giovedì 30 gennaio 2014

Antonio Sarchione



Classe 1969, Antonio Sarchione è il disegnatore italiano che in terra francese sta riscuotendo un grandissimo interesse di critica e di pubblico. Nel settembre 2012, il suo volume Sept Pistoleros è stato al secondo posto nella classifica delle vendite francesi ed è stato inserito tra i migliori 20 «one-shot» dell’anno.

Antonio, quando ti sei avvicinato al fumetto?

AS: Sono sempre stato un appassionato di fumetti. Come quasi tutti i bambini, mi divertivo a disegnare i miei personaggi preferiti, l’Uomo Ragno, Goldrake, ecc …, poi, durante la prima adolescenza, ho scoperto che era una vera e propria passione e che non mi sarebbe dispiaciuto farlo come lavoro. Quando avevo circa vent’anni ho iniziato, come tutti gli aspiranti disegnatori, a spedire le fotocopie delle mie tavole alle case editrici. Mi risposero la Star Comics e la Granata Press e ho iniziato, così, ad approcciarmi al mondo del lavoro, confrontandomi con veri professionisti che mi diedero i primi consigli … e le prime stroncature, che sono, comunque, servite a maturare. Un paio di anni più tardi, mi contattò Gigi Simeoni per inserirmi nell’equipe di Hammer. Tra l’altro, come disegnatore di fumetti sono autodidatta, ho frequentato scuole d’arte, ma in quel contesto il fumetto è trattato solo marginalmente. Gli studi accademici mi hanno dato le basi per poi proseguire da solo.



Dopo l’esperienza di Hammer e Samuel Sand per la Star Comics, sei approdato al mercato francese con la mini-serie Fédération pubblicata dalla Soleil Productions. Come è avvenuto questo passaggio? 

AS: Dopo Hammer e Samuel Sand iniziò un periodo nero perché non riuscivo a trovare lavoro. Nel frattempo ero entrato a far parte del corpo docenti dell’Accademia del Fumetto a Pescara e, trovandomi a stretto contatto con altri disegnatori, sono cresciuto molto sotto il profilo professionale. Per farla breve, nel 2002 mi sono fissato un out out, ho preparato la classica cartellina e sono partito per Angoulême … dove, per fortuna, ho fatto centro al primo colpo! La Soleil mi mise in contatto con Dominique Latil dicendomi: «… proponetemi una storia e poi vediamo …». La storia si chiamava Fédération!



Poi è arrivata la Delcourt che ti ha affidato C.O.P.S., un lavoro molto interessante pubblicato anche in Germania. Ci sono possibilità per un’edizione italiana?

AS: Con la Soleil purtroppo le cose non andarono molto bene, Fédération fu chiuso al secondo numero sui tre previsti, ma non mi scoraggiai e mi proposi alla Delcourt. Così, poco prima di finire Fédération, fui ingaggiato per disegnare C.O.P.S., una serie tratta da un famoso gioco di ruolo francese. Il fumetto riscontrò inizialmente uno scarso interesse ma, fortunatamente, la casa editrice e l’editor, David Chauvel, rimasero soddisfatti del lavoro, non mi usarono come capro espiatorio e mi dirottarono su altri progetti insieme al mio amico Luca Blengino. Ancora oggi, e nonostante tutto, C.O.P.S. ha un suo seguito e addirittura, come sottolineavi, è stato pubblicato in Germania in una doppia versione: una normale e una speciale con allegato un inedito ex-libris. Non penso che in Italia possa avere una sua edizione, però io lo vedrei bene su riviste come Lanciostory o Skorpio. Per il momento, comunque, nessun interessamento.




Quello in cui spero davvero è un’edizione italiana di Le casse: Gold Rush - Yukon 1899... e Sept Pistoleros!




Le maggiori soddisfazioni sono arrivate proprio da questi due western scritti da Luca Blengino. É evidente che ti trovi particolarmente a tuo agio con questo genere …

AS: Si, con Gold Rush, per quanto mi riguarda, le cose sono andate alla grande. L’albo ha venduto molto bene, non possiamo definirlo un best seller, ma per gli standard del periodo è stato un successo. La Delcourt ci propose, allora, un album per la seconda stagione della prestigiosa collana Sept.



Ne fui molto onorato ma non sapevo ancora quale fosse l’ambientazione della storia che ci sarebbe stata assegnata. Poi, una sera, Luca mi comunica: «…  David ha detto che la storia è un omaggio agli spaghetti western, te la senti ? …». Con grande entusiasmo ho risposto immediatamente di sì. Continuare con il western era la cosa più logica, inoltre avevo fatto un enorme lavoro di studio e documentazione aiutato dal grande Peppe Barbati, che aveva messo a mia diposizione la sua esperienza, il suo archivio e perfino le sue pistole e i suoi fucili! Una proposta irrinunciabile ... considerando che, dopo la fantascienza, il mio secondo amore è proprio il western! Non sta a me giudicare la bontà del lavoro, ma posso confermare che mi sento molto a mio agio con questo genere e che, se potessi, lo ridisegnerei anche domani!




 Attualmente stai illustrando il fumetto storico La Forêt de Pierre. Ci puoi parlare di questo lavoro?

AS: La Forêt de Pierre fa parte di una serie sulle sette meraviglie del mondo antico. É un’idea di Luca che ha scritto anche tutte le storie, sempre sotto la supervisione di Chauvel. Con loro si è creato un affiatamento di squadra molto buono che mi permette di lavorare con tranquillità e mi rende felice. A me è toccata la storia che ruota intorno (e dentro) al tempio di Artemide ad Efeso. Un racconto di pura fantasia, senza pretese di rigore storico, ma che prende spunto da fatti realmente accaduti che portarono alla distruzione del tempio. Gli altri album sono disegnati da Stefano Andreucci, Antonio Palma, Roberto Ali, Tommaso Di Bennato, Carlos Magno e Lionel Marty.




Ci sono nuovi progetti nel tuo cassetto? 

AS: Con Luca e David abbiamo qualche idea da mettere sulla carta e poi ci sarebbe un’altra cosetta … di cui però preferisco non parlare, prima che venga ufficializzato e firmato il contratto …



Sappiamo che sei un appassionato lettore. Quali sono i tuoi autori francesi preferiti?

AS: Al primo posto assoluto, e non solo in Francia, Moebius! Poi, in ordine sparso, Boucq, Arno, Bess, Marini, Cassegrain, Vatine, Ralph Meyer e Juillard.

Grazie e continueremo a seguirti sul tuo blog antoniosarchione.blogspot.it

mercoledì 29 gennaio 2014

L'autore di Murena ci ha lasciato


"Con immenso dolore vi informiamo della morte improvvisa avvenuta ieri di Philippe Delaby all'età di 53 anni." Così comunica la casa editrice Dargaud su Twitter e nel suo blog.

Philippe Delaby è noto in Italia per la serie Murena e per alcuni episodi de Il lamento delle terre perdute. A questo importante autore dedicheremo un articolo nel prossimo futuro.



martedì 28 gennaio 2014

Le copertine inedite di Franquin




Le Journal de Spirou, una delle longeve pubblicazioni settimanali in Francia insieme al Journal de Mickey, ha festeggiato da poco il suo 75mo anniversario. Nel quadro delle celebrazioni di questo vero evento sono usciti numerosi libri sulla gloriosa testata, i suoi personaggi e i loro autori. Uno di questi è Spirou : Toutes les couvertures des recueils du journal, un volume di grande formato (31,4 x 49 cm) che raccoglie tutte le copertine delle raccolte della rivista.
Le raccolte del Journal de Spirou sono un'istituzione pari alla rivista. Escono con regolarità ogni tre mesi e contengono quasi sempre tredici numeri. Sono distribuite come propri e veri volumi cartonati in tutte le librerie francesi e, ovviamente, nelle grandi edicole con reparto librario.
Per moltissimo tempo le copertine sono state illustrazioni create appositamente e con molta cura da parte degli autori del personaggio principale della testata, Spirou. Dopo una decina di raccolte con copertine di Rob-Vel e poco più di Jijé, il compito di attrarre lettori e acquirenti tocca a Franquin.
Per più di venti anni, dal 1945 al 1967, con pochissime eccezioni, oltre 80 raccolte sono rese attraenti da uno dei grandi, indiscussi artisti della Bedé.



Nella primissima copertina da lui disegnata del luglio 1945, "un dejuner sur l'erbe" vede Spirou in compagnia di alcune delle vedette del settimanale: Tif et Tondu di Fernand DineurChevalier Rouge (Red Ryder) di Fred Harman, Caramel di Sirius e Annie l'orpheline di Walsh e McClure. In quegli anni la rivista ospitava molti personaggi americani, anche se a volte con avventure disegnate da autori quali Jijé



Nelle copertine successive, l'illustrazione richiama sempre più le storie di Spirou e Fantasio, che anche all'interno sono quelle disegnate da Franquin, alternandosi con altre che promuovono le star nascenti del settimanale (Valhardi, Buck Danny, Lucky Luke).



Quando cominciano le lunghe avventure create e disegnate da Franquin, le raccolte sono abbellite da piccoli capolavori. Ecco la prima per "Il y a un sorcier à Champignac", dove appare per la prima volta il Conte del piccolo villaggio che deve il suo nome a un provvidenziale regalo di funghi fatto da Jijé a Franquin in crisi creativa nella scelta del nome.



Questa storia non è mai apparsa in Italia. Il Corriere dei piccoli comincia la pubblicazione, a metà del 1962, solo dalla successiva, Spirou et les héritiers.   



La felice stagione creativa di Franquin alle redini delle avventure di Spirou, sia nelle storie che nei nuovi personaggi, si manifesta anche nei disegni per le raccolte. Alcune di queste copertine sono state di recente riproposte nell'integrale di Spirou di Franquin pubblicata in Francia, di cui solo qualche volume per il momento è apparso in Italia per i tipi di Rw-Linea Chiara.





Il volume commemorativo che presenta tutte le copertine contiene anche moltissime riproduzioni dei disegni originali, nei quali si può ammirare la maestria del disegno spesso offuscato dalla colorazione.







Vero è che, nel caso seguente, il clima di mistero evocato dalla versione colorata raggiunge livelli da piccolo capolavoro.



Tutte le copertine sono dedicate da Franquin a Spirou, o vedono l'eroe della testata in compagnia di altri personaggi. Un'unica eccezione viene fatta da Franquin per disegnare la copertina della raccolta 80, a favore di Benoît Brisefer (Poldino Spaccaferro in Italia) per il suo amico Peyo.



Agli inizi degli anni 60, compare Gaston, l'imprevedibile simpatico gaffeur che progressivamente prenderà il sopravvento nel cuore di Franquin e lo spingerà negli anni ad abbandonare le avventure di Spirou e Fantasio.



A metà degli anni 60, ormai stanco dopo un decennio intenso, le illustrazioni di Franquin tornano a essere un'allegra parata dei personaggi della rivista. Il confronto con gli originali consente di vedere le parti realmente disegnate e quelle ritagliate e incollate.





Una copertina disegnata direttamente a colori festeggia il 100mo numero della raccolta.



Nell'estate del 1968, dopo essersi alternato con altri nell'illustrare la copertina delle raccolte, Franquin abbandona il compito e si congeda facendo salutare i lettori dai suoi personaggi che partono in vacanza.



Il volume commemorativo, quasi tutto illustrazioni e un paio di pagine di testo, è stato pubblicato da Dupuis in tiratura limitata e costa circa 120 euro. C'è anche chi, purtroppo, lo propone a un prezzo molto superiore a quello di lancio.

lunedì 27 gennaio 2014

Vetrina del 27 gennaio 2014


Uscite della settimana
(I titoli in verde sono inediti in Italia)


Blueberry 9, Editoriale Aurea


Blueberry (Blueberry, Dargaud)
di Jean Michel Charlier (t) e Jean “Gir” Giraud (d)
16 - Il fuorilegge (Le hors la loi, 1974)
17 - Angel Face (Angel Face, 1975)


LancioStory 4, Editoriale Aurea


Dopoguerra (Après-guerre, Le Lombard)
di Raives e Éric Warnauts (t/d)
1 - La speranza (L'espoir, 2013) 3a parte

Haggarth (Haggarth, Casterman)
di Victor De La Fuente(t/d)
2 - Il gioco degli scacchi (Le jeu d’échecs, 1979) 4a parte

Antares (Antares, Dargaud)
di Leo (t/d)
5 - Episodio 5 (Épisode 5, 2013) 1a parte

Kogaratsu (Kogaratsu, Dupuis)
di Bosse (t) e Michetz (d)
8 - Sotto lo sguardo della luna (Sous le regard de la lune, 1999) 3a parte

Emporio generale (Magasin général, Casterman)
di Régis Loisel (t) e Jean Louis Tripp (d)
8 - Le donne (Les femmes, 2012) 1a parte


Skorpio 5, Editoriale Aurea

HSE - Human Stock Exchange (HSE - Human Stock Exchange, Dargaud)
di Xavier Dorison (t) e Thomas Allart (d)
1 - Borsa umana (Tome 1, 2012) 3a parte


La gioventù di Blueberry (La jeunesse de Blueberry, Dargaud)
di François Corteggiani (t) e Colin Wilson (d)
9 - Il prezzo del sangue (Le prix du sang, 1994) 3a parte

Vasco (Vasco, Le Lombard)
di Gilles Chaillet (t/d)
14 - Sortilegi (Sortilèges, 1996) 1a parte


Serie verde 5, Editoriale Cosmo


Millennium (Millénaire, Les Humanöids Associées)
di Richard D. Nolane (t) e François Miville-Deschênes (d)
3 - Il respiro del diavolo (L'haleine du Diable, 2005)
4 - I Vangeli avvelenati (Les évangiles empoisonnés, 2007)
5 - L'ombra dell'Anticristo (L'ombre de l'Antéchrist, 2009)


Lucky Luke 28, I Fumetti de La Gazzetta Dello Sport


Rantanplan (Rantanplan, Dargaud-Lucky Productions-Lucky Comics)
di Xavier Fauche e Jean Léturgie (t) e Morris e Michel Janvier (d)
4 - Il clown (Le clown, 1993)

Lucky Luke (Lucky Luke, Dupuis-Dargaud-Lucky Productions-Lucky Comics)
di Lo Hartog Van Banda (t) e Morris (d)
52 - Fingers (Fingers, 1983)


Michel Vaillant 61, I Fumetti de La Gazzetta Dello Sport


Julie Wood (Julie  Wood, Le Lombard, EDI-3)
di Jean Graton (t/d)
7 - Uragano su Daytona (Ouragan sur Daytona, 1980) 1a parte

Michel Vaillant (Michel Vaillant, Le Lombard, Graton éditeur)
di Philippe Graton (t) e Jean Graton (d)
62 - Lo $pon$or (Le $pon$or, 1999)


Ancora in edicola


Cosmo Color 5, Editoriale Cosmo

Wanted (Wanted, MC Productions)
di Simon Rocca (t) e Thierry Girod (d)
5 - Superstition Mountains (Superstition Mountains, 2000)


Serie blu 16, Editoriale Cosmo


Il Decalogo (Le Decalogue, Glénat)
di Frank Giroud (t) e Paul Gillon (d)
7 - I congiurati (Les conjurés, 2002)
di Frank Giroud (t) e Lucien Rollin (d)
8 - Nahik (Nahik, 2002)
di Frank Giroud (t) e Michel Faure (d)
9 - Il papiro di Kôm-Ombo (Le papyrus de Kôm-Ombo, 2003)
di Frank Giroud (t) e Franz (d)
10 - L'ultima sura (La dernière sourate, 2003)


Serie gialla 16, Editoriale Cosmo

Bouncer (Bouncer, Les Humanöids Associées)
di Alejandro Jodorowsky (t) e François Boucq(d)
6 - La vedova nera (La Veuve noire, 2008)
7 - Due cuori (Cœur double, 2009)


Serie rossa 15, Editoriale Cosmo

I sentieri di Malefosse (Les chemins de Malefosse, Glénat)
di Daniel Bardet (t) e François Dermaut (d)
1 - Il diavolo nero (Le diable Noir, 1983)
2 - L'attentato (L'attentement, 1984)


Collana Prima 2, Mondadori Comics

La Via della Spada (La Voie du Sabre, Glénat)
di Mathieu Mariolle (t) e Federico Carlo Ferniani (d)
1 - Le ceneri dell'infanzia (Les Cendres de l'enfance, 2013)


Historica 15, Mondadori Comics


Belem (Belem, Glénat)
di Jean-Yves Delitte (t/d)
1 - Il tempo dei naufraghi (Le Temps des naufrageurs, 2006)
2 - Inferno in Martinica (Enfer en Martinique, 2008)
3 - Il vascello penale (Le yacht du bagne, 2009)

4 - L'ultimo viaggio (La dernière traversée, 2011)

sabato 25 gennaio 2014

Marc Franval, il cacciatore senza fucile


Tra le serie del fumetto franco belga che sicuramente avrebbero meritato maggiori fortune c’è quella della famiglia Franval. Il capofamiglia si chiama Marc ed è un cineasta documentarista che, insieme alla moglie Cathy e al figlio Didi, gira il mondo con il suo pulmino rosso Volkswagen T1, impegnato in avvincenti avventure per realizzare cortometraggi e reportage sulla vita degli
animali.


Questa serie realistica venne creata, nel 1963, dal disegnatore belga Édouard Aidans per i lettori del settimanale Tintin. Dopo la prima storia, Chasse le Condor, scritta da Jacques Acar, le sceneggiature vennero realizzate da Yves Duval.



Le avventure pubblicate a puntate sul settimanale Tintin sono state poi raccolte in album e tutte sono state pubblicate in Italia



1 - Chasse le Condor (Le Lombard, 1965) con due avventure da 30 tavole
          Marc Franval chasse le condor
          da Tintin ed.belga dal n.45 del 1963 al n.6 del 1964
          Du sang sur l’ivoire
          da Tintin ed.belga dal n.37 al n.51 del 1964



     Caccia al Condor - Sangue sull'avorio (Classici Audacia n.46, Mondadori 1967)

2 - Visa pour 3 continents (Le Lombard, 1966) con due avventure da 30 tavole
          Visa pour 3 continents
          da Tintin ed.belga dal n.14 al n.28 del 1965
          Alerte aux vautours!
          da Tintin ed.belga dal n.44 del 1965 al n.6 del 1966

     Avventura in 3 continenti - Gli avvoltoi (Classici Audacia n.50, Mondadori 1967)



3 - Sur la piste des kasbahs (Le Lombard, 1967)
          da Tintin ed.belga dal n.20 al n.36 del 1966




    Il tesoro dell'Atlante (Classici Audacia n.53, Mondadori 1967)


4 - Destination Desertas (Le Lombard, 1968)
          da Tintin ed.belga dal n.9 al n.29 del 1967

    Destinazione Oceano (Classici Audacia n.63, Mondadori 1967)



5 - Les pirates de la brousse (Le Lombard, 1969)
          da Tintin ed.belga dal n.17 al n.37 del 1968

    Il mistero di Bazuzu (Corriere dei Piccoli dal n.1 al n.6 del 1969, Editoriale del Corriere della Sera 1969)
    Il mistero di Bazuzu (Albi Ardimento n.2 anno II, Editoriale del Corriere della Sera 1970)

6 - Alerte à Bornéo  (Le Lombard, 1970)
          da Tintin ed.belga dal n.7 al n.28 del 1969


    Terrore a Borneo (Corriere dei Piccoli dal n.44 al n.50, Editoriale del Corriere della Sera 1969)


6 - Rapt à Tokyo  (Le Lombard, 1971)
          da Tintin ed.belga dal n.50 del 1969 al n.19 del 1970


    Rapimento a Tokio (Albi Ardimento n.9 anno II, Editoriale del Corriere della Sera 1970)

Le copertine di Marc Franval pubblicate sui Classici Audacia sono opera del pittore Pino D’Angelico, quelle sul Corriere dei Piccoli  del disegnatore Renato Frascoli, in arte Taner.

A queste storie lunghe, in Belgio e in Francia fanno seguito numerose storie brevi. Solo poche sono però apparse anche in Italia.

Su Tintin:

Le seigneur crocodile - Tintin ed.belga n.27 del 1964



Le «bulldozer» de la savane - Tintin ed.belga n.30 del 1964
Les Franval face à King–Kong! - Tintin ed.belga n.34 del 1964
La chute d’un roi - Tintin ed.belga n.41 del 1967



Tonnerre sur San–Felipe - Tintin ed.belga n.29 del 1970
Zone interdite - Tintin ed.belga n.52 del 1970


Su Tintin Selection:

Chasseurs sans armes - Tintin Sélection 1 (1968)
        I Franval, cacciatori senza armi (volume I Nuovi Eroi, Corriere della Sera 1969)



Le démon du temple - Tintin Sélection 2 (1969)



La grande initiation - Tintin Sélection 3 (1969)
Mort en sursis - Tintin Sélection 4 (1969)



Safari pacifique - Tintin Sélection 8 (1970)
        Safari fotografico (Albi Ardimento  n.9 anno III, Corriere della Sera 1971)
Drame au festival - Tintin Sélection 13 (1971)
L’homme perdu - Tintin Sélection 19 (1973)
Le solitaire de Maputo - Tintin Sélection 22 (1974)
        Il gigante di Maputo (Zack avventura, Corriere della Sera 1974)
Passeport pour l’autre monde - Tintin Sélection 24 (1974)
Les statuettes maudites - Tintin Sélection 25 (1974)
La pêche interdite - Tintin Sélection 26 (1975)

           
Édouard Aidans è nato ad Andenne, in Belgio, il 30 agosto 1930. Subito dopo la guerra, a soli 16 anni, esordisce sulle pagine del settimanale a fumetti Spirou con alcune Histoires de l’Oncle Paul. Negli anni Cinquanta collabora con i periodici Tintin e Line. Nel 1955, sotto lo pseudonimo di Joke firma la sua prima storia completa per TintinLe Chevalier à l’Èpervier. Nel 1960 crea le serie Bob Binn e l'anno seguente quella del suo personaggio forse più famoso, il preistorico Tounga, su cui torneremo in futuro. Nel 1963 è la volta de Les Franval. Nel 1965, con lo sceneggiatore Duchâteau, crea le avventure di Alex Vainclair per Pilote. Ancora per Tintin disegna, nel 1971, Les panthères su testi di Greg. Nel 1979 è la volta di Tony Stark (niente a che vedere con l’omonimo personaggio creatore di Iron Man), su testi di Van Hamme per il periodico Super-As e nel 1986 La toile et la dague, una saga storica scritta da Jean Dufaux. Nel 1992, ancora con Greg, riprende la serie di Bernard Prince lasciata da Hermann. Nel 1995 crea la serie umoristica Les Saintes Nitouches, che firma, però, con lo pseudonimo Hardan.