mercoledì 31 gennaio 2018

L’ultima scintilla di Valérian


L’inizio di Sur les frontières (1988) sembra una scena tratta da quelle frequenti di Star Wars quando si vedono gli incrociatori solcare lo spazio da sinistra verso destra. Manca solo la celebre marcetta (tatta-tatà-tattatàààà!) che accompagna le scene spaziali della saga! 


All’interno di un’astronave da crociera l’ultima rappresentante di una nobile razza di alieni superpotenti, con quattro occhi e una corazza che riveste tutto il corpo, incontra Jal, un altro rappresentante, maschile, della propria razza. La felicità dell’incontro, ritenuto casuale, le ottenebra i sensi e cerca un momento di intimità fra balli, cene e giochi nel casinò.


Quando arriva il  momento culminante, quello sessuale, Kistna scopre che Jal in realtà è un terrestre che vuole impossessarsi dei poteri della sua razza. E ci riesce, uccidendola. Dopodiché fugge con uno shuttle dalla nave, dirigendosi verso lo spazio infinito. A quel punto iniziano i titoli del film…scusate ma l’approccio degli autori per le prime diciotto pagine è simile a quello iniziale di un qualsiasi film.


Torniamo sulla terra attuale (non dimentichiamo che Galaxity è scomparsa), dove troviamo i nostri due eroi, ex agenti spazio-temporali che sopravvivono grazie al vecchio amico Albert facendo i mercenari, ma di un genere particolare, una sorta di strike-team utilizzato dalle grandi potenze per disinnescare in tutto il globo terracqueo armi atomiche in mano a stati canaglie o terroristi.


E nel corso delle loro investigazioni incontrano Jal tornato sulla Terra e ossessionato a ricreare la sua perduta Shangri-là, ovvero Galaxity, grazie ai poteri acquisiti uccidendo l’aliena gentile che amava. Riportato da Valérian alla ragione, è da lui accompagnato su Punto Centrale, nella zona una volta sede della delegazione terrestre e lì abbandonato fra i suoi fantasmi. Nel corso dell’episodio ritroviamo gli adorabili Shingouz, il Tchoung-traceur e il Tüm Tüm di Lüm


La fauna aliena è sempre disegnata con incredibile fantasia da Mézières. La trama è molto cinematografica ma piacevole, grazie anche ai battibecchi ironici fra i due ex-agenti spazio temporali, Valérian e Laureline, molto affiati sul lavoro, oltre che nella vita. Gli abiti di Laureline la rendono sempre più femminile e affascinante!


Con Les armes vivantes (1990) gli autori trasformano i due eroi in vagabondi dello spazio sul genere de Les Pionniers de l’Esperance (su Vaillant e Pif, tra il 1945 e il 1973), di Raymond Poivet, e del Vagabond des limbes (su Circus dal 1975, poi su Tintin e Pilote), di Christian Godard e Julio Ribera, di cui sono usciti trentun episodi fino al 2003.

Con questi illustri antenati alle spalle, i nostri arrivano sul pianeta Blopik dove incontrano un trio di strani artisti viandanti, pacifici ma dotati di poteri: un mutaforma, un essere fortissimo che mangia le pietre e un’aliena che si trasforma in gas.


Sul pianeta Blopik Valérian scatena anche il simpaticissimo Schniarfeur di Bromm, un essere parlante che premendo un meccanismo innestato sull’apice della testa, diventa cattivo, un’arma inarrestabile salvo poi ritornare pacifico e dall’intelligenza sottile non appena si ripreme il pulsante: un altro di quegli strani e azzeccati esseri parlanti creati da Christin e Mézières, che rendono gradevoli la avventure dei nostri.


È un episodio ironico, con Valérian trasformato in Fred Astaire, Laureline in presentatrice di un circo, che fanno da contraltare alla guerra fra due fazioni di abitanti del pianeta, i centauri con le corna, un poco stupidi e sempre pronti ad ammazzarsi fra di loro per prendere il sopravvento gli uni sugli altri.


Alla fine i tre artisti sono trasportati sulla Terra, particolarmente in Russia, dove l’arte circense è molto apprezzata e dove riscuotono un enorme successo, lasciando su Blopik Rompf, signore della guerra di una delle due fazioni, che, osservando meditabondo la carneficina, riflette, parafrasando il celebre dubbio amletico: fare la guerra alla guerra o non fare la guerra alla guerra? This is the problem!


Con Les cercles du pouvoir (1994) i nostri sbarcano sul pianeta Rubanis, per far riparare l’astronave danneggiata ma non hanno i soldi. Incontrano i vecchi amici Shingouz che li indirizzano verso il colonnello Tlocq, che abbiamo già conosciuto negli Spectres d’Inverloch.


La prima vignetta con loro e i meccanici sotto l’astronave ricorda molto una scena di Star Wars, proprio per ribadire i legami strettissimi fra queste due saghe. Dopodiché, per raggiungere Tlocq, prendono un taxi volante, chiamato limouzing, sul genere di quelli ideati per il film Il Quinto elemento di Luc Besson. E infatti per alcune pagine sembra di essere dentro il taxi volante di Bruce Willis con Milla Jojovich! In questo caso il taxi è guidato da un giovinastro che si dimostra molto abile nella guida e nella conoscenza del sistema di potere del pianeta. Il suo nome è S’Traks.


Tlocq, incaricato dal governo di scoprire chi ci sia dietro alla corruzione che regna sovrana su Rubanis, chiede loro di scoprire chi ci sia dietro il Quinto Cerchio (anche qui c’è un Quinto come nel film di Besson): i primi quattro riguardano la produzione industriale, il secondo gli affari, il terzo il commercio, il quarto la religione ma chi occupa il Quinto Cerchio, quello del potere, che sovrasta tutti gli altri? In questa scala sociale si intravede lo spirito marxista di Christin.


Tlocq, come pagamento ai due eroi incaricati della missione affida un Grognon di Bluxte, l’esserino musone trasmutatore che dall’uscita posteriore emette, moltiplicata, qualsiasi ricchezza gli si faccia ingoiare!
I nostri incontrano anche Na Zultra, regina del commercio su Rubanis, che ricorda uno dei Kiss, la ridicola rock band statunitense.


Nell’atmosfera da satira sociale che permea questo episodio ricco di intrighi, di personaggi e di colpi di scena Valérian scopre che gli alti sacerdoti, i militari e gli affaristi riuniti nel Quarto Cerchio hanno le teste rimpicciolite e che prendono ordini da…non ve lo diciamo per non rovinare la sorpresa a chi non avesse ancora letto l’episodio, il quindicesimo, per l’esattezza, forse l’ultimo veramente bello della saga.




lunedì 29 gennaio 2018

Vetrina del 29 gennaio 2018

Uscite della settimana
(I titoli in verde sono inediti in Italia)
Costo totale delle novità della settimana: 31,18

Gli albi del west 51, I Fumetti de La Gazzetta Dello Sport - € 3,99


I pionieri del Nuovo Mondo (Les pionniers du Nouveau Monde, Glénat)
di Jean-François Charles e Maryse Charles (t) e Ersel (d)
17 - Illinois (Le pays des Illinois, 2009)
18 - Il rendez-vous (Le Grand Rendez-vous, 2011)


Historica 64, Mondadori Comics - € 12,99


Roma (Roma, Glénat)
di Pierre Boisserie,  Éric Adam e  Didier Convard (t) e Annabel (d)
3 - Cesare deve morire (Tuer César, 2016)
di Pierre Boisserie,  Éric Adam e  Didier Convard e Gilles Chaillet (t) e Gine (d)
4 - Cesare deve morire (La chair de mon sang, 2016)
di Pierre Boisserie,  Éric Adam e  Didier Convard e Chantal Chaillet(t) e Régis Penet (d)
5 - Cesare deve morire (La peur ou l'illusion, 2017)


Giornalino 4, Periodici San Paolo - € 2,30


(Leo) (Jeu de gamins, Bamboo)
di Mickaël Roux (t/d)
1 - I pirati (Les pirates, 2012) Raffreddore (tavola)

Il gesso magico (La craie des étoiles, Bamboo)
di Raphaël Drommelschlager, (t/d)
2 - (senza titolo) (Tome 2, 2016) All'ombra del baobab (storia breve)

(Leo) (Jeu de gamins, Bamboo)
di Mickaël Roux (t/d)
4 - Gli astronauti (Les astronautes, 2017) Come il gruviera (tavola)


Lanciostory 2234, Editoriale Aurea - € 3,50


L'avvocato (L'avocat, Le Lombard)
di Frank Giroud, Laurent Galandon e Frank Giroud(t) e Frédéric Volante (d)
3 - La legge del più debole (La loi du plus faible, 2017) 1a parte

Fondo Speculativo (Hedge fund, Le Lombard)
di Philippe Sabbah (t) e Tristan Roulot (d)
4 - L'ereditiera da venti miliard (L'héritière aux vingt milliards, 2017) 3a parte

Suites veneziane (Suites venitiennes, Casterman)
di Éric Warnauts (t/d) e Raives (d)
6 - L'isola sottovento (L'île sous le vent, 2000) 2a parte

Aria (Aria, Le Lombard)
di Michel Weyland (t/d)
21 - L'artiglio dell'angelo (La griffe de l'ange, 1999) 4a parte


Skorpio 2135, Editoriale Aurea - € 3,50

Tradita (Trahie, Dargaud)
di Sylvain Runberg (t) e Joan Urgell (d)
2 - (volume 2) (Tome 2, 2016) 2a parte

I Rochester (Les Rochester, Casterman)
di Jean Dufaux (t) e Philippe Wurm (d)
2 - Nessuna notizia di Claudius (Claudius ne répond plus, 2002) 1a parte


Lanciostory Maxi 31, Editoriale Aurea - € 4,90


Jugurtha (Jugurtha, Le Lombard)
di Jean-Luc Vernal (t) e Franz (d)
12 - I gladiatori di Marsia (Les gladiateurs de Marsia, 1984)



Ancora in edicola


Historica Biografie 9, Mondadori Comics - € 8,99

Vercingetorige (Ils ont fait l'Histoire, Glénat - Fayard)
di Stephane Bourdin, Didier Convard e Éric Adam (t) e Fred Vignaux (d)
2 - (one shot) (Vercingétorix, 2014)


Historica Speciale 4, Mondadori Comics - € 12,99

Il fotografo di Mathausen (Le Photographe de Mauthausen, Le Lombard)
di Salva Rubio (t) e Pedro J. Colombo (d)
(one shot) (2017)


Serie rossa 63, Editoriale Cosmo - € 5,90

Le grandi battaglie della storia (Champs d'honneur, Delcourt)
di Thierry Gloris (t) e Emiliano Zarcone (d)
1 - Valmy (Valmy, 2016)
di Thierry Gloris (t) e Gabriele Parma (d)
2 - Castillon (Castillon - Juillet 1453, 2016)
di Thierry Gloris (t) e Gabriele Parma (d)
Dessin : Mouclier, Joël
3 - La Berezina (La Bérézina - Novembre 1812, 2016)


Serie verde 53, Editoriale Cosmo - € 4,90

Jeremiah (Jeremiah, Novedi)
di Hermann (t/d)
7 - Afromérica (Afromérica, 1982)
8 - Acque infuriate (Les eaux de colère, 1983)


AureaComix Linea BD 26, Editoriale Aurea - € 11,90

Quintett (Quintett, Dupuis)
di Frank Giroud (t) e Giulio De Vita e Steve Cuzor (d)
3 - Terzo movimento: Storia di Elias Cohen (Troisième mouvement : Histoire d'Élias Cohen, 2006)


sabato 27 gennaio 2018

Il lungo viaggio dei passeggeri del vento


Proseguono le avventure di Zabo, la pronipote di Isa, la protagonista del secondo ciclo dei Passeggeri del vento. La prima parte dell’ottava avventura, Le sang des cerises,  è stato do poco pubblicato in francese con la nuova formula del tabloid, ovvero in formato A3 (29,7 x 42).


Questa modalità è già stata usata per la prepubblicazione delle storie di Tardi, dal momento che la tradizionale anticipazione a puntate su periodici è praticamente scomparsa con la sparizione dei periodici da edicola, se si fa eccezione per Le journal de Spirou (dove si anticipa tra gli altri Buck Danny) e per qualche irregolare presentazione su riviste come L’Immanquable.


La prima delle quattro uscite previste contiene oltre alle prime ventuno tavole in bianco e nero, sottotitolo Rue de l’Abrevoir, anche la presentazione in prima pagina delle due protagoniste (a Zabo ora chiamata con il vero nome di Clara si affianca Klervi, una giovane bretone), una lunga intervista con François Bourgeon e un paio di articoli che descrivono il contesto politico nell’anno 1885 nel quale si svolge l’inizio della vicenda.


Le tre successive parti saranno pubblicate a cadenza trimestrale, mentre l’edizione in album a colori è prevista per la fine dell’anno, probabilmente a Novembre. Per un’edizione in italiano dovremo probabilmente aspettare quella data se non oltre.


Questo primo episodio del terzo ciclo prevede già la prosecuzione e conclusione in un secondo volume e, stando a quanto dichiarato dall’autore, concluderà definitivamente la lunga saga di Isa e Zabo o Clara che dir si voglia.


Le sang des cerises si svolge in Francia, vent’anni dopo le avventure narrate in La Petite Fille Bois-Caïman. Lo sviluppo degli eventi e l’uso consueto di Bourgeon dei flash-back faranno viaggiare il lettore tra il 1865 e il 1892.



Alla bellezza dei disegni, in questo caso valorizzate dal formato e dal bianco e nero, si aggiunge la ricchezza dei dettagli dovute alla lunga opera di studio e ricerca che è sempre solito fare l’autore.



Per un'analisi di tuti gli episodi finora pubblicati si veda Una bisnonna passeggera del vento

mercoledì 24 gennaio 2018

E Albert Weinberg creó Dan Cooper – parte seconda


A noi il personaggio di Dan Cooper è sempre piaciuto per l’atmosfera che caratterizza le sue avventure, in quanto sembra più misurato, più reale, meno spaccone degli altri assi dell’aviazione (che non disprezziamo affatto, tutt’altro, anzi risultano anch’essi fra i nostri beniamini) apparsi sui due periodici concorrenti.


Già il fatto stesso che Dan Cooper non faccia parte dell’Air Force della Navy USA, come Buck Danny,


o dell’Armée de l’Air francese, come Michel Tanguy, rende gradevoli le storie, che non sono di guerra; inoltre l’essere pilota della RCAF, una forza aerea che non deve “mostrare i muscoli”, lo rende più simpatico e in questo l’autore ha avuto un grande merito riuscendo a differenziare il proprio personaggio dagli altri due più celebri, creati da Charlierinoltre non gli ha affiancato una spalla comica come Sonny Tuckson o Ernest Laverdure, almeno non nei primi episodi.


Purtroppo dal terzo episodio l’autore gli aggiunge come spalla il solito giovincello, un biondino di nome Pierrot. Ora, uno si chiede che razza di uomo sia un aitante adulto come Dan che si assume l’onere di ospitare in casa un adolescente e portarlo con sé in pericolose imprese aeree intorno al mondo? Sicuramente è stata un’imposizione della redazione per coinvolgere il pubblico più giovane, ma è naturale farsi delle domande maliziose, soprattutto quando si vede una vignetta con Dan Cooper che si mette a torso nudo in casa (mai visto nei precedenti episodi) con il giovane che, ammirando dalla finestra la partenza di un razzo (noto simbolo fallico), dice: “Bouou! Que c’est impressionant!”


A parte questo, c’è un piccolo mistero nel quarto episodio, Opération Jupiter, che, pur apparso nel 1957 sul periodico, in realtà è stato pubblicato in volume solo nel 1979, nel ventitreesimo della serie ufficiale. In quell’occasione state aggiunte due tavole all'inizio


e due tavole alla fine,


disegnate con un segno più maturo e morbido, che stride enormemente con quello del racconto originario in 45 tavole. Infatti, per mantenere la logica continuità e giustificare il diverso stile di disegno, nella collezione in volumi, la storia Opération Jupiter è narrata in flash-back.


Inoltre nelle medesime quattro tavole incontra un personaggio portoghese che l’eroe apostrofa con il nome di Figueras, quando nell’episodio originario è chiamato Josè Madeira. Ma tant'è... erano passati degli anni e un cognome si può ricoradre male!


Nel quinto episodio, Cap sur Mars, il nostro sbarca su Deimos, il più piccolo satellite di Marte. Nell’episodio in questione Dan fa amicizia con il tenente Mike, un biondo gaffeur che combina guai come Sonny Tuckson.


Nel sesto episodio, Duel en ciel, l’autore gli affianca una squadra di piloti, fra cui uno di colore di nome Louverture (assonanza con Laverdure): apparentemente, sembra una strizzatina d’occhio a Buck Danny e Tanguy, le altre due famose serie aviatorie create da CharlierIn realtà, si spiega perché nella stesura del soggetto è intervenuto il medesimo Charlier, anche se in maniera anonima, intervento proseguito anche nei due successivi episodi: Coup d’audacie! e L’escadrille des Jaguars.


La tavola in cui Dan fa la conoscenza con Louverture ha un’impostazione molto simile a quelle realizzate da Hubinon per Buck Danny. In effetti fra i primi cinque episodi, in cui c’è una continuity che li rende leggibili come parti di un’unica lunga storia, e i successivi c’è una cesura; si avverte un deciso cambio di registro proprio con Duel dans le ciel.


Graficamente il suo stile è un poco “squadrato”, soprattutto nei volti, e può risultare meno efficace rispetto a quelli più morbidi di Hubinon o Uderzo, però è preciso nella ricostruzione dei mezzi meccanici e nelle scenografie.


Indubbiamente i primi episodi risentono dell’imposizione della redazione di creare storie sulla scia di quelle di Blake et Mortimer, già all’epoca molto seguite dai lettori.


Infatti, si contano fino a diciassette vignette per tavola, presenza di molti testi esplicativi e nuvolette rettangolari; inoltre nel racconto ci sono un prototipo di un velivolo eccezionale, lo spionaggio militare con spie al soldo dei “musi gialli” (il pericolo giallo in questo caso è rappresentato dai giapponesi), telefonate delle spie dagli aeroporti, inseguimenti con berline americane,


il cattivo Sanders con baffetti, che si nasconde sotto barbe finte come Olrik ed è al soldo dei giapponesi,


una pericolosa gara tecnologico-aeronautico-spaziale che proviene dal Tibet, come ne Le secret de l’Espadon, insomma tutta roba che abbiamo già apprezzato nei primi episodi di Blake et Mortimer. La science-fiction insita nelle sue storie è tutto sommato plausibile, come quella di Jacobs e in linea con le aspirazioni dell’epoca nella corsa allo spazio, argomento fondamentale nella Guerra Fredda fra USA e URSS in quegli anni. Con questo non vogliamo minimamente sminuire l’opera dell’autore, che riteniamo fra i coloro che hanno reso grande la bedé belga, tanto che ci piacerebbe leggere una traduzione cronologica delle avventure di questo asso dell’aviazione.


Weinberg, come Charlier e altri autori francofoni, è stato un appassionato di aviazione, si è recato in molte basi militari e missilistiche dove ha potuto mettere insieme una notevole documentazione, utile per rendere più credibili le proprie storie.


Cronologia delle storie brevi pubblicate su Tintin



- Le grand show aérienne du 1946/Le premier vol de Dan Cooper (2 tavole)
Tintin ed.belga nel n.39 (27/09/1966)
Tintin ed.francese nel n.1048 (28/11/1968)

- Pirates à deux heures (12 tavole)
Tintin Sélection 1 (01/11/1968)

- Le Robinson des sables (15 tavole)
Tintin Sélection 2 (01/03/1969)


- Il Robinson del deserto/ Il Robinson delle sabbie
I Nuovi Eroi, Corriere della Sera 1969
Zack avventura, Corriere della Sera 1974

- Chute libre (15 tavole)
Tintin Sélection 3 (01/06/1969)
Dan Cooper Missions 1, Hibou 2006


- Caduta libera
Corriere dei Piccoli n.5 del 1970

- Mission à Baalbek (16 tavole)
Tintin Sélection 4 (01/11/1969)

- Il segreto della caverna
Corriere dei Piccoli n.30 del 1970

- Les paras (32 tavole)
Tintin Sélection 5 (01/03/1970)
Dan Cooper Missions 1, Hibou 2006


- Gli aerei misteriosi
Corriere dei Piccoli n.5 del 1970

- Drame à fort Churchil (16 tavole)
Tintin Sélection 6 (01/06/1970)

- Défi! (16 tavole)
Tintin Sélection 8 (00/01/1900)


- La sfida
Albi Ardimento anno III n. 4, 1971

- Les rescapés (16 tavole)
Tintin Sélection 9 (01/12/1970)


- Caccia all’uomo
Albi Ardimento anno III n. 9, 1971

- Le canyon des esprits (16 tavole)
Tintin Sélection 11 (01/03/1971)


- Il canyon degli spiriti
Albi Ardimento anno III n. 9, 1971

- Terreur à Red Cliff (16 tavole)
Tintin Sélection 12 (01/06/1971)
Hors-série 5 - L'île au géants, Hibou

- Le "baron rouge" (16 tavole)
Tintin Sélection 13 (01/09/1971)
Hors-série 5 - L'île au géants, Hibou


- Black tiger (8 tavole)
Tintin ed.belga n.4 (25/01/1972)
Tintin ed.francese n.1213 (27/01/1972)