Questa settimana il settimanale Spirou raggiunge il numero 4000. Il primo numero è uscito poco più
di 75 anni fa (storico compleanno festeggiato ampiamente nei mesi scorsi). Quel
primo numero datato 21 aprile 1938 conteneva in copertina la primissima apparizione
del giovane groom e le sue insolite origini, che echeggiano il nostrano Pier Lambicchi e la sua arcivernice,
apparso quasi un decennio prima sulle pagine del Corriere dei Piccoli.
Solo un altro personaggio di quelle pagine vive ancora: si
tratta di Tif del duo Tif e Tondu. Altri hanno avuto vita breve o hanno
ceduto lo spazio a quelle che sarebbero diventate le grandi vedette della
testata.
Anche se la numerazione del periodico è arrivata a 4000, non
tutti i numeri sono stati pubblicati: ai primi di settembre del 1943 il
settimanale sospende le pubblicazioni, per riprenderle solo dopo più di un anno
nell’ottobre del 1944. In quest’intervallo, per mantenere vivo il ricordo della
testata soppressa dall’occupazione nazista, appaiono solo un numero speciale e
un almanacco.
All’inizio del 1946 la numerazione, che fino a quel momento
era per annate a partire dal numero 1, diventa progressiva: il secondo numero
del 1946 diventa il 404, come se il periodico fosse uscito regolarmente ogni
settimana, o clandestinamente, sin dall’inizio. L’albo Spirou sous le manteau uscito un
anno fa è una “finta” raccolta di fantomatici numeri della rivista diffusi
clandestinamente per le strade di Bruxelles durante i mesi della proibizione
nazista.
Anche se non si tratta realmente del quattromillesimo,
quello appena uscito presenta un gigantesco 4000 sulla copertina, ha una
foliazione straordinaria di 100 pagine e, con finta modestia, pretende di
essere un numero come gli altri, o meglio “speciale come qualsiasi altro”.
Nelle sue pagine si trovano le tavole autoconclusive e le
storie a puntate di sempre, ma anche tanti piccoli cadeau per la particolare
ricorrenza.
Spirou, oltre alla puntata della nuova storia La grosse Tete
di Tehem, compare anche con Les destins
contrariés, una storia breve di 6 pagine di Vehlmann e Yoann. Lucky Luke
s’addormenta e si risveglia bambino nella prima parte di una mini storia
natalizia di Achdé.
Tante stelle dalla BeDé, passate e presenti, della testata
fanno apparizione nell’episodio di L’imbattable di Pascal Jousselin.
La prima parte di una mini-storia di Buck Danny Classic di Frédéric Zumbiehl e Jean-Michel
Arroyo, la cui seconda avventura si è da poco conclusa sulle pagine del
vitale settimanale, prevede la sua conclusione sul prossimo numero, un altro
speciale per il Natale imminente.
C’è altro, tanto altro, in questo numero 4000, che si
conclude con una scherzosa e ironica pagina finale e un omaggio all’eterno
rivale, il reporter con il ciuffo da anni privo di una propria testata e di
nuove avventure.
3 commenti:
Non mi sentirei di dire che Tif sia ancora vivo: l'ultima avventura del duo TIF ET TONDU si è conclusa a febbraio del 1997 (oltre 14 anni fa) e non vedo una reale intenzione di proseguire la serie (anche se recentemente il personaggio del cattivo Choc è stato ripreso, ma in una versione assai lontana dallo spirito originale e che, francamente mi ha lasciato assai freddo).
Comunque, anche il nostro buon groom sembrava defunto dopo le gentili cure del duo Tome et Janry...
Sì, non ci sono nuove avventure di Tif e Tondu, comunque la coppia non è certo sparita nel dimenticatoio. Prova ne sono gli albi pubblicati sino a qualche anno fa, una poderosa integrale in corso, la collezione Hachette da edicola...
La decisione di abbandonare la serie non è stata formalmente presa e spesso si parla di una ripresa, vedremo.
A voler essere precisi, in quel primo numero del 1938 c'è un altro personaggio "alive and kicking": Dick Tracy... ma non l'abbiamo detto perché non è BeDé:
Al di là delle precisazioni, fa comunque piacere vedere un settimanale come Le Journal de Spirou, dove ancora oggi sono prepubblicate grandi serie, no?
Se mai TIF ET TONDU venisse ripreso, spero vivamente che non se ne faccia una porcata.
Personalmente mi riesce difficile considerare benevolmente persino le storie di Lapière e Sikorski…
Circa i fumetti americani, da diligente esperto di fumetto sindacato, segnalo che, oltre a DICK TRACY, fin dal primo numero erano presenti TED TOWERS ANIMAL MASTERS e TEX THORN (oggi morti e dimenticati, ma che all'epoca erano apparsi anche in Italia), mentre dal n.2 presero ad apparire le gag del cagnone NAPOLEON del bravo McBride (anche lui perso nella memoria).
Inoltre, già prima della fine del 1938, apparve su Spirou anche il mondadoriano WILL SPARROW di Curt Caesar.
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