Abbiamo già scritto di una preferenza di Paul Gillon per la fantascienza, infatti non è un caso che i suoi lavori più noti e tradotti in Italia siano proprio le due opere che rientrano nel genere fantascientifico. Indubbiamente l’uso delle parole Naufraghi e Sopravvissuta nei titoli delle due bellissime storie la dicono lunga anche sulla sua idea di un mondo futuro, un’idea totalmente pessimistica.
Abbiamo
anche scritto della pubblicazione in Francia sul settimanale Chou-Chou de Les Naugrafes du
temps, nato dalla collaborazione di Gillon con Jean-Claude
Forest, il papà di Barbarella. Il progetto iniziale dei due amici si
basa su di una stretta collaborazione: Forest
scrive e Gillon disegna e partecipa
alla stesura del soggetto. I due autori, almeno nei primi quattro episodi
realizzati insieme, hanno un approccio differente alla science-fiction e la
saga nasce dalla fusione di tali diverse impostazioni, fino alla rottura avvenuta
nel 1977.
Forest,
come già in Barbarella,
usa la science-fiction come pretesto per invenzioni assurde e deliranti, spesso
sotto un’ottica satirica e surrealistica che permette con originalità di andare
oltre gli scenari classici del genere. Alcuni personaggi infatti portano
l’impronta di Forest, come Quinine,
dai comportamenti incoerenti simili a quelli di Barbarella. Il soggettista ha ancora
in mente i legami fra la sci-fi e la magia meravigliosa, la sua è una visione
più superficiale, derisoria.
Gillon,
invece, è più accademico, più serio, più scientifico e quindi anche più freddo.
Il suo tratto è estremamente preciso, il suo senso della composizione rende
ogni tavola un piccolo capolavoro grafico. Grazie a un efficace stile realista,
riesce a rendere credibili le creazioni di Forest,
anche quelle più folli. I Naufraghi sembrano
la versione più realista di Barbarella.
Ovviamente è normale che queste due diverse impostazioni alla fine entrino in rotta di collisione, per cui Forest preferisce abbandonare la collaborazione dopo il quarto volume. Nel 1977, Gillon riprende da solo la serie su Métal Hurlant, portandola a conclusione nel decimo volume pubblicato nel 1989.
Ovviamente è normale che queste due diverse impostazioni alla fine entrino in rotta di collisione, per cui Forest preferisce abbandonare la collaborazione dopo il quarto volume. Nel 1977, Gillon riprende da solo la serie su Métal Hurlant, portandola a conclusione nel decimo volume pubblicato nel 1989.
La
serie racconta il viaggio nel tempo e nello spazio di Christopher Cavallieri,
un uomo ibernato del XX secolo che si risveglia mille anni dopo, nel 2990. La
sua missione, insita in lui come un gene nel DNA, è di ritrovare il suo
equivalente femminile, Valérie, con cui deve combattere i Trasses, intelligenti
ratti extraterrestri che hanno invaso i pianeti colonizzati dall’Uomo. Una
ricerca durante la quale ha modo di scoprire alleati e nemici in una galleria
fantasiosa di personaggi, quali: Mara, donna perdutamente innamorata di
Christopher, il maggiore Lisdal, la prostituta mutante Quinine, il cinese blu Kouli,
il Tapiro, sorta di re della criminalità intergalattica, antesignano dello
Jabba the Hutt di Guerre Stellari, Saravone Leobart, Otomoro, Zoltan Kepregeny,
il telepatico ermafrenolangeride Philos, il robot androide Bebbé, Karlain e
tanti altri.
Ritornati
su una Terra agonizzante, i protagonisti trovano un’umanità deformata e degenerata
nel corpo e nello spirito e alla fine si allontanano dal pianeta mentre il
destino dei due superstiti del XX secolo rimane come in sospeso. Forse l’autore
pensava di proseguire la serie, cosa che non è avvenuta.
Non
mancano descrizioni di popolazioni, faune e flore spaziali fantasiose e strane.
Il racconto è molto movimentato, si può dire che quasi in ogni tavola disegnata
succeda qualcosa. La lettura lascia nel lettore una sensazione senso di moto
perpetuo associato a opprimente pessimismo. In Italia è stato tradotto dalla Milano Libri, dalla Eura, da Nuova Frontiera e dalla E.P.C
(L’Eternauta) e infine in versione integrale dalla Cosmo.
Les Naufrages du temps
di Jean-Claude Forest (testi) e Paul Gillon (disegni)
1 - L'étoile endormie
Chouchou
dal n.1 del 12/11/1964 al n.9 del 7/1/1965 (prime
15 tavole)
Album
Hachette 1974
- La stella addormentata
Alter
Linus dal n.6 al n.9 del 1975, Milano Libri
volume
1, 1978, Milano Libri Edizioni
Skorpio
dal n.36 al n.40 del 2009, Eura Editoriale 2009
Naufraghi del tempo 1,
Serie Grigia 5, Cosmo 2014
2 - La mort sinueuse
Album
Hachette 1975
- La morte sinuosa
Alter
Linus dal n.10 al n.11 del 1975, Milano Libri
volume 1, Milano Libri 1978
Skorpio
dal n.41 al n.45 del 2009, Eura Editoriale
Naufraghi del tempo 1,
Serie Grigia 5, Cosmo 2014
3 – Labyrinthes
Album
Hachette 1976
- I labirinti
Alter
Linus dal n.4 al n.8 del 1976, Milano Libri
Skorpio
dal n.46 al n.50 del 2009, Eura Editoriale
Naufraghi del tempo 1,
Serie Grigia 5, Cosmo 2014
4 - L'Univers cannibale
Album
Hachette 1976
- L'universo cannibale
Alter
Alter dal n.2 al n.7 del 1977, Milano Libri
Skorpio
dal n.51 del 2009 al n.40 del 2010, Eura Editoriale
Naufraghi del tempo 2,
Serie Grigia 6, Cosmo 2014
di Paul Gillon (testi e disegni)
5 -
Tendre chimère
Metal Hurlant
dal n.17 (05/77) al n.21 (09/77)
Album Les Humanoïdes Associes 1977
- Tenera chimera
Alter
Alter dal n.1 al n.4 del 1978, Milano Libri
Skorpio dal n.3 al n.7 del
2010, Eura Editoriale
Naufraghi del tempo 2,
Serie Grigia 6, Cosmo 2014
6 -
Les maîtres-rêveurs
Metal Hurlant dal n.26 (02/78) al n.32 (08/78)
Album Les Humanoïdes Associes 1978
- I “maestri sognatori”
Naufraghi del tempo 2,
Serie Grigia 6, Cosmo 2014
7 -
Le sceau de Beselek
Metal Hurlant dal n.37 (01/79) al n.43 (08/79)
Album Les Humanoïdes Associes 1979
- Il sigillo di Beselek
Collana Metal 4, Edizioni
Nuova Frontiera 1982
Naufraghi del tempo 3,
Serie Grigia 7, Cosmo 2015
8 - Ortho-Mentas
Metal Hurlant dal n.57 (11/80) al n.63 (05/81)
Album Les Humanoïdes Associes 1981
- Ortho-Mentas-Orto-Menti
Collana Metal 8, Edizioni
Nuova Frontiera 1982
Naufraghi del tempo 3,
Serie Grigia 7, Cosmo 2015
9 – Terra
Metal Hurlant dal n.94 (12/83) al n.97 (03/84)
Album Les Humanoïdes Associes 1984
- Terra
L'Eternauta dal n.41 al n.46,
edizioni EPC 1985/86
Naufraghi del tempo 3,
Serie Grigia 7, Cosmo 2015
10 - Le cryptomére
Album Les Humanoïdes Associes 1989
- La criptomadre
Naufraghi del tempo 3,
Serie Grigia 7, Cosmo 2015
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