Poi
quando dal 1958 iniziò la produzione di epici racconti sul conflitto mondiale
nelle collane Picture Library della
inglese Fleetway, scritte da ex
soldati britannici e disegnate dai migliori autori europei, italiani compresi,
fra cui Hugo Pratt, esse furono
pubblicate negli albi in formato digest (petits formats o PF) della Impéria, importate dall’agenzia Graph-Lit di François Bokor, che deteneva i diritti di riproduzione dell’inglese
Fleetway, della spagnola Bruguera e delle italiane Dardo e A.V.E. (Il Vittorioso).
Il
successo fu istantaneo, nacquero strutture editoriali appositamente create per
quel mercato di Bedé popolari, uscirono centinaia di testate in PF, zeppe di racconti avventurosi non firmati, per cui è difficile
risalire agli autori provenienti da tutta l’Europa.
Tali storie sono state definite in maniera
dispregiativa dagli educatori dell’epoca “bandes dessinées de gare” (fumetti da
stazione), per dire di nessuna importanza e questo senza tenere in nessuna
considerazione le altissime tirature di alcune testate. Il successo dei PF durò
fino agli Anni Ottanta.
In
Italia i racconti della Fleetway
furono tradotti dalla Dardo dell’editore
Gino Casarotti, in particolare
quelli bellici apparvero nella celebre Collana
Eroica, che diede il via in Italia a un fenomeno editoriale, copiato da
altri editori.
Per il mercato dei PF Artima
creò nel 1956 una consociata chiamata Arédit,
parola composta dalle iniziali di ARtima ÉDITions. Sotto quel marchio uscirono il pilota Ray
Halcotan (1960) di Jean-Pierre Decoudun,
Sergent Gorille (1971), scritto da Eugenio
Sotillos Torrent e disegnato da Alan
Doyer, apparso anche su Banzai, tradotto
in Italia dalla M.C. nel 1972 con il
titolo Joe
Gorilla,
Kamikaze, Feu,
Tony Ciclone,
Typhon,
King, Téméraire,
Commando,
WHAM!
Nel 1946, il
disegnatore Robert
Bagage creò a Lione una propria casa editrice, le Éditions du Siècle,
sotto il cui marchio pubblicò alcune collezioni di récits complets in grande formato con personaggi western,
esotici, tarzanidi.
Fra i tanti anche un
marine, Sergent Garry di Félix Molinari, iniziato nel 1948 e poi
proseguito nei PF dal 1964 al 1986. Le copertine erano del medesimo Robba. Il personaggio è stato tradotto dal 1965 al 1967 in
37 numeri della testata Garry l’asso dei marines della Dardo. Molinari ha disegnato anche
storie per la serie Les Tigres Volantes su Tora e il super eroe Super-Boy sull’omonima testata.
Nel 1951, Bagage trasformò le Éditions du Siècle in Éditions Impéria, con cui propose un
gran numero di testate tascabili per tutti i gusti, contenenti racconti
umoristici, western, bellici, marinari, polizieschi, di cappa e spada e di
spionaggio, per la maggior parte con produzioni italiane, spagnole e
britanniche, pubblicate in Italia dalla Dardo.
Gérard Thomassian, noto esperto sui
PF, ha pubblicato l’unico saggio sull’Impéria
nel 1994.
Altro personaggio
era Sergent Guam (1972), su testi di Sotillos Torrent e disegni di artisti
spagnoli che collaboravano con la Impéria,
Pedro Ananos, Aureli Bevia i Pascual, Jaime
Foms e altri. Le copertine erano, come quasi tutte quelle dell’Impéria, del nostro Rino Ferrari.
Altre testate
belliche in PF dell’Impéria erano Battler Briton
(1958), Agent
Secret X-13 (1960),
Rapaces (1961), Attack (1960), Panache (1961),
Navy (1963) e Rangers (1964), Tora (1974).
Non mancano infine
PF di guerra presso la casa editrice Edi
Europ:
Marines (1963), Vatour (1964),
Tigre (1965), Bill Barnes,
Tobrouk (1969),
Guerilla (1970),
Nel 1948 Jean Chapelle fondò una nuova struttura
editoriale, la Société Française de
Presse Illustrée (S.F.P.I.), con
cui pubblicò numerose produzioni francesi, fra cui Cap 7 (1959) dedicato a storie di
guerra.
Anche la Lug di Marcel Navarro pubblicava sul PF Baroud un personaggio che si muoveva
nel conflitto mondiale, Sergent Canon (1965), disegnato dal nostro Annibale Casabianca,
mentre per la Societé d’Editions
Genérales uscì Super Smash (1963).
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