Intervista ad Antonio Scuzzarella, direttore editoriale
della 001 Edizioni che in questi anni ha pubblicato numerosi volumi di
produzione franco belga e che in catalogo conta diverse collane di fumetto
internazionale.
Scuzzarella, la sua casa editrice nasce nel 2006 con
l’intenzione di pubblicare un fumetto di qualità. Dopo otto anni può ritenersi
soddisfatto del suo lavoro ?
AS: Sono
stati otto anni straordinari ed abbiamo portato idee e grandi autori nel nostro
paese. Siamo stati i primi a concepire l'idea del fumetto francese in paperback
e a basso prezzo, formula adesso riconosciuta e imitata da tutti. Abbiamo
portato i grandi autori del fumetto spagnolo e il meglio del fumetto
sudamericano. La collana Made in Italy propone titoli spesso ristampati, quale
indice di gradimento migliore? I lettori ci seguono sempre più apprezzando la
passione e la qualità delle nostre pubblicazioni e l'impegno a non interrompere
mai nessun progetto che incominciamo. Ma non ci riposiamo sugli allori e i
prossimi due anni saranno importanti per la crescita di 001 Edizioni.
Abbiamo avuto modo di incontrarla sempre al Ficomic di
Barcellona dove Lei presenta i suoi volumi in lingua spagnola. Le sue
pubblicazioni vendono più in terra iberica o qui da noi?
AS: la
001 Ediciones è nata nel 2009, l'interesse per il fumetto e l'attenzione dei
media in Spagna è di molto superiore rispetto l'Italia, al Ficomic gli autori
sono impegnati in interviste e conferenze stampa con decine di testate tra
quotidiani, radio, tivù, a cui si aggiungono webzine e siti specializzati.
Anche il governo sostiene questo settore con l'istituzione del Gran premio Nacional
del Comic, un premio che focalizza l'attenzione dei lettori su determinate
opere o autori. Tutto questo aiuta il sistema fumetto, dall'altro la situazione
in Spagna con la crisi economica ha colpito i consumi voluttuari, all'interno
ci sono i fumetti sfortunatamente. Questo non vuol dire che non siano letti, è
molto fiorente il sistema delle biblioteche pubbliche che hanno ampi settori
dedicati al fumetto e molti si rivolgono lì, certo noi editori i libri vogliamo
venderli ma con il sistema bibliotecario stiamo piantando dei semi che
cresceranno si spera sempre di più in libreria.
Rispetto al nostro paese, in Spagna abbiamo constatato un
maggior interesse per il fumetto franco belga. Secondo Lei, per quale motivo da
noi questo scuola non è mai riuscita a decollare?
AS: Gli
spagnoli amano il libro cartonato, e gli albi alla francese sono dei begli
oggetti da mettere in libreria e da leggere, dall'altro la chiusura dei grandi
editori degli anni '60 e '70 e la mancanza di un campione nazionale spagnolo
come da noi il nostro Sergio Bonelli, ha spinto l'attenzione verso il prodotto
franco-belga. L'educazione e le continue edizioni hanno creato uno zoccolo duro
di appassionati, anche se negli ultimi anni le tirature sono diminuite, è un
trend del sud Europa.
I volumi di Lady S hanno cambiato formato: dal 17x24 cm
si è passati ad un più logico 19,5 x 27. Anche Valerian e Janitor saranno
aggiornati a quest’ultima misura?
AS: Non
so se la logica entri nella questione, quando 001 lanciò per prima in Italia
con convinzione il fumetto francese in formato paperback abbiamo avuto grandi
soddisfazioni, ed i lettori erano contenti, certo c'era e c'è un gruppo di
lettori che aspirano ad edizioni più prestigiose in grande formato, ma l'Italia
è anche un paese che vede nel fumetto un medium popolare, vendere albi di 48
pagine a 15/20 euro è complicato e si perde la fascia dei lettori giovani che
infatti si sono riversati sui manga e sugli spillati superoistici. 001 France
vuole portare il fumetto francese anche ai lettori giovani che rappresentano il
futuro per una editoria sana. Riguardo Lady S, avendo avuto notizia che la
serie continuerà per lungo tempo e visto che tutte le nuove serie beneficeranno
di un formato maggiorato, provato già anni fa in Cryozone, mi è sembrato giusto
solo per questa serie aumentare il formato. Le vecchie serie, Valerian, Janitor, Mardi-Gras manterranno il vecchio formato.
Quale, tra le serie francesi, Le ha dato maggior
soddisfazioni in termine di vendite e da quale, invece, si aspettava un
interesse maggiore?
AS: La
selezione delle opere è molto accurata e cerchiamo di battere strade non sempre
scontate, è facile pubblicare Moebius, 001 cerca di portare in Italia autori
anche poco conosciuti nel nostro paese ma di grande valore. Una bella sorpresa
è stata Fog di Bonin e Seiter che ha raggiunto anche il pubblico femminile.
Il
Triangolo segreto con le sue stagioni, I.N.R.I., I custodi del sangue e le
nuove Hertz e Lachrima Cristi hanno creato una base di appassionati.
Abbiamo
fatto conoscere Bajram con Universal War One a breve ristampato. Meno
attenzione dei lettori per i fumetti francesi più autoriali come Quartetto di
Catel o Pascin di Sfar, anche se ultimamente c'è un risveglio anche per questo
settore. Ottimi i primi risultati dell'ultimo David Prudhomme, La traversata
del Louvre.
Durante le ultime mostre abbiamo visto che nel suo stand
sono presenti i volumi pubblicati da Nova Express. In quale modo Lei è
coinvolto in questa particolare iniziativa editoriale?
AS: 001
partecipa con una piccola quota in questo progetto che vuole creare un legame
forte tra lettori ed editore, il lettore "entra" in redazione e
propone titoli, se intorno a questo titolo si crea un gruppo sufficiente viene
pubblicato. Anche titoli difficili. Il primo, Lefranc di Jacques Martin è stato
scelto da un gruppo più ristretto e in poco tempo, mentre altri editori, e ci
metto anche 001 nel novero, impiegherebbero minimo 3/4 anni.
Dopo Lefranc e Cori il mozzo, saranno pubblicate altre
serie?
AS: Cori
il mozzo di Bob de Moor arriva tutto insieme a fine gennaio, cinque volumi
cartonati in grande formato. Per il 2014 sono previsti gli ultimi tre di
Lefranc e due nuove serie: Storm di Don Lawrence, grande saga tra sci-fi e
fantasy, un superclassico e Dan Dare di Frank Hampson, per entrambe sono
previsti quattro volumi, ma per i dettagli preferisco parliate con il direttore
di Nova Express.
Ci può fare qualche anticipazione anche per quanto
riguarda il catalogo di 001 France?
AS: A
febbraio uscirà il primo volume di Ladri di imperi di Dufaux e Jamar, il
secondo a marzo e l'ultimo ad aprile, un feuilletton di grande bellezza.
Quest'anno vogliamo diminuire l'intervallo di tempo tra un volume di una serie
ed il successivo. A febbraio/marzo usciranno, infatti, l'ultimo de I custodi
del sangue di Convard e Falque, il finale di Mardi-gras di Liberge e il quarto
di Lady S di Van Hamme e Aymond. Tra marzo e aprile pubblicheremo due opere
selezionate ad Angouleme 2014, Kabul Disco di Nicolas Wild e Il cane dagli
occhi strabici di Étienne Davodeau. Finito Fog nel primo semestre 2014 arriverà H.M.S. His Majesty Ship, il nuovo lavoro di Seiter, questa volta insieme a Roussel.
Grazie.
AS: Grazie
anche a voi e complimenti per Zona-bedé, mi ricorda il mio vecchio blog
tonnerredeBrest! dedicato al fumetto francese che qualche lettore ancora
ricorda.
3 commenti:
Bell'intervista e grazie per aver scelto 001 EDIZIONI che si sta prodigando per portare in Italia del buon materiale BD.
Visto il piano di prossime uscite, speriamo che le date di pubblicazione siano rispettate (in passato qualche appunto alla 001 al riguardo andrebbe fatto).
Mi aspettavo qualche novità succulenta in più: l'inizio di RANI, il proseguo di JANITOR (forse si aspetta il 5° volume francese per fare un uscita unica?), WAYNE SHELTON (perché non pensare a qualcosa di Van Hamme ancora inedito in Italia, visto il buon lavoro di LADY S?), il proseguo di VALERIAN (in Francia siamo già più avanti con gli integrali).
Attendiamo le prossime interviste di altri editori. Grazie ancora.
Il 6 e il 7 di Valerian arriveranno nel 2014, il 6 verso maggio e il 7, il gran finale a Lucca Comics. Per il Janitor stiamo aspettando l'uscita del quinto volume francese, nel primo volume abbiamo presentato i primi due albi con storie autonome, nel secondo volume dobbiamo aspettare l'arrivo del quinto albo francese che contiene il finale della storia del quarto albo, riassumento il secondo albo conterrà tre albi.
Scusate questo sfogo ma non sono d'accordo su quanto affermato dall'editore sul cambio di formato per Lady S e altri. Secondo me è una pessima abitudine degli editori nostrani, quella di cambiare formato in corso d’opera. Se si inizia a editare un personaggio in un formato, dignitoso ovviamente, come nel caso di Lady S, si deve proseguire in quel modo. Oggi un volume a fumetti costa bei quattrini e io, nella veste di acquirente del prodotto, gradirei essere tenuto in considerazione, visto che esco i soldi per quel prodotto, che conserverò nella mia libreria. Invece mi ritrovo negli scaffali con collane sospese a metà o in formati differenti.
Max Bruni
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