Un
malvagio è colui che si compiace del male che provoca,
una figura quindi da non prendere a modello, ma l’universo del fumetto, come
ben sappiamo, è dominato da un concetto zoroastrico di lotta perenne fra il
bene e il male, per cui il cattivo di turno è un protagonista necessario perché
serve a mettere in luce la positività dell’eroe; in un fumetto bene e male sono
complementari come lo yin e lo yang.
Nel mondo della BD abbondano i cattivi: da Gargamella ai Dalton, da Rastapopulos a Olrik, dal Camaleonte a Zorglub, da Arbace a Mister Choc, da Lady X a Kriss di Valnor, tanto per citare alcuni
noti, ma raramente sono stati messi alla ribalta soprattutto fino agli Anni
Sessanta, essendo improponibili come modelli per la gioventù. Oggi i tempi sono
cambiati e tali personaggi possono finire sotto le luci dei riflettori della
ribalta.
Recentemente il settimanale Le
Journal de Spirou, il più longevo e diffuso (300.000 lettori a settimana) in
Europa, edito dalla Dupuis dal
lontano 1938 e diretto fino a pochi giorni fa da Frédéric Niffle, ha dedicato il n.4117 dell’8 marzo 2017 alle
figure dei cattivi, visti ovviamente da un’angolazione umoristica.
In copertina del numero in questione, intitolato Spécial Méchants Spirou, un primo piano
di Zorglub, disegnato da José Luis Munuera, introduce all’argomento che è
sviluppato da tutti gli autori presenti in quel numero.
All’interno c’è la prima puntata di La Fille du Z, scritta e disegnata dal
medesimo Munuera dopo quattro tomi
di Spirou et
Fantasio; il
racconto fa parte della collana Le Spirou de….
Nella puntata la storia si svolge nel centro storico di Bruxelles,
dove lo scienziato cattivo creato da Franquin
cerca di proteggere la propria figlia adolescente di 16 anni, pardon, di 16
anni e mezzo, come specifica la ragazzina di nome Zandra, dalle avances dei
suoi coetanei, non capendo che i tempi sono cambiati e che un genitore deve
rispettare l’intimità dei propri figli, i quali in materia sessuale ne sanno
molto di più degli adulti.
Simpatica la considerazione della ragazza sul fatto di essere “la figlia di una caricatura di un cattivo di
un film di James Bond”!
Nell’intervista a Munuera che precede la puntata, intitolata La face cachée de Zorglub, l’autore ammette di considerare lo scienziato megalomane come un
cattivo ambiguo e complesso, un poco gaffeur, la cui cattiveria, però, è frutto
più di vanità che di una natura veramente malvagia. Lo considera alla stregua
degli scienziati nei primi film di Bond, appunto! E proprio per tali
contraddizioni il personaggio esercita su di lui una forte attrattiva.
All’interno del periodico un articolo del saggista Hugo Dayez su Mister Choc, il cattivo di Tif et Tondu, le cui prime storie sono
in corso di pubblicazione nella serie integrale di Nona Arte. Anche in questo
caso si tratta di un altro cattivo che ritorna in auge sulle pagine del
blasonato periodico belga. Infatti è ripreso da Stephane Colman che, con l’entusiastico avvallo di Maurice Rosy, narra in un prequel come
un giovane inglese diviene il principe del crimine.
Zona Bedé è sempre stata attenta a mostrare gli artisti italiani che fanno
breccia sul mercato franco-belga e in questo numero è una piacevole sorpresa trovare
Magic 7, disegnato da Rosa La
Barbera e Giuseppe Quattrocchi
con colori di Giovanni Marcora, su
testi di Thierry “Kid” Toussaint.
Sempre graffiante la serie L’Année de Gaston, omaggio al
simpatico personaggio di André Franquin.
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