venerdì 22 giugno 2018

Guy Delcourt issa il Pavillon Rouge – parte prima


Nell’editoria francese, Guy Delcourt, nato a Versailles nel 1956, rappresenta una figura particolare di editore che dal nulla ha creato un piccolo impero editoriale, divenendo un importante produttore di bedé, il primo editore indipendente di bedé superando Glénat, Gallimard, che detiene Casterman, e in certi casi anche il colosso Média Participations proprietario di Dupuis, Dargaud, Le Lombard.


Il suo intuito lo ha portato nel 1986 a creare una casa editrice, che da lui ha preso il nome, specializzata all’inizio in bedé di heroic fantasy e di fantascienza adolescenziale, un ramo poco sfruttato all’epoca dalle altre celebri case editrici.


Da piccolo, la visione puramente casuale del film Frankenstein gli procura uno choc culturale da cui nascerà il gusto pronunciato per le “controculture”, come erano allora considerate la fantascienza, il fantasy, i comics Marvel e i petits formats provenienti dall’Italia (Akim, Captain Swing e Kriminal). Ancora liceale, Delcourt nel 1972 assiste in una libreria di Lille a un’incredibile seduta di dediche, in cui sono riuniti Hergé, Jacobs, Franquin, Uderzo, Pratt e Gotlib! Per lui è una sorta di Big Bang. Diviene collezionista di volumi di bedé fior di conio.


La visione a Los Angeles dei film Guerre Stellari e I Predatori dell’arca perduta, con conseguente entusiastica e personale intervista a Harrison Ford, lo spinge ad abbandonare gli studi di economia per diventare giornalista. Nel 1985 diviene caporedattore di Pilote. L’anno successivo, nel corso di una grave crisi economica che scuote il mondo della bedé per cui Charlie Mensuel si fonde con Pilote, lascia Dargaud e fonda una casa editrice con il proprio cognome, la Guy Delcourt Productions.

Olivier Vatine
Con sé porta Olivier Vatine

Thierry Cailleteau
 e Thierry Cailleteau, autori di Galères Balnéaires, primo volume edito dal marchio neonato.



Nel 1988 incontra una generazione di autori ancora sconosciuti (Ayroles, Masbou, Mazan, Turf, Wendling …), allievi presso l’École des Beaux-Arts d’Angoulême; essi condividono con lui la passione per la science-fiction e il fantasy. Gli danno fiducia collaborando a bedé che rientrano in quei due generi avventurosi, divenendo in breve gli autori pilastro della casa editrice. E questo è stato il suo punto di forza, avere puntato coerentemente su una nuova generazione di talenti, connotando il proprio marchio con una vera dimensione generazionale.

Dotato di una tenacia e un intuito incredibile, Delcourt è sempre riuscito a trasmettere le sue convinzioni e il suo inarrestabile entusiasmo al proprio staff.
Negli anni il Groupe Delcourt, come ora si chiama, ha puntato sulle bedé per la gioventù dando spazio a innumerevoli giovani talenti, che hanno creato serie di successo per il grande pubblico. Ha lanciato firme ormai famose come Trondheim, Sfar, Delisle, Ayroles, Masbou, Turf, Wendling, Plessis, Morvan, Corbeyran e tanti altri ancora.


Nel 1993 lancia la celebre collana Terres de Légendes, tutt’ora presente, che contiene alcune delle sue più famose serie.


Dal 1996 pubblica Delcourt Planéte, periodico pubblicitario trimestrale distribuito gratuitamente nelle librerie, contenente brevi schede sulle novità editoriali della casa editrice, arrivato fino a oggi con il numero 89.


Ci sono, inoltre, i cataloghi annuali che danno un’idea dei titoli prodotti.


Nel 2001, quindicesimo anniversario della sua casa editrice, l’editore organizza per alcuni anni nel Bercy Village (Paris XIIe) il Festival BD Delcourt, poi dal 2012 divenuto Festival BD Delcourt-Soleil in collaborazione con la FNAC Bercy Village; in esso ha modo di presentare diecine e diecine di autori che producono bedé per lui. Nel medesimo anno da alle stampe la rivista Pavillon Rouge, di cui diremo.


Nel 2002 irrompe sul mercato dei manga con il marchio Akata. Nel 2004 con la Soleil Productions, casa editrice concorrente nel regno del fantasy con il celebre Lanfeust de Troy, fondata nel 1989 da Mourad Boudjellal, crea la Delsol, una struttura unica di diffusione per le pubblicazioni dei due marchi, mentre affida la distribuzione ad Hachette. Nel 2005 acquista il marchio francese Tonkam, che pubblica manga, e per l’occasione inizia a studiare il giapponese.


Nel 2006 è nominato Cavaliere dell’Ordine Nazionale del Merito dal ministro della cultura francese. Nel 2008 acquista il catalogo di bedé di Robert Laffont e nel 2011 quello della Soleil Productions, divenendo così il maggior produttore di bedé fantasy.


Nel 2014 crea l'Académie Brassart Delcourt, una scuola di fumetti parigina. Nel 2016 nasce il dipartimento Delcourt Literature, per autori francesi e stranieri.


Nel 2017 entra nel capitale de La Revue Dessinée, rivista trimestrale dedicata all’informazione e alle notizie di attualità proposte sotto forma di bedé,


la quale edita anche Topo, magazine per adolescenti.
Oggi il catalogo Delcourt si caratterizza per il suo eclettismo, presentando bedé, comics anglo americani, manga, racconti umoristici, avventurosi ed erotici, serie per la gioventù e graphic novel, per un totale di novemilacinquecento titoli suddivisi in una ventina collane adatte per tutti i gusti.


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