Tra la fine del 1973 e l’inizio del 1974 Van Hamme scrive Histoire sans héros e la propone a
Greg, a quel tempo redattore capo di Tintin.
Non è semplice farla pubblicare perché lo scrittore è alle sue prime
esperienze nel campo e gli editori preferiscono le serie per poterle
eventualmente rieditare successivamente in una collana di album. A dar man
forte al giovane sceneggiatore che si guadagna il pane lavorando ancora per la
Philips interviene Dany, a cui viene
consegnata la sceneggiatura e che già conosce e frequenta Van Hamme.
Il
disegnatore è già un nome affermato e la storia gli dà l’opportunità di
cimentarsi per la prima volta con la bédé realistica dopo il suo successo nel campo umoristico con Oliver Rameau.
Grazie al suo interessamento e alla disponibilità a illustrarla, nell’estate del
1975 Histoire
sans héros appare così sul settimanale belga suddivisa in capitoli,
secondo questa nuova usanza in voga nei periodici di quegli anni.
L’album seguirà ma solo alcuni anni dopo per le comprensibili
titubanze di Maurice Leblanc, patron
delle Editions du Lombard , a cui
ovviamente non sfuggiva anche il fatto che la storia oltre a essere un one-shot
era anche, come evidenziava il titolo, non solo senza personaggi positivi ma
anche senza un vero protagonista attorno al quale ruotasse tutta la vicenda e
nel quale i lettori potessero immedesimarsi.
L’album vende abbastanza da allontanare le più pessimistiche
previsioni, ma non certo da essere definito un successo. Oggi comunque, dopo
più di quarant’anni, piano piano è arrivato a toccare quota 100.000 copie.
La collaborazione tra Van
Hamme e Dany prosegue con un
nuovo personaggio seriale, Arlequin,
la cui storia editoriale è breve e fallimentare nel giudizio sia del pubblico
che dei critici.
Devono passare venti anni prima che i due lavorino di nuovo
insieme e questa volta per qualcosa di più unico che raro nel campo della bédé:
dare un seguito alle vicende dei sopravvissuti del volo Conair precipitato
nella giungla amazzonica. Vingt ans apres nel 1997 dichiara apertamente nel
titolo sia il tempo passato nella vicenda dei superstiti della tragedia che
quello dalla pubblicazione del volume, oltre a manifestare un per niente velato
omaggio all’autore dei Tre Moschettieri.
Ecco quindi che lo one-shot si evolve in un particolarissimo dittico che non ha
affatto voglia di concludere la sua vita neanche allora, visto che, in
occasione della riedizione come integrale in unico volume, viene arricchito da
alcune pagine di testo dove Largo Winch (sì, proprio lui!) narra l’origine
della storia e da cinque tavole di raccordo tra la prima e la seconda parte.
Histoire sans héros-Vingt ans après è una bédé
decisamente particolare. Oltre a spostare continuamente l’attenzione sui
diversi personaggi mostrandone aspetti positivi e subito dopo negativi e poi
ancora positivi, presenta due diverse scritture sia nella sceneggiatura che nei
disegni.
Vent’anni sono passati pure per Van
Hamme e Dany e se il primo
padroneggia molto meglio lo sviluppo della storia e la fluidità degli eventi,
il secondo ha superato le asperità grafiche della sua prima avventura in campo
realistico.
In Italia le due parti sono apparse del 1997 su Skorpio e torneranno settimana prossima
nel nuovo numero degli Albi Avventura
della Gazzetta dello Sport, con
parte dei contenuti aggiunti nel 2007 in occasione della pubblicazione
dell’integrale.
- Histoire sans
héros (46 tavole)
Tintin ed.belga
dal n.24 (10/06/1975) al n.32 (5/8/1975)
Tintin
l'hebdoptimiste (ed.francese) dal n.127 (10/06/1975) al n.135 (5/8/1975)
Album Le
Lombard 1977
Integrale,
Le Lombard 1997
- Storia senza eroi
Skorpio dal n.19 al n.22 del 1997,
Eura Editoriale
Albi Avventura n.35, La Gazzetta dello Sport 2019
- Vingt ans aprés
Album Le
Lombard 1997
Integrale,
Le Lombard 1997
- Vent’anni dopo
Skorpio dal n.32 al n.36 del 1997,
Eura Editoriale
Albi Avventura n.35, La Gazzetta dello Sport 2019
3 commenti:
Splendido articolo!
Avete informazioni sulle prossime uscite degli Albi Avventura?
Nel prossimo post.... :-)
W.E.S.T x 3 volumi
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