primo
incontro di Will con Tif e Tondu
sono infatti qui riprodotte a partire dalle tavole originali, in facsimile.
Anche se successivamente ripudiate dal disegnatore, rappresentano un’importante
documentazione. La si può considerare una sorta di storia “zero” di Will, o anche un’appendice
al curato dossier.
Altre sei storie sono contenute in questa integrale, a
partire dalla prima effettivamente pubblicata sul Journal de Spirou dalla metà del 1949 agli inizi del 1950, La città dei rubini.
Per questa avventura nel volume è stata preferita la pubblicazione
originale con l’alternanza di pagine in bianco e nero e colore.
Segue La rivincita di Arsenio Lupin, apparsa nel 1950 sul Journal de Spirou ma mai
ristampata in un album Dupuis.
Le successive due storie brevi, San Salvador
e Il fantasma
delle lagune anni dopo sono riunite sotto il titolo Tif et Tondu en Amerique Central. Will ha fatto grandi passi avanti e questa è l'avventura con la quale recentemente si è deciso di cominciare la collezione Hachette per le edicole francesi.
La pubblicazione della Villa
Sans-Souci è travagliata. Dineur abbandona la realizzazione della sceneggiatura a metà, dopo aver ceduto i diritti sui personaggi a Dupuis. A completarla viene chiamato, in forma anonima, Henri Gillain, il fratello di Jijé. Malgrado queste vicende, è la prima avventura dei nostri due intrepidi eroi dalla classica lunghezza della quarantina di
tavole, ed è quella dove il disegno di Will mostra segni di sensibile maturazione. Ma non è comunque quella che inaugura la riedizione in album, infatti la collana dei volumi debutta con la successiva, Il tesoro di Alarico, del 1952/53, la prima interamente scritta da Henri Gillan e l'unica in cui compare la sua firma.
Conclude il volume una nuova lunga avventura, Oscar e i suoi misteri, del 1953/54, per la quale c'e un nuovo sceneggiatore, Albert Desprechins. Con lo pseudonimo di Ben scrive solo i testi di questa avventura, perché neanche con lui Dupuis è ancora convito di aver trovato chi potrà valorizzare uno dei pilastri della sua rivista.
Ma l'attesa è breve. Nelle pagine finali del volume compare l’annuncio
della storia successiva, Tif et Tondu contre la Main Blanche, a partire dalla quale Rosy si prende carico dei testi e subito ci fa conoscere Monsieur Choc, il formidabile,
indispensabile grande nemico che dà il via alle grandi storie del duo,
ma per questo dovremo aspettare il secondo volume, speriamo presto.
Da aggiungere che il volume, nelle sue oltre 360 pagine, è ricco di riproduzioni di copertine originali dell’epoca, pagine promozionali e altro raro materiale apparso sul Journal de Spirou.
Da aggiungere che il volume, nelle sue oltre 360 pagine, è ricco di riproduzioni di copertine originali dell’epoca, pagine promozionali e altro raro materiale apparso sul Journal de Spirou.
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