La
sua passione per la science-fiction torna nel racconto La Survivante pubblicato su L’Echo des
savanes dal solo Gillon. Dopo un
improvviso Olocausto Nucleare che ha fatto scomparire l’umanità, lasciando
intatti tutti gli edifici e le cose, compresi i robot, rimane una
sopravvissuta, che si ritrova unico essere vivente in una Parigi di un futuro
non tanto lontano, spettrale, con i famosi monumenti preservati da strutture
trasparenti e dominata dai robot.
Il tema del sopravvissuto all’estinzione
della razza umana sulla terra è presente nel genere letterario già con La nube purpurea (1901) di Matthew Phipps Shiel, ripreso poi nella
celebre serie televisiva Ai Confini
della realtà con l’episodio Tempo di
leggere (1959), e riproposto infine in numerosi romanzi e film successivi,
possibilmente mescolato con quello più recente degli zombi, la cui minaccia ha
sostituito nell’immaginario popolare quella dell’Olocausto atomico.
La donna,
di nome Aude, si ritrova da sola, padrona
della Ville Lumiére attorniata da fin
troppo servizievoli robot. Il tema del pericolo di una sudditanza dell’uomo dai
robot è già stato ben sviluppato in alcuni racconti di fantascienza pubblicati
negli EC Comics di Bill Gaines negli anni Cinquanta e da Russ Manning nel suo Magnus the robot
fighter negli anni Sessanta, senza però sconfinare nell’erotismo,
ovviamente! Infatti la nostra protagonista, nel disperato tentativo di
sopravvivere in quella solitudine, accetta anche momenti di amore con un robot,
il quale tende a isolarla anche dai pochissimi altri esseri umani sopravvissuti,
arrivando perfino a uccidere freddamente per gelosia e per mantenere il
predomino sulla fragile donna.
La protagonista è dunque in perenne cerca di
fuga dalla solitudine che la circonda e dalla schiavitù sessuale in cui è
caduta. La protagonista rientra nella folta schiera di personaggi femminili
libertini e provocanti, che in quegli anni abbondavano sulla scena della bédé,
dirette discendenti di Barbarella. Alcune scene hard di mecha-sex e di
sesso praticamente esplicito sono una dimostrazione della libertà creativa che
la nota rivista francese permetteva agli autori.
Aude mette al mondo un
figlio, di nome Jonas, allevato dai
freddi robot, il quale crescendo intuisce in quale prigione senza frontiere sia
costretto a vivere con la madre; alla fine si ribella alla tirannia dei robot
usando l’unica arma a sua disposizione, il disprezzo umano, assolutamente
incomprensibile per i robot.
Il
tema della solitudine è un poco il leit-motiv di tutta la produzione di Gillon, l’autore di bédé che più sembra
avere legami culturali con l’esistenzialismo francese postbellico. Il racconto
sembra una metafora sull’uomo che sta isolandosi sempre più per l’abuso di apparecchiature digitali che ne controllano la
vita e questa pessimistica ipotesi è fatta dall’autore in tempi non sospetti,
come solo un vero scrittore di anticipazione sa fare. Il tutto è magnificamente
illustrato nei suoi magnifici disegni, in cui si dimostra padrone del mezzo
fumetto, eccelso disegnatore e ottimo soggettista!
Oltre al primo episodio pubblicato su Blue e Totem, La Sopravvissuta
ha avuto diverse edizioni italiane proposte da Nuova Frontiera e un'integrale edita da Magic
Press.
La Survivante
Testi
e disegni di Paul Gillon
1 - La survivante
Albin
Michel\Sefam 1985
- La sopravvissuta
Totem II serie dal n.21 al
n.26, Nuova Frontiera 1986/87
Blue dal n.18 al n.21, Blue
Press 1992
Bronx Story 1, Nuova
Frontiera 1995
La sopravvissuta, Nuova
Frontiera 1999
La sopravvissuta
l’integrale, Magic Press 2011
2 - L'heritier
Albin
Michel\Sefam 1987
- L'erede
Bronx Story 2, Nuova
Frontiera 1995
La sopravvissuta, 1999, Nuova
Frontiera
La sopravvissuta
l’integrale, Magic Press 2011
3 - La revanche
Albin
Michel\Sefam 1988
- La rivincita
Bronx Story 3, Nuova
Frontiera 1995
La sopravvissuta, 1999, Nuova
Frontiera
La sopravvissuta
l’integrale, Magic Press 2011
4 - L'ultimatum
Albin
Michel\Sefam 1991
- Ultimatum
Bronx Story 4, Nuova
Frontiera 1995
La sopravvissuta, 1999, Nuova
Frontiera
La sopravvissuta
l’integrale, Magic Press 2011
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