lunedì 26 febbraio 2018

Vetrina del 26 febbraio 2018

Uscite della settimana
(I titoli in verde sono inediti in Italia)
Costo totale delle novità della settimana: 18,19

Gli albi del west 55, I Fumetti de La Gazzetta Dello Sport - € 3,99


Deadline (Deadline, Glénat)
di Laurent-Frédéric Bollée (t) e Christian Rossi (d)
(one-shot) (2013)


Giornalino 8, Periodici San Paolo - € 2,30

(Leo) (Jeu de gamins, Bamboo)
di Mickaël Roux (t/d)
1 - I pirati (Les pirates, 2012) (tavola)

Il gesso magico (La craie des étoiles, Bamboo)
di Raphaël Drommelschlager, (t/d)
2 - (senza titolo) (Tome 2, 2016) (storia breve)

(Leo) (Jeu de gamins, Bamboo)
di Mickaël Roux (t/d)
4 - Gli astronauti (Les astronautes, 2017) (tavola)


Lanciostory 2238, Editoriale Aurea - € 3,50


Motorcity (Motorcity, Dargaud)
di Sylvain Runberg (t) e Philippe Berthet (d)
(one-shot) (2017) 2a parte

I cammini di Compostela (Les chemins de Compostelle, Dupuis)
di Jean Claude-Servais
4 - Il vampiro di Bretagna (Le Vampire de Bretagne, 2017) 1a parte

Suites veneziane (Suites venitiennes, Casterman)
di Éric Warnauts (t/d) e Raives (d)
7 - Crepuscolo sulla laguna (Crépuscule sur la lagune, 2004) 3a parte

Aria (Aria, Le Lombard)
di Michel Weyland (t/d)
22 - La via dei topi (La voie des rats, 2000) 4a parte


Skorpio 2139, Editoriale Aurea - € 3,50

La caduta (Chute de Vélo, Dupuis)
di Étienne Davodeau (t/d)
(one-shot) (2004) 1a parte

Amazzonia (Amazonie, Dargaud)
di Leo e Rodolphe (t) e Bertrand Marchal (d)
(volume 1) (Épisode 1, 2016) 2a parte

I Rochester (Les Rochester, Casterman)
di Jean Dufaux (t) e Philippe Wurm (d)
3 - La lista Victoria (La liste Victoria, 2004) 1a parte


Lanciostory Maxi 32, Editoriale Aurea - € 4,90


Jessica Blandy (Jessica Blandy, Dupuis)
di Jean Dufaux (t) e Renaud (d)
8 - Senza rimpianti, senza rimorsi (Sans regret, sans remords…, 1992)



Ancora in edicola


Historica 64, Mondadori Comics - € 12,99

Roma (Roma, Glénat)
di Pierre Boisserie,  Éric Adam e  Didier Convard (t) e Annabel (d)
3 - Cesare deve morire (Tuer César, 2016)
di Pierre Boisserie,  Éric Adam e  Didier Convard e Gilles Chaillet (t) e Gine (d)
4 - Cesare deve morire (La chair de mon sang, 2016)
di Pierre Boisserie,  Éric Adam e  Didier Convard e Chantal Chaillet(t) e Régis Penet (d)
5 - Cesare deve morire (La peur ou l'illusion, 2017)


Historica Biografie 10, Mondadori Comics - € 8,99

Elisabetta I (Ils ont fait l'Histoire, Glénat - Fayard)
di Vincent Delmas (t) e Andrea Meloni e Giulia Priori (d)
15 - (one shot) (Elisabeth 1re, 2016)


Serie rossa 64, Editoriale Cosmo - € 5,00

Le grandi battaglie della storia (L'oeil-des-dobermans, Bamboo)
di Patrick Cothias e Patrice Ordas (t) e Beb Zanat (d)
1 - Per la gloria del diavolo (Pour la gloire du diable, 2011)
2 - L'uomo che salvò Adolf Hitler 2 (L'ombre des chiens, 2013)
3 - L'uomo che salvò Adolf Hitler 3 (La Grimace du vieux singe, 2016)


Serie verde 54, Editoriale Cosmo - € 4,90

Jeremiah (Jeremiah, Novedi)
di Hermann (t/d)
9 - Un inverno da clown (Un hiver de clown, 1983)
10 - Boomerang (Boomerang, 1984)


AureaComix Linea BD 27, Editoriale Aurea - € 9,90

Mermaid Project (Mermaid Project, Dargaud)
di Corine Jamar e Leo (t) e Fred Simon (d)
5 - volume 5 (Épisode 5, 2017)


venerdì 23 febbraio 2018

I Cammini di Compostela di Jean-Claude Servais


Ultreya y Suseia” (antico saluto tra pellegrini del Cammino per Santiago de Compostela che significa “animo e verso l’Alto”!)


Amiamo la bedé perché offre ai lettori una vasta gamma di generi, dall’umoristico all’avventuroso (con tutti i suoi sottogeneri di cui da anni scriviamo sul blog), dal graphic novel all’intimista. Un editore, che da anni offre una vasta panoramica sulla bedé realistica è, senza ombra di dubbio, Enzo Marino, premiato a Lucca Collezionando 2017 per la ultradecenale attività della Aurea Editoriale, ex casa editrice Eura.



Sulle sue pubblicazioni “onuste di gloria” Skorpio e Lanciostory, talvolta contestate ingiustamente da alcuni lettori italiani di bedé, ha presentato e continua, senza sosta, a presentare il meglio della produzione franco-belga: soprattutto su Lanciostory sono tradotte serie non facili o, se preferite, desuete per il mercato italiano, un poco sclerotizzato e soffocato da stucchevoli eroi bonelliani, disneyani, supereroi e manga.



Dopo Il treno degli orfani (Le train des orphelins, Bamboo) di Philippe Charlot e Xavier Fourquemin e Emporio generale (Magasin Général, Casterman) di Régis Loisel e Jean-Louis Tripp, che puntano molto i riflettori sulla vita quotidiana, in cui non c’è spazio, o ce n’è poco per l’Avventura, su Lanciostory dal n.2197 al n.2211 sono stati pubblicati Petite Licorne, L'ankou, le diable et la novice e Notre-Dame,  primi tre episodi dei Cammini di Compostela (Les Chemines de Compostela, Dupuis) di Jean Claude Servais. 



Come noto, Compostela è un luogo altamente simbolico che attira moltissimi pellegrini, i quali percorrono il Cammino di Santiago de Compostela a piedi, un viaggio a tappe che dai Pirenei conduce fino alla Galizia e che gli oltre duecentomila viaggiatori annuali (non tutti europei e credenti di fede cristiana, è bene sottolinearlo per affermare ormai la universalità di questo pellegrinaggio) consigliano di fare assolutamente almeno una volta nella propria vita.



Ricordate il delicato film Il Cammino per Santiago (The Way, 2010) con Martin Sheen? Bene, quello! Si tratta di una rotta percorsa dal IX sec. per arrivare al luogo dove la leggenda vuole siano conservate le spoglie di San Giacomo (da cui la parola Santiago), uno degli Apostoli di Gesù. In pratica un viaggio che ha molto di spirituale, quasi un rito di iniziazione!



La bella storia scritta e disegnata dal belga Jean-Claude Servais, noto allievo dell’Istitut Saint-Luc di Bruxelles, fucina di eminenti autori di bedé, che si firmava Jicé e autore di Tendre Violette (1979), è un racconto intenso, tenero, misterioso, affascinante di alcuni giovani giovani, i quali, ognuno con le proprie motivazioni, intraprendono questo percorso, in cui sono destinati a incrociarsi nei vari episodi, lungo il cammino.



Blanche, una giovane belga molto affezionata al nonno, un mastro birraio coinvolto negli studi iniziatici dell’alchimia, dopo la sua scomparsa ripercorre la strada fatta dal nonno, il quale le ha lasciato dei segni\indizi lungo il percorso.



A questo proposito, la spiegazione del nonno alla nipotina preferita sulla Grand Place di Bruxelles in termini alchemici è affascinante! Céline, novizia nel convento di Mont Saint-Michel, parte per ritrovare se stessa. Alexandre, guida nelle Alpi svizzere, dopo il decesso dell’amata Margaux, è pieno di domande e cerca anche lui delle risposte. L’ultimo, Dominique, proviene dalla bretone Finisterre.



In un’intervista sul web di Pierre Burssens (26 settembre 2014), l’autore ha ammesso di avere scoperto delle corrispondenze fra il viaggio iniziatico alchemico e i cammini verso Compostela, compresi numerosi simboli in comune che illustra nel racconto.
Servais associa un’emozionante profondità introspettiva dei personaggi, come solo un grande autore può essere capace di descrivere, a un segno grafico e un tratteggio quasi da incisioni ottocentesche: le riproduzioni dei volti, dei paesaggi e delle architetture sono di un artista con la A maiuscola.



Per la precisione nelle descrizioni dei luoghi frequentati dai protagonisti in Belgio, Francia e Spagna, particolarmente ricchi di storia, cultura e misteri, vengono alla mente le guide Routard o Lonely Planet, anche se nella bedè sono riportati particolari della storia nascosta di quei luoghi che difficilmente si trovano nei libri.



L’ambizioso racconto, previsto in sette volumi, uno ogni anno a ottobre, è una novità per l’autore, che di solito pubblica one-shot o tutt’al più dittici; per ora è arrivato al quarto, Le vampire de Bretagne, uscito a metà ottobre scorso, di cui ne comincerà la settimana prossima la pubblicazione su Lanciostory.



Speriamo, e non ne dubitiamo, che Aurea prosegua, anche se per la bellezza dei disegni questa bedé meriterebbe un’edizione più grande e cartonata. Comunque sia un meritatissimo “brava” ad Aurea per la scelta e la possibilità che ci offre di gustare un’eccellente bedè, fuori dai soliti schemi!


mercoledì 21 febbraio 2018

E Weinberg creó Dan Cooper - parte terza



Su Albert Weinberg abbiamo già detto che non esiste una fiorente saggistica, pur facendo parte di quella generazione di autori che hanno sostenuto il peso del settimanale Tintin negli Anni Cinquanta, forse perché rimasti schiacciati fra i pezzi da novanta (Hergé, Jacobs, Cuvelier, Vandersteen e Tibet) e successivi nomi di peso imbarcati da Greg, per il rilancio del periodico. Questo per dire che non ci sono molte fonti da cui attingere notizie su di lui, il quale doveva avere, forse, una personalità poco appariscente al contrario di altri colleghi più effervescenti. Però la sua creatura rientra a buon diritto fra le star del settimanale edito dalle mitiche Éditions du Lombard, ricordato ancora con affetto dai lettori di bedé, anche italiani.


Dopo i primi cinque episodi sul genere science-fiction alla Jacobs e i tre scritti da Jean-Michel Charlier, Weinberg riprende il controllo delle vicende della propria creatura. Quindi abbandona la squadriglia di piloti che Charlier aveva affiancato al pilota canadese e ritorna a fargli vivere avventure “in solitario”, accompagnato dal solito giovincello biondino Pierrot e da un cane di nome Coquin. A questo barboncino dal pelo nero Dan dovrà la vita due volte.


Nell’ottavo volume, Le secret de Dan Cooper, Dan affonda in mare aperto, svenuto per l’impatto, per l’esplosione dell’aereo che stava guidando: il cane lo salva dall’annegamento certo afferrandolo sott’acqua per il colletto degli abiti e tirandolo in superficie, forse in maniera poco realistica data la differenza di stazza fra i due, ma questo è il bello dei fumetti, la sospensione della incredulità!


Nel decimo, Fantome 3 ne repond plus, il cane salta per mordere il braccio del cattivo di turno che sta per sparare con una pistola a un Dan disarmato.


Dall’undicesimo, Acrobates du ciel, ritorna la squadriglia acrobatica con un nuovo acquisto, la bionda sergente Francine Breton. Finalmente escono di scena Pierrot e Coquin e le trame diventano adatte a un pubblico più adulto e smaliziato. Non mancano tavole di grande bellezza con duelli e acrobazie aeree in cui l’autore si dimostra un maestro.


Dal quattordicesimo volume, Panique à Cape Kennedy, come altre serie targate Le Lombard, la foliazione scende a 44 pagine, per cui le trame diventano forzatamente più scorrevoli ma meno approfondite.


Negli episodi successivi Dan ha un incontro ravvicinato con dischi volanti e alieni, il tutto però reso sempre sotto un’ottica del possibile, tipica delle storie di Weinberg, seguono anche scontri con organizzazioni sul genere della Spectre e ripetute avventure hanno per oggetto la conquista dello spazio.


In alcuni episodi riecheggiano gli affascinanti duelli di Michel Vaillant con piloti mascherati misteriosi, solo che in questo caso si tratta di piloti di aerei supersonici, o trame spionistiche che riportano alla mente quelle di Bob Morane.


Bisogna aspettare il ventiduesimo volume, Crash dans le 135!, per vedere che Dan sembra aver trovato l’anima gemella nella bionda norvegese Randi Nielsen, da lui incontrata in Ciel de Norvège.


In realtà, in ogni avventura l’autore mette un nuovo personaggio femminile che il più delle volte finisce con lo sposare un pilota amico di Dan, solo il nostro sembra rimanere scapolone impenitente. E in effetti Randi lo abbandona dopo un idillio e promesse reciproche d’amore di cui i lettori sono stati tenuti all’oscuro, salvo poi rincontrarla per caso nel deserto dell’Oman (!), mica in una piccola città!


E alla fine dell’avventura, e contrariamente a quanto si potrebbe pensare, lei se ne va. Ma evidentemente è destino fra i due perché nel successivo episodio lui la incontra, anche questa volta per caso, su un aereo che sta precipitando, e lei, pur amandolo, lo lascia di nuovo senza dare spiegazioni per l’abbandono. Si incontreranno ma non vi sveliamo come va a finire. Non si sa mai, nel caso qualche coraggioso editore decidesse di tradurre tutti i volumi del pilota canadese…


Comunque sia, in ossequio al mutare dei tempi e dei gusti dei lettori, le trame diventano più drammatiche e si approfondiscono le psicologie dei personaggi, perdendo quella semplicità nelle caratterizzazioni, tipica dei primi episodi. Per inciso, nel quarantesimo volume l’autore fa vedere il primo e unico nudo femminile.


Per quanto riguarda le edizioni va detto che le sue sono state vere e proprie peregrinazioni, degne di un Odisseo, passando da un editore all’altro. Per brevità diciamo solo che il volume 23 è stato edito da Dargaud, poi dal 24 al 26 da Fleurus, i 27 e 28 da Novedi, il 29 da Hachette, il 30 da Novedi, il 31 da Hachette, da 32 a 36 da Novedi e i rimanenti da Dargaud. Niente male, eh? 

Il nome del personaggio Dan Cooper, secondo Tibet, è stato suggerito da sua moglie nel corso di una conversazione fra amici. Accettiamo l’affermazione del papà di Ric Hochet senza poterla contestare o confermare, proprio per quel che dicevamo prima, una mancanza quasi totale di notizie sull’autore.


Guardando le storie notiamo che nella composizione di molte vignette e di alcuni volti l’autore si rivela un “seguace” di Milton Caniff e di George Wunder, forse più di quest’ultimo, e la conferma si ha nel trentacinquesimo volume intitolato Dragon Lady, omaggio all’avvenente protagonista di Terry and the pirates.


Negli ultimi episodi aumentano le schede tecniche su aerei, razzi e quant’altro, le tute e le uniformi sono sempre più dettagliate, a dimostrazione di una grande ricerca da parte dell’autore, che moltiplica le sue visite negli aeroporti, nelle basi spaziali, su sottomarini e portaerei. Purtroppo, sempre negli ultimi episodi, i colori utilizzati sono a dir poco orripilanti, le tavole sembrano macchie scure che sommergono senza alcun ritegno il disegno, pur sempre pregevole, di Weinberg! Una cosa assolutamente senza senso! Speriamo che l’ipotetico e coraggioso editore italiano di cui sopra non faccia un pura e semplice operazione commerciale fregandosene di questa gravissima pecca.


Ma Dan Cooper non è l’unico personaggio di Weinberg, perché nel ventesimo volume, L'Affaire Minos, il pilota incontra ad Atene una guida bionda, Vicky Ciulli, che diventerà protagonista di uno spin-off in alcuni storie brevi pubblicati sul settimanale Tintin nel 1970.



Sempre per il periodico di Leblanc crea nel 1962 la serie di fantascienza Alain Landier, una ventina di racconti di quattro tavole ognuno, che in un certo senso prefigurano X-Files.


Disegna inoltre per la stampa quotidiana su Le Soir la serie umoristica Vicomte e le avventure sottomarine Les Aquanautes (1971), per circa 300 tavole.


Nel 1971 crea Knut Andersen per Pep e due anni dopo per la rivista tedesca Zack inizia Barracuda, un team di archeologi sottomarini operanti in tutto il mondo, ripresa poi dall’effimero Super As e da Tintin.


In Italia, per Il Corriere dei Piccoli crea nel 1969 una serie di spionaggio alla James Bond, Giovanni di Celli,


e poi dal 1971 Aquila, una sessantina di racconti brevi in otto-dieci tavole, alcuni ripresi su Zack, in cui ci sono reciprocità con storie brevi create per Dan Cooper.


Cronologia - Dan Cooper dopo Tintin


Avventure lunghe

Opération Kosmos 990 (46 tavole)   
Album 26 (Fleurus 1980)  
Integrale 8, Le Lombard 2003

Programme F-18 (46 tavole)
Album 27 (Novedi 1981)
Integrale 8, Le Lombard 2003

F-111 en péril (45 tavole)
Album 28 (Novedi 1981)
Integrale 9, Le Lombard 2003

L'aviatrice sans nom (46 tavole)
Album 29 (Hachette 1982)
Integrale 9, Le Lombard 2003

Pilotes sans uniforme (46 tavole)
          Album 30 (Novedi 1982)  
Integrale 9, Le Lombard 2003

Navette spatiale (46 tavole)   
          Album 31 (Hachette 1983)
Integrale 9, Le Lombard 2003

Viking connection (46 tavole) 
          Album 32 (Novedi 1984)  
Integrale 10, Le Lombard 2003

Target (46 tavole)
          Album 33 (Novedi 1985)  
Integrale 10, Le Lombard 2003

"Silver fox" (46 tavole)
          Album 34 (Novedi 1985)  
Integrale 10, Le Lombard 2003

Dragon Lady (46 tavole)
          Album 35 (Novedi 1986)  
Integrale 10, Le Lombard 2003

L'avion invisible (46 tavole)    
          Album 36 (Novedi 1987)  
Integrale 11, Le Lombard 2003

La vrille (46 tavole)        
          Album 37 (Novedi 1989)  
Integrale 11, Le Lombard 2003

Pilotes fantômes (46 tavole)
Album 38 (Dargaud 1990)
Integrale 11, Le Lombard 2003

L'otage du Clémenceau (46 tavole)
Album 39 (Dargaud 1990)
Integrale 12, Le Lombard 2003

Alerte sur le "Clem" (46 tavole)
Album 40 (Dargaud 1991)
Integrale 12, Le Lombard 2003

L'œil du tigre (46 tavole)
Album 41 (Dargaud 1992)
Integrale 12, Le Lombard 2003

Storie brevi

Le riedizioni Loup e Hibou raccolgono prevalentemente riedizioni di storie scritte negli anni 70 e 80, qui elencate in presunto ordine cronologico. Completeremo la cronologia una volta in possesso di maggiori informazioni

Zone magnétique ()               
Album Hibou 2004 - Echec et Mat!

Pilotes traqués ()          
Album Hibou 2004 - Echec et Mat!

Violation de frontière ()                   
Album Hibou 2006 - Les intrus

Le cousin de Catania ()          
Album Hibou 2008 - Tous azimuts

Colis explosif pour Hongcong ()               
Album Hibou 2004 - Echec et Mat!

L’espion noir ()             
Album Hibou 2006 - Les intrus

Action immédiate (10 tavole)           
Album Hibou 2006 - Les intrus

Rendez–vous orbital (8 tavole)                  
Album Hibou 2008 - Tous azimuts

Les justiciers de l’espace (6 tavole)           
Album Hibou 2010  - L'île au géants

Boneyard 22 (7 tavole)           
Album Hibou 2008 - Tous azimuts

Prémonition?  ()  
Album Loup 2004 - Mystères et secrets

Coup au but!  (6 tavole)
Album Loup 2004 - Mystères et secrets

Chibou ()   
Album Loup 2004 - Mystères et secrets

O.V.N.I. ()  
Album Loup 2004 - Mystères et secrets

Les otages ()       
Album Hibou 2008 - Tous azimuts

l'île aux géants ()
Album Hibou 2010  - L'île au géants