Forse non
tutti sanno che Raymond Macherot, il
papà di Chlorophylle
(Mignolino e
Clorofilla) pubblicato in Italia nel periodo bédé del glorioso Corriere dei Piccoli, in realtà aveva
cominciato come disegnatore realista.
Quando si
era presentato per collaborare con il settimanale Tintin aveva proposto una storia di ambientazione medioevale con
cavalieri e castelli, dal titolo Le Chevalier Blanc di cui aveva scritto anche i
testi.
Le Chevalier Blanc
vedrà in seguito la luce sul periodico belga, ma con cinque episodi realizzati
dai coniugi Funken tra la fine del
1953 e il 1958. I primi due sono anche apparsi in Italia sulla prima edizione
del Corrierino-Estate nel 1964.
Sulla base
di quelle pagine Macherot comincia
così a realizzare alcune brevi storie realistiche di poche pagine, che appaiono
su Tintin nella prima metà del 1953.
L’homme qui tua le Diable
(5 tavole) Tintin n.14 del 8/4/1953
Sono episodi autoconclusivi che iniziano direttamente sulla copertina della
pubblicazione.
L’odyssée du “Flandre Impériale”
(4 tavole) Tintin n.17 del 30/4/1953
Già nella
quarta abbandona lo stile realistico e si cimenta con il genere umoristico,
verso cui via via si sente più portato.
Les perles de la reine (5tavole) Tintin n.27 del 9/7/1953. |
Per nostra,
e sua, fortuna un giorno viene sorpreso dall’editore mentre disegna un topino
che sgranocchia una carota, per rilassarsi un po’. Da questo evento casuale l’invito
a realizzare una serie alla “Disney” ambientata tra i piccoli animali del
bosco.
Per sondare
il terreno Macherot realizza Mission Chèvrefeuille
(Missione
Caprifoglio), di cui abbiamo già parlato, ponendo le basi della
serie che nel giro di qualche anno lo farà definire il “poeta della bédé”.
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