mercoledì 20 agosto 2014

L'integrale di Blueberry & Co.



La notizia era trapelata qualche tempo fa ma solo adesso è ufficiale: la Gazzetta dello Sport presenta una nuova collana western di fumetti francofoni. La parte del leone la fa Blueberry, il capolavoro di questo genere nato dalla mano di Jean-Michel Charlier e Jean Giraud, due fra i grandi sceneggiatori e disegnatori di BeDé, e proseguito nelle serie spin-off da altri bravi autori (François Corteggiani, Colin Wilson, Michel Blanc-Dumont, William Vance, Michel Rouge).




Di Blueberry in questo blog abbiamo già parlato tanto, anche perché il personaggio è stato pubblicato e ripubblicato più volte a partire dagli anni sessanta. Questa però è la prima volta che viene presentato in un'edizione integrale a colori che tanti auguravano. La collana presenta due storie a volume, ed è arricchita da dossier tratti da un'analoga edizione Hachette uscita in Francia tempo fa.




La collana presenta anche, sempre in versione integrale a colori, altre due serie western: Comanche e Les Gringos.
La serie che narra le avventure dell'intrepida Comanche, ma soprattutto quelle di Red Dust, è composta da sedici storie, qui pubblicate in 8 volumi. I testi sono di Greg con una sola eccezione per la storia finale scritta da Rodolphe, i disegni delle prime dieci sono del grande Hermann e di Michel Rouge le successive.
Più breve la serie Les Gringos: sei storie scritte inizialmente da Jean-Michel Charlier, in seguito affiancato e infine sostituito da Guy Vidal.

Il primo volume di lancio sarà in vendita il 26 Agosto al prezzo i 1 euro, i successivi a 3,99.
Ecco il piano dell'opera comunicato, con le storie contenute in ciascun volume e, tra parentesi, la serie di appartenenza.



Blueberry

n.1 (26/8/2014)
Fort Navajo (Blueberry 1)
Tuoni sull'Ovest (Blueberry 2 )
n.2 (2/9/2014)
L'aquila solitaria (Blueberry 3)
Il cavaliere perduto (Blueberry 4 )
n.3 (9/9/2014)
La pista dei Navajos (Blueberry 5)
L'uomo dalla stella d'argento (Blueberry 6 )
n.4 (16/9/2014)
Il cavallo di ferro (Blueberry 7)
L'uomo dal pugno d'acciaio (Blueberry 8 )
n.5 (23/9/2014)
La pista dei Sioux (Blueberry 9)
Il generale Testa Gialla (Blueberry 10 )
n.6 (30/9/2014)
Su ordine di Washington (Marshall Blueberry 1)
Missione Sherman (Marshall Blueberry 2 )
n.7 (7/10/2014)
La frontiera insanguinata (Marshall Blueberry 3)
La miniera del tedesco perduto (Blueberry 11 )
n.8 (14/10/2014)
Il fantasma dai proiettili d'oro (Blueberry 12)
Chihuahua Pearl (Blueberry 13 )
n.9 (21/10/2014)
L'uomo che valeva 500.000 dollari (Blueberry 14)
Ballata per una bara (Blueberry 15 )
n.10 (28/10/2014)
Il fuorilegge (Blueberry 16)
Faccia d'angelo (Blueberry 17 )
n.11 (4/11/2014)
Naso Rotto (Blueberry 18)
La lunga marcia (Blueberry 19 )
n.12 (11/11/2014)
La tribù fantasma (Blueberry 20)
L'ultima carta (Blueberry 21 )
n.13 (18/11/2014)
La fine della pista (Blueberry 22)
Arizona Love (Blueberry 23 )
n.14 (25/11/2014)
Mister Blueberry (Mister Blueberry 1)
Ombre su Tombstone (Mister Blueberry 2 )
n.15 (2/12/2014)
Geronimo l'Apache (Mister Blueberry 3)
O.K. Corral (Mister Blueberry 3 )
n.16 (9/12/2014)
Dust (Mister Blueberry 4)
n.17 (16/12/2014)
La giovinezza di Blueberry (La giovinezza di Blueberry 1)
Uno yankee chiamato Blueberry (La giovinezza di Blueberry 2 )
n.18 (23/12/2014)
Cavaliere Blu (La giovinezza di Blueberry 3)
I demoni del Missouri (La giovinezza di Blueberry 4 )
n.19 (30/12/2014)
Terrore sul Kansas (La giovinezza di Blueberry 5)
Il raid infernale (La giovinezza di Blueberry 6 )
n.20 (6/1/2015)
L'implacabile inseguimento (La giovinezza di Blueberry 7)
Tre uomini per Atlanta (La giovinezza di Blueberry 8 )
n.21 (13/1/2015)
Il prezzo del sangue (La giovinezza di Blueberry 9)
La soluzione Pinkerton (La giovinezza di Blueberry 10 )
n.22 (20/1/2015)
La pista dei dannati (La giovinezza di Blueberry 11)
Ultimo treno per Washington  (La giovinezza di Blueberry 12 )
n.23 (27/1/2015)
Bisogna uccidere Lincoln (La giovinezza di Blueberry 13)
Il macellaio di Cincinnati (La giovinezza di Blueberry 14 )
n.24 (3/2/2015)
La sirena di Veracruz (La giovinezza di Blueberry 15)
100 dollari per morire (La giovinezza di Blueberry 16 )
n.25 (10/2/2015)
Il sentiero delle lacrime (La giovinezza di Blueberry 17)
1276 anime (La giovinezza di Blueberry 18 )
n.26 (17/2/2015)
Redenzione (La giovinezza di Blueberry 19)
Gettysburg (La giovinezza di Blueberry 20 )


Comanche

n.27 (24/2/2015)
Red Dust (Comanche 1)
I guerrieri della disperazione (Comanche 2 )
n.28 (3/3/2015)
I lupi del Wyoming (Comanche 3)
Il cielo è rosso su Laramie (Comanche 4 )
n.29 (10/3/2015)
Il deserto senza luce (Comanche 5)
Furia ribelle (Comanche 6 )
n.30 (17/3/2015)
Il dito del diavolo (Comanche 7)
Gli sceriffi (Comanche 8 )
n.31 (24/3/2015)
E il diavolo urlò di gioia (Comanche 9)
Il corpo di Algernon Brown (Comanche 10 )
n.32 (31/3/2015)
Le belve (Comanche 11)
Un dollaro a tre facce (Comanche 12 )
n.33 (7/4/2015)
Carnevale di sangue (Comanche 13)
I cavalieri del Rio Perdido (Comanche 14 )
n.34 (14/4/2015)
Red Dust express (Comanche 15)
Il prigioniero (Comanche HS )


Les Gringos

n.35 (21/4/2015)
Viva le révolution (Les Gringos 1)
Viva Villa (Les Gringos 2 )
n.36 (28/4/2015)
Viva Adelita (Les Gringos 3)
Viva Mexico (Les Gringos 4 )
n.37 (5/5/2015)
Viva Nez Cassé (Les Gringos 5)
Viva Zapata (Les Gringos 6 )

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutte novita'!
Capisco il vostro impegno,il prezzo,l'integrale......ma dopo tutte le case editrici che hanno stampato queste serie(Alessandro tuttora)personalmente potevamo farne a meno.
Angelo

Anonimo ha detto...

Anche fossero inedite in quel formato ridotto sono comunque inutili e diseducative. Al rogo i fumetti della Gazzetta.
RiccaOne

Max Bruni ha detto...

Scusate ma non sono d'accordo con il rogo! La GdS sta facendo un'opera, a mio giudizio, meritevole di attenzione, ha pubblicato due serie COMPLETE, a colori e a buon prezzo, di due personaggi fondamentali della BD. Sarò di bocca meno buona rispetto a voi? Può darsi! Però a me interessa il risultato! Personalmente non mi va di aspettare due volumi cartonati all'anno di Alessandro per avere la serie completa di Blueberry (sia perché ho la serie cartonata originale, sia perché la mia età avanzata non me lo consentirebbe), preferisco questa che in pochi mesi mi permetterà di acquisire la serie completa. Ma non per questo mi sento di mandare al rogo il povero Alessandro! Evidentemente si rivolge ad un altro target di pubblico, diverso da me. A me sembra che non siamo mai contenti! Non vi piacciono le proposte GdS? Perfetto! Non acquistatele! ma non potete negare che sta cercando di fare uscire la BD dalla cerchia ristretta di noi "vecchi" appassionati bedefili.
Scusate lo sfogo, ma mi sono un poco stufato di leggere lamentele "a priori e a prescindere"! Mi piace leggere nei messaggi qualcosa di più specifico su queste pubblicazioni, sui contenuti ecc.
Ciò detto continuerò a leggervi con interesse, prometto che "non vi manderò al rogo"!

Anonimo ha detto...

Caro Max, preciso che la mia non e' una "lamentela a priori e a prescindere"e non snobbo il lavoro della GdS(anzi).Di bocca buona lo sono anch'io che ritaglio e conservo i migliori (secondo me)fumetti BD pubblicati sui settimanali Aurea.Contesto solo la ripetuta pubblicazione di serie strapubblicate,con tutto il ben di Di di BD inedito.Personalmente avendo un'edizione completa di Blueberry non ha senso comprarla un'altra sia per il costo che per lo spazio!
Angelo

Anonimo ha detto...

Alessandro meriterebbe un monumento e la Mondadori pure. La Gazzetta il rogo. Lo sappiamo tutti che il formato minimo dei francesi è 22x29. Alessandro è solo per noi appassionati ma la Mondadori vende in edicola ad un eccellente rapporto qualità/prezzo. Perché la Gazzetta non può fare altrettanto? Va bene la brossura ma il formato no. Quanto sarebbe costato in più aggiungere 2 cm? 1 euro? Avrei rinunciato volentieri ad un caffè alla settimana per seguire qualche loro serie.
E pagherei anche di più per una collana Western Mondadori con i tutti i classici francesi.
RiccaOne

fortunato ha detto...

Credo che le collane della Gazzetta vadano giudicate per quel che onestamente offrono e non per ciò che pretenderemmo: nessuno ci obbliga all'acquisto e l'idea che rovinino il mercato sembra poco attendibile, o non avremmo ai blocchi di partenza una nuova serie di BLUEBERRY, proprio mentre si è appena chiusa quella dell'Aurea.

Se davvero fossimo intransigenti, dovremmo ricordare che la traduzione è già una gravissima alterazione dell'opera e perciò saremmo obbligati ad acquistare solo volumi originali, non poi difficili da trovare.
E non posso accettare come scusa l'ignoranza della lingua: se vuoi l'opera senza pecche, devi essere un lettore senza pecche (io, appassionato di fumetto sindacato americano, dato che a scuola avevo studiato il francese, ho imparato da solo l'inglese proprio leggendo i fumetti made in USA).

E tra le cose che dobbiamo esaminare delle edizioni della Gazzetta c'è ben più che il solo formato.

Dobbiamo ricordare l'assenza di manomissioni (nessuno ha allargato i ballons o fatto tante cose ancora peggiori), la completezza delle opere (da quanto aspettavamo una banalissima integrale di LUCKY LUKE?), l'ottima stampa (cosa tutt'altro che scontata), la carta decente (e la definisco decente solo perché preferisco le carte opache), l'ottima traduzione, il lettering molto curato, il costo ridottissimo e la periodicità serrata.

Gli unici difetti imputabili sono l'alterazione della sequenza di pubblicazione (il disordine cronologico), il formato ridotto (ma non ridotto come altri albi di BD bonellidizzati) e la scadente rilegatura (va bene la copertina morbida, ma senza filo… meglio uno spillato che un brossurato).

Poi, le scelte "cattive", hanno sicuramente una loro ragione (non necessariamente la riduzione delle spese).
Se il motivo del "disordine cronologico" è ovvio (evitare che qualche lettore non completista scenda in corsa…), la disprezzata riduzione di formato (inferiore a 1/10) potrebbe essere stata voluta dalla NonaArte che, forse, voleva conservare un plusvalore da offrire ai lettori del suo costoso MICHEL VAILLANT da fumetteria.

Mi sembra che, tutto sommato (nel bene e non solo nel male), le collane della Gazzetta siano apprezzabili.
Certo non perfette, ma quando ero ragazzino e compravo l'edizione integrale in brossura di ASTERIX della Mondadori in edicola per sole (credo) 2.000 lire ero giustamente contento (il cartonato costava più del triplo). Certo, le rilegature facevano schifo e oggi ho tutti i cartonati…

Inoltre, ad essere intransigente, io, appassionato di fumetto sindacato americano, dovrei dare faticosamente la caccia a vecchie tearsheets ingiallite, dato che le ristampe in formato originale di fumetti sindacati sono rarissime e, invece, compro le ristampe e mi limito a lamentarmi della cattiva stampa e non certo del formato ridotto (quasi una regola).

In conclusione (era ora!), lamentarsi è legittimo, ma non dimentichiamo di lodare le cose che vanno lodate, altrimenti diamo la preoccupante sensazione che tra una porcheria e una cosa quasi perfetta non ci sia più differenza.

Max Bruni ha detto...

Caro Fortunato, mi riconosco nelle tue parole, anche se per le lingue per me è stato l'esatto contrario, inglese a scuola e francese da autodidatta sulle bedé: Blake et Mortimer, Tintin, Blueberry e Valerian, i miei magnifici quattro professori, e che professori, di francese!

Anonimo ha detto...

Caro Fortunato, certamente fornisci delle buone ragioni in difesa dei riduttori di formato, anche se quelli in 'bonellide' sono comunque indifendibili e solo una bieca operazione commerciale da cui ogni appassionato dovrebbe stare alla larga.
Ed è vero che un purista dovrebbe leggerli in originale, io purtroppo conosco solo l'inglese e negli ultimi 20 anni mi sono dedicato all'acquisto e lettura del fumetto nordamericano trascurando i francesi, tranne quelli pubblicati dalla Humanoids in inglese. Forse ora rimedierò imparando il francese.
Ero però abituato bene con la Comic Art, Totem, l'Isola Trovata, la Lizard, la Glenat Italia, il Grifo, Alessansro, a leggere le opere in formato decente. A parte gli Albi di Pilot, leggermente più piccoli. Però erano senza margine quindi credo che il formato non sia diminuito.
Oggi vedere che anche editori da libreria come la BD, la 001 e la Panini con i 100% adottano il formato comic book per i francesi mi riempe di tristezza e rabbia. Come si fa a pubblicare le opere di Jodorowsky in quel formato? Per me è un crimine. E del resto se un neofita si abitua a vederle in edicola ridotte ed entra in libreria e le vede così non si fa prendere da dubbi e le compra.
Oltre che criminale è diseducativo. Se pure su un sito di appassionati come questo vengono difese allora questi editori si sentiranno incoraggiati a continuare. 'Opere quasi perfette', andiamo...
Ci sono poi due punti nel tuo discorso che sono sbagliati.
Il primo è sui diritti di pubblicazione.
Come ho detto in un altro post so che la Mondadori avrebbe ripubblicato su Fantastica Universal War One integrale e nel loro bel formato. Ma non possono perché la 001 non cede i diritti.
E pensa se avesse pubblicato il Transglaciale, visto che il seguito era inedito, non ci sarebbe stato bisogno della lente di ingrandimento per leggerlo.
Il secondo punto è la motivazione della riduzione del formato della Gazzetta.
Spero vivamente che non sia a causa della Nona Arte che vuole vendere i suoi volumi cartonati, sarebbe veramente squallido. E comunque la frequenza delle loro uscite si misura in decadi. Almeno per il Blueberry di Alessandro la fine è in vista.
Saluti per ora, RiccaOne (Riccardo Battaglia).

fortunato ha detto...

Prima di lasciar cadere questo scambio di opinioni (come è naturale accada), ci sarebbero ancora alcuni punti potenzialmente da approfondire.

Uno di questi lo butto subito sul tavolo con lo slogan: il "Formato" non è sacro (ma la sua valutazione è correlata alla qualità della stampa).

Se comparo l'ultimo RIC ROLAND della Gazzetta con un altro volume che ho qui accanto a me, "La Grande Menace" (LEFRANC 1), cartonato a colori, 22,5x30, della Casterman, la palma del miglior prodotto va senza dubbio al primo.
Perché? Perché il buon Hochet della Gazza è stampato come si deve, mentre l'apparentemente "corretto" volume francese è stampato a risoluzione troppo bassa (facciamo i nomi dei colpevoli: PPO Graphic, Pantin).

Io non sono certo un tipografo e professionalmente sono totalmente estraneo al mondo dell'editoria, ma, a forza di curiosare, qualcosa l'ho imparata: la qualità di un'immagine è legata più che al formato alla risoluzione di stampa.

Se una cosa è stampata bene è stampata bene, poco male (e ripeto senza equivoci: "poco" male) se il formato è il 91% di quello che mi aspettavo.
La leggo e la gusto benissimo.
Se per leggere tolgo gli occhiali o indosso quelli da lettura non è perché le vignette sono piccole, ma perché IO sono cecato (ho 8 diottrie di miopia da entrambi gli occhi, 4 gradi di astigmatismo a destra e, ahimè, la naturale perdita di accomodamento del cristallino, comune a tutti i cinquantenni).
Gli occhiali da lettura ormai mi servono ugualmente anche se leggo un albo di BD nel formato canonico.

E "formato canonico" è termine di significato elastico.
BLAKE ET MORTIMER della Comic Art (21,5x28) è più piccolo di quello di Alessandro (23,5x31), ma non per questo ne farò un rogo.


Per non contraddire sempre il buon Riccardo, è indubbio, che ci siano dei prodotti non difendibili, ma anche a questi spetta un equo processo.
Faccio un solo esempio.
Ho accanto a me BOB MORANE Anno 1 N.1 della Aurea.
Il formato è misero (16,5x23,5, l'87% rispetto agli albi della Gazzetta e il 78% rispetto agli originali francesi), il colore assente, la stampa (la fondamentale stampa) è a bassa risoluzione, il costo solo apparentemente economico (uguale ad un albo della Gazzetta, a colori e con la stessa foliazione), il lettering è piuttosto brutto (della traduzione non posso dire dire) e l'albo accoppia due storie non solo cronologicamente distante, ma anche di autori differenti.

Se fossi un insegnante che giudica un allievo, che voto dargli (nella vecchia scala scolastica decimale)?
Certo una insufficienza. Ma io so (e tutti noi lo sappiamo se pensiamo al passato) che si poteva ancora fare di peggio.
Così, respingo la facile tentazione di dargli uno 0 in pagella e gli piazzo un più corretto ma sempre poco esaltante 3.

Ma allora, gli albi della Gazzetta, moooolto più curati, possono ricevere anche un 8 (un 7 se abbiamo il braccino davvero corto).

Per questo non possiamo fare un fascio di tutto ciò che è sotto il 10: uno studente da tre si boccia, ma uno da 8 non lo si sgrida perché non ha preso 10.

noicap ha detto...

Sono d'accordo integralmente con Max Bruni.
Lessi Blueberry la prima volta ...nta anni fa, pubblicato nei Classici dell'Audacia. Una autentica folgorazione per un amante dei film western, quale sono, per la ricchezza di rimandi e citazioni. Già allora mi pare di ricordare la serie non fu completata; non ho mai ripiegato sull'edizione originale in francese. Così ho aspettato fiducioso.
Quasi per caso sette anni fa (7) ho scoperto che Alessandro Editore stava ripubblicando la serie storica di Charlier e Giraud al ritmo di due (2) volumi l'anno (ma il 2013 è stato saltato). Così ho iniziato la raccolta.
Però per leggere l'intera opera (escludendo la Giovinezza e Mister Blueberry), nel formato di cui si discute nel blog, ci vorranno forse altri tre, quattro anni, per un totale di dieci (10).
Inaccettabile, da tutti i punti di vista!
Evviva la Gazzetta che in pochi mesi chiude l'argomento.