Nell’editoria
francese, Guy Delcourt, nato a
Versailles nel 1956, rappresenta una figura particolare di editore che dal
nulla ha creato un piccolo impero editoriale, divenendo un importante
produttore di bedé, il primo editore indipendente di bedé superando Glénat, Gallimard, che detiene Casterman,
e in certi casi anche il colosso Média
Participations proprietario di Dupuis,
Dargaud, Le Lombard.
Il
suo intuito lo ha portato nel 1986 a creare una casa editrice, che da lui ha
preso il nome, specializzata all’inizio in bedé di heroic fantasy e di fantascienza
adolescenziale, un ramo poco sfruttato all’epoca dalle altre celebri case
editrici.
Da
piccolo, la visione puramente casuale del film Frankenstein gli procura uno
choc culturale da cui nascerà il gusto pronunciato per le “controculture”, come
erano allora considerate la fantascienza, il fantasy, i comics Marvel e i petits formats provenienti dall’Italia (Akim, Captain Swing e Kriminal). Ancora liceale, Delcourt nel 1972 assiste in una
libreria di Lille a un’incredibile seduta di dediche, in cui sono riuniti Hergé, Jacobs, Franquin, Uderzo, Pratt e Gotlib! Per lui
è una sorta di Big Bang. Diviene collezionista di volumi di bedé fior di conio.
La
visione a Los Angeles dei film Guerre
Stellari e I Predatori dell’arca
perduta, con conseguente entusiastica e personale intervista a Harrison Ford, lo spinge ad abbandonare
gli studi di economia per diventare giornalista. Nel 1985 diviene caporedattore
di Pilote. L’anno successivo, nel
corso di una grave crisi economica che scuote il mondo della bedé per cui Charlie Mensuel si fonde con Pilote, lascia Dargaud e fonda una casa editrice con il proprio cognome, la Guy Delcourt Productions.
Thierry Cailleteau |
Nel 1988 incontra una generazione di autori ancora sconosciuti (Ayroles, Masbou, Mazan, Turf, Wendling …), allievi presso l’École des Beaux-Arts d’Angoulême; essi condividono con lui la passione per la science-fiction e il fantasy. Gli danno fiducia collaborando a bedé che rientrano in quei due generi avventurosi, divenendo in breve gli autori pilastro della casa editrice. E questo è stato il suo punto di forza, avere puntato coerentemente su una nuova generazione di talenti, connotando il proprio marchio con una vera dimensione generazionale.
Dotato
di una tenacia e un intuito incredibile, Delcourt
è sempre riuscito a trasmettere le sue convinzioni e il suo inarrestabile entusiasmo
al proprio staff.
Negli
anni il Groupe Delcourt, come ora si
chiama, ha puntato sulle bedé per la gioventù dando spazio a innumerevoli
giovani talenti, che hanno creato serie di successo per il grande pubblico. Ha
lanciato firme ormai famose come Trondheim,
Sfar, Delisle, Ayroles, Masbou, Turf, Wendling, Plessis, Morvan, Corbeyran e
tanti altri ancora.
Nel
1993 lancia la celebre collana Terres de
Légendes, tutt’ora presente, che contiene alcune delle sue più famose
serie.
Dal
1996 pubblica Delcourt Planéte,
periodico pubblicitario trimestrale distribuito gratuitamente nelle librerie,
contenente brevi schede sulle novità editoriali della casa editrice, arrivato fino
a oggi con il numero 89.
Ci
sono, inoltre, i cataloghi annuali che danno un’idea dei titoli prodotti.
Nel
2001, quindicesimo anniversario della sua casa editrice, l’editore organizza
per alcuni anni nel Bercy Village (Paris XIIe) il Festival BD Delcourt, poi dal 2012 divenuto
Festival BD Delcourt-Soleil in
collaborazione con la FNAC Bercy Village; in esso ha modo di presentare diecine
e diecine di autori che producono bedé per lui. Nel medesimo anno da alle
stampe la rivista Pavillon Rouge, di
cui diremo.
Nel 2002 irrompe sul mercato dei
manga con il marchio Akata. Nel 2004
con la Soleil Productions, casa
editrice concorrente nel regno del fantasy con il celebre Lanfeust de Troy, fondata nel 1989 da
Mourad Boudjellal, crea la Delsol, una struttura unica di
diffusione per le pubblicazioni dei due marchi, mentre affida la distribuzione
ad Hachette. Nel 2005 acquista il marchio francese Tonkam, che pubblica manga, e per l’occasione inizia a studiare il
giapponese.
Nel 2006 è nominato Cavaliere dell’Ordine Nazionale del Merito
dal ministro della cultura francese. Nel 2008 acquista il catalogo di bedé di Robert Laffont e nel 2011 quello della Soleil Productions, divenendo così il
maggior produttore di bedé fantasy.
Nel 2014 crea l'Académie Brassart Delcourt, una scuola di fumetti parigina. Nel
2016 nasce il dipartimento Delcourt
Literature, per autori francesi e stranieri.
Nel 2017 entra nel capitale de La Revue Dessinée, rivista trimestrale dedicata
all’informazione e alle notizie di attualità proposte sotto forma di bedé,
la quale edita anche Topo, magazine per adolescenti.
Oggi il catalogo Delcourt si caratterizza per il suo eclettismo, presentando bedé,
comics anglo americani, manga, racconti umoristici, avventurosi ed erotici,
serie per la gioventù e graphic novel, per un totale di novemilacinquecento
titoli suddivisi in una ventina collane adatte per tutti i gusti.
Nessun commento:
Posta un commento